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Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza
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7 GENNAIO 2018 A LUNA E LE ALTRE
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Violenza di genere in ambienti antiautoritari e in spazi liberati
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7 gennaio: nessuno spazio ai fascisti!
da lavoratricilavoratrici
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Buone feste e buona libertà!!!!
https://youtu.be/g6nnrg644rM
I Nomi delle Cose del 21/12/2017 “La materia sapiente”
I Nomi delle Cose, lo spazio di riflessione della Coordinamenta femminista e lesbica/
Anno 2017/2018
Puntata del 21/12/2017
“La materia sapiente” Intervista a Daniela Pellegrini sul suo ultimo libro “La materia sapiente del relativo plurale ovvero il luogo terzo delle parzialità” 
clicca qui
“Liberarci dal grande bluff del patriarcato.
La cosa più difficile è superare la contaminazione del contesto, anche nella critica e nello
smascheramento, perché il sistema che l’ha prodotto ha un solfeggio che propaga un
simbolico a favore di chi ha scelto e diretto le sue messe in note/atti di potere: insieme
formano un suono che le orecchie sentono solo dentro quello spartito, anche se provano a
udirle in suoni e corpi e strumenti altri dove le stesse note potrebbero “suonare” diverse nelle messe in atto. Ma come i suoni delle parole non prescindono dalle lingue che parlano, così i pensieri non prescindono da chi li pensa. Non è un caso, dunque, che siano le donne a provare a “intendere” e a poter parlare d’“altro”.
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Catalogna libera, indipendente e repubblicana!
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La Parentesi di Elisabetta del 20/12/2017
“Moduli di guerra”
Con un lavoro lungo, di anni, un passo dopo l’altro, il neoliberismo ha ridisegnato tutta la società, ha investito tutti gli aspetti della vita, da quelli del mondo del lavoro a quelli ludici e personali, dalla sfera della sessualità a quella sociale, dai rapporti con gli oppressi e tra gli oppressi.
Questo attacco di cui si è fatta carico in prima linea la socialdemocrazia riformista è stato portato avanti con una determinazione, una pervicacia e una perfidia da lasciare gli oppressi e le oppresse attoniti, indifesi, spiazzati.
Tanto attoniti da non ragionare con la loro testa, tanto spiazzati da non seguire l’istinto, tanto indifesi da non recepire il ribaltamento totale che i termini e il lessico di sinistra avevano assunto nella sostanza. Hanno seguito i pifferai del PD e della triplice sindacale, hanno dato spazio alla “meritocrazia”, alla gerarchia, al “rendimento”, hanno accettato il controllo, le limitazioni del diritto di sciopero, i tagli, le privatizzazioni …si sono prestati alla guerra fra poveri, stigmatizzando il collega che non rendeva abbastanza, che non era ligio all’azienda, l’impiegata che portava i bambini a scuola o faceva la spesa nell’orario di lavoro, come se questo non fosse lavoro….
Ora sono basiti, muti, inermi, dotati/e di strumenti inadeguati per rispondere ad un attacco così violento che investe il mondo del lavoro…l’istruzione…la sanità…lo stato sociale…e questo attacco non ha solo valenza economica, ma è anche un attacco all’idea e alla pratica di comunità.
Il tessuto sociale ne è sconvolto: lavoratori/trici, contadini/e, donne, addette/i ai servizi…popoli del terzo mondo…sono tutti dentro un comune progetto di sfruttamento, questo sì diventato globale.
Dentro questo processo siamo tutti/e poveri/e, siamo tutti/e nelle mani di un potere che ci infantilizza, che ci plasma per uno sfruttamento in tutti i momenti della nostra vita.
Ad un attacco politico a tutto campo, la risposta non può che essere sullo stesso piano.
Le lotte devono essere immediatamente politiche, gli spazi di mediazione, di contrattazione, di richiesta sono stati rimossi dal neoliberismo.
Per ora ha vinto, ci ha tolto la parola, cambiato i riferimenti, azzerato la memoria.
