Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 6 ottobre 2022

Zardins Magnetics di giovedì 6 ottobre 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Settimana di solidarietà con i prigionieri anarchici di lunga durata.
Lettera di Marcelo Villaroel dal carcere di Rancagua – Stato del Cile
✓ Il Capitalismo nuoce gravemente alla salute – presentazione del presidio
contro il convegno internazionale dell’OMS sulla salute mentale
Roma giovedì 13 ottobre
✓ Genova 2001 Parigi 2022. Nessuna prigione, nessuna estradizione.
Vincenzo libero! Liberi tutti! Libere tutte! Milano sabato 8 ottobre CORTEO
✓ Un importante contributo di un compagno che “spinge” ma che è
pesantemente attaccato dalla repressione

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, Repressione | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 6 ottobre 2022

Oggi 1 ottobre 2022/Corteo a Genova contro la repressione!

Pubblicato in Autorganizzazione, Carcere, Repressione | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Oggi 1 ottobre 2022/Corteo a Genova contro la repressione!

Oggi a Roma al presidio contro la repressione

Venerdì 30 Settembre
Presidio alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, responsabile
dell’applicazione del 41 bis
( vicolo della Moretta, ore 10:00)

Oggi un bel presidio alla DNAA e una bella camminata comunicativa fino a Campo dei Fiori contro il 41 bis, contro la repressione, con interventi a tutto campo contro la guerra, gli stati di emergenza, l’impoverimento sociale, per la libertà di tutte e tutti.

Pubblicato in Capitalismo/ Neoliberismo, Carcere, Repressione | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Oggi a Roma al presidio contro la repressione

Venerdì 30 settembre contro il 41bis, la repressione sociale, gli stati di emergenza.

MOBILITIAMOCI CONTRO LA REPRESSIONE

Primo appuntamento della mobilitazione:
Venerdì 30 Settembre
Presidio alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, responsabile
dell’applicazione del 41 bis
( vicolo della Moretta, ore 10:00)


Con la proclamazione della pandemia, nei sistemi democratici capitalisti si sono affermate forme di governo basate sullo stato di emergenza permanente.

Senza soluzione di continuità siamo passati dalla reclusione di massa delle misure di sanità pubbliche –coprifuoco, lockdown, ecc… – all’economia di guerra: aumentano i prezzi dell’energia e dei beni primari (cibo) e i media parlano di razionamento energetico  per l’inverno.
Già stremati dall’emergenza sanitaria, ora dobbiamo tirare la cinghia per pagare le spese di guerra mentre gli azionisti di Leonardo, ENI e Stellantis riempiono i loro conti in banca.
Siamo convinti che in molti paesi d’Europa una parte della popolazione si mobiliterà contro un ulteriore abbassamento delle proprie condizioni di sopravvivenza, ma siamo anche consapevoli che i governi, e ormai da diversi anni, hanno affilato i loro strumenti repressivi in vista di questa situazione.
L’Italia fa scuola. Qui, a gestire le “emergenze” in termini di repressione troviamo al primo posto la D.N.A.A., Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo la quale, tra le altre, ha il compito di esprimersi in merito all’opportunità di assegnare questo o quel detenuto a  regimi detentivi speciali, in primo luogo il 41bis.
L’Antimafia (che dal 2015 si occupa anche di terrorismo) esporta nell’ambito della repressione politica i metodi “eccezionali” ed “emergenziali” utilizzati contro la criminalità  organizzata.
Il 41 bis è una forma di tortura istituzionalizzata che, utilizzando le tecniche di deprivazione sensoriale, mira a produrre danni psichici e fisici a chi è sottoposto a questo regime, al fine di “produrre pentiti”.
Si tratta di uno strumento già utilizzato ai fini della repressione politica e applicato a detenuti e detenute appartenenti all’organizzazione comunista br-pcc.
Negli ultimi mesi, sia la D.N.A.A. che il 41 bis hanno avuto un ruolo chiave nell’inasprimento repressivo contro contro il movimento anarchico. Tra gli episodi più recenti vogliamo segnalare:

– la pesante condanna a 28 anni di reclusione per 280 (attentato con finalità di terrorismo) a Juan Antonio Sorroche Fernandez accusato dell’attacco alla sede di Treviso del partito razzista della Lega Nord.
– la riqualificazione nel reato di ” strage politica”, da parte della