Questo mondo si è convertito ai valori nazisti attraverso lo Stato etico e il suo sviluppo secondo moduli di guerra. Continua a leggere
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Dall’università ai contesti civili: la militarizzazione del sociale
DOSSIER/DALL’UNIVERSITA’ AI CONTESTI CIVILI: LA MILITARIZZAZIONE DEL SOCIALE
“La paura determinerà la politica europea e internazionale dei prossimi anni” Marco Minniti, Ministro dell’Interno.
In allegato o scaricabile al link S’idea libera » Dossier “La militarizzazione del sociale” il Dossier…buona lettura!
Il dossier che hai tra le mani vuole essere uno strumento di analisi e riflessione su uno dei tanti cambiamenti che il sistema della formazione, in questo caso il mondo universitario, sta subendo negli ultimi anni. Da qualche anno i militari stanno silenziosamente entrando in un contesto che non è quello della guerra (dove ancora il nostro immaginario, non del tutto atrofizzato, li inserisce), ma quello della formazione e della ricerca civile.
Sempre di più i militari condividono con noi le strade delle città, così come la nostra quotidianità. Li ritroviamo spesso seduti ai banchi dell’università o dietro la cattedra, li rivediamo nei contesti di cosiddetta “emergenza” sia di carattere umanitario (legata ad esempio ai fenomeni migratori o alle calamità naturali) o di carattere securitario (legata negli ultimi anni soprattutto agli atti di terrorismo).
Questo dossier cerca capire il modo in cui il mondo dell’università si sta inserendo in questo contesto più generale e, soprattutto, come essa stia diventando parte di quella filiera bellica che vede la Sardegna come uno dei suoi anelli forti. Il fine, dunque, è di capire come il mondo della formazione si inserisca in un contesto che, secondo le parole di Minniti, è dominato sempre più dalla “paura” e dal carattere “emergenziale”.
Per questo motivo, il dossier parte da una panoramica su modalità e finalità con cui negli ultimi anni il militare si sta inserendo nell’ambito della formazione universitaria italiana, soffermandosi poi sul caso sassarese del Corso di Laurea in Cooperazione e Sicurezza Internazionale e offrendo infine una cornice generale sui progetti più recenti con cui il militare si è inserito nella gestione dell’ambito civile e sull’occupazione militare in Sardegna.
Culletivu S’IdeaLìbera
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Podcast dell’iniziativa “L’ho sempre saputo” 15/12/2017
Ciclo “Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza
SEZIONE RUOLI: “Aggressor* ed aggredit*”
La violenza dell’Impero del Bene”
“…Il neoliberismo ribadisce prepotentemente la centralità dell’occidente nei confronti dei paesi del terzo mondo perché oltre a cannibalizzare e distruggere le economie di sussistenza e provocare l’inurbamento selvaggio in quei territori e la nascita di immense bidonvilles, spinge le popolazioni alla migrazione verso i paesi occidentali in cerca di una qualsivoglia altra possibilità di vita, vero e proprio miraggio creato ad arte. Ma così facendo il neoliberismo ottiene un altro ottimo risultato qui da noi: spinge alla guerra fra poveri, ricatta lavoratori e lavoratrici con una massa di manovalanza disperata costretta a lavorare in condizioni di semischiavitù…Il buonismo peloso del politicamente corretto, poi, ribadisce fortemente il razzismo perché pone l’occidente come portatore di democrazia, sensibilità e altruismo nei confronti delle popolazioni del terzo mondo e veicola inoltre una sorta di razzismo interno contro i poveri di casa nostra, contro quelli che non ce la fanno, che sono incapaci di mettersi in gioco in questa società e che perciò vengono relegati in una sfera delinquenziale…Ribadisce la bianchezza abbagliante e la ribadisce anche sul fronte interno…”
Questa la registrazione dell’iniziativa del 15/12/2017
“L’ho sempre saputo” con Barbara Balzerani
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Acidità di Stomaco N°8
La rubrica settimanale di Noemi Fuscà ogni domenica!L’ironia è una grande arma che vi aiuterà a far passare quell’acidità che prende allo stomaco quando vi sentite sommerse da notizie stupide, pericolose, irritanti, strumentali, false, tendenziose…
Scontatezze
Pare (perchè l’approssimazione giornalistica è sempre più disarmante) che faranno un emendamento proprio sulla TAP perché quello è un sito di interesse strategico. Ma dai! Non l’avevamo capito che non vogliono che si contesti lo sfruttamento territoriale in nome del profitto, non è che se ce lo scrivete allora cambia troppo. Ma grazie se lo fate sarà un atto di precisione.
Divieti
Attenti perché Trump vieta le parole ma è un nemico messo a fuoco attenti perché ancora provano a convincervi che a prescindere un presidente nero era meglio e più equo ma quel nemico era sfocato per molti. Comunque, vietate le cose e poi vi fate chiamare Free Word. Continua a leggere
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L’Uovo del Serpente
di Alessandra Daniele
“Chiunque compia il minimo sforzo può vedere che cosa ci riserva il futuro. È come l’uovo d’un serpente. Attraverso la fine membrana, si riesce a discernere il rettile perfettamente formato” – The Serpent’s Egg/Das Schlangenei, 1977
C’è qualcosa d’urgente, importante, e molto più efficace d’una manifestazione, che Renzi, Camusso, Bersani e i vari Democratici e Liberi&Uguali (uguali al PD) possono e devono fare contro la deriva fascista in atto.
Levarsi immediatamente dai coglioni.
Perché ne sono i principali responsabili.
Sono loro che hanno costretto le classi lavoratrici alla lotta fratricida, imponendo come pensiero unico il darwinismo sociale mercatista, la dottrina della disuguaglianza e della sopraffazione reciproca che è l’essenza del fascismo.
Sono loro che hanno ridotto la democrazia a una grottesca pantomima, e che adesso progettano di passare la campagna elettorale a scambiarsi insulti per poi tornare tutti insieme al governo con Berlusconi, e continuare a strangolare il paese secondo gli ordini del Mercato.
Sono loro che appena un anno fa hanno cercato di smantellare la Costituzione antifascista, col plauso della Merkel e di Obama che durante l’ultima visita di Renzi alla Casa Bianca ha auspicato la vittoria del Sì. E oggi il suo ex vicepresidente Biden ha la faccia tosta di parlare di “ingerenze russe” nel voto referendario.
Da che pulpito.
È urgente rimuovere la principale causa della deriva fascista prima che diventi irreversibile.
È urgente che questa cosiddetta sinistra falsa e bugiarda di tronfie cariatidi e arroganti bambocci si tolga dai coglioni, e lasci finalmente spazio a una sinistra autentica, popolare, capace di restituire i diritti ai lavoratori, agli sfruttati, ai discriminati, capace di proporre soluzioni credibili, efficaci, umane, capace di rimettere al primo posto la giustizia sociale.
Perché la libertà senza giustizia sociale è solo l’arbitrio dei più forti.
Perché i diritti civili senza giustizia sociale sono solo un miraggio, un lusso che in pochi possono permettersi.
Perché la legalità senza giustizia sociale è solo repressione.
È fascismo.
Chi deve essere immediatamente congedato con disonore non sono solo gli ostensori di bandiere del Kaiser, è innanzitutto quest’accolita di criminali di guerra corresponsabili di tutte le invasioni neocoloniali degli ultimi trent’anni, questa sanguinaria banda di sicari del Mercato.
Il Mercato degli schiavi.
Questo ceto parassitario non meno colpevole, non meno marcio e pericoloso di quello berlusconiano.
Devono togliersi dai coglioni.
Prima che l’uovo del serpente si schiuda.
Prima che sia troppo tardi.
Ma non lo faranno.
Acidità di Stomaco N.7
La rubrica settimanale di Noemi Fuscà ogni domenica!L’ironia è una grande arma che vi aiuterà a far passare quell’acidità che prende allo stomaco quando vi sentite sommerse da notizie stupide, pericolose, irritanti, strumentali, false, tendenziose…
Ambasciate
Trump sposterà l’ambasciata statunitense a Gerusalemme riconoscendola come capitale in pratica.Fermento ed ansia in Europa! Ma perché ancora state dietro alla storia dello status dei luoghi sacri? È facile, per Israele e USA tutto è loro.
Professioni
È già la seconda volta che leggo di finti avvocati che truffano qualcuno. Questo è una cartina tornasole del nostro paese. Una volta infatti ci si fingeva principi.
Lunedì
Ci dicono che i cattivi lavoratori si ammalano di lunedì. Gli scioperi li fanno solo di venerdì. Per tutti questo significa che è meglio il privato perché funziona. Si sono accorti che i servi funzionano benissimo. Continua a leggere
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A proposito di Israele e di Gerusalemme
A proposito di Israele e di Gerusalemme è sempre attuale quello che abbiamo scritto nel luglio del 2014.
VERITA’
“Dobbiamo uccidere le madri palestinesi in modo che non diano vita a nuovi piccoli serpenti.”…”Devono morire e le loro case devono essere demolite in modo che non possano portare alla luce altri terroristi. Loro sono tutti nostri nemici e il loro sangue deve essere versato sulle nostre mani. Ciò vale anche per le madri dei terroristi morti”.
……….Dichiarazione di Ayelet Shaked, la parlamentare israeliana numero due del governo-17 luglio 2014.
Il crimine è nella “normalità” di questa società disumana. La violenza non è un elemento particolare o occasionale delle relazioni istituzioni-cittadini-e, delle relazioni sociali, delle relazioni fra società a capitalismo avanzato e popoli del terzo mondo, ma ne è l’elemento fondante e riproduttivo.
Nessuna ne è al riparo.
Se esiste una legittimità, concetto ben diverso dalla legalità, questa appartiene a chi tenta di sottrarsi al ricatto, allo sfruttamento, all’occupazione,alla militarizzazione…a chi cerca con sforzo caparbio, capacità, impegno, pagando un prezzo altissimo di sovvertire i circuiti dello sfruttamento, dell’oppressione, della colonizzazione, dell’occupazione dei territori e delle vite.
Il crimine sta nell’uso illimitato della forza di chi detiene il potere, le risorse, le strutture, di chi strumentalizza perfino l’oppressione delle donne, delle diversità, dei diritti umani, è nella violenza che si esplica e si perpetua nei commissariati, nei Cie, nelle carceri,nel mondo del lavoro, nelle piazze contro ogni forma di alterità e di protesta…di chi si ammanta di umanitarismo nei confronti del popolo palestinese, mentre è portatore attivo ed esplicito delle guerre umanitarie, di chi si sprofonda in cordoglio per i bambini palestinesi morti, ma porta avanti in prima persona il progetto neoliberista che è una società di stampo nazista. Come nazista è lo Stato di Israele.
L’autonomia femminista ha riconosciuto la brutalità del rapporto di forza tra generi, classi, etnie…partendo da una denuncia dell’arbitrarietà delle regole esistenti. Il buonismo disonesto della”convivenza civile”, degli “appelli allo Stato” ha portato un attacco mortifero alle lotte del movimento femminista e alle lotte antagoniste tutte. Si è aperta così la strada per la costituzione di una legalità criminale. Un’operazione, questa sì, violenta, in cui il linguaggio esiste essenzialmente per mentire. I media maintream ci parlano di Israele sotto attacco per i razzi di Hamas, ci dicono di “scontri” tra israeliani e palestinesi, ci dicono di operazione di “ritorsione” per i tre coloni rapiti e uccisi…….mettendo sullo stesso piano aggressore e aggredito, sorvolando sugli spropositati rapporti di forza, sulla striscia di Gaza, campo di concentramento a cielo aperto….
La menzogna, l’inganno, la simulazione, dietro i linguaggi politicamente corretti non sono che forme aberranti di oppressione.
Per aiutare la Palestina, perchè la Palestina non diventi solo un problema umanitario, ci vuole verità.
Verità sull’imperialismo statunitense e israeliano, verità sulle guerre neocoloniali, verità sull’essenza del neoliberismo, verità su quello che sta succedendo in Medio Oriente, verità sulla lotta femminista, verità sulla vera essenza del PD, verità su quello che sta succedendo qui da noi…..
Libere sempre, complici mai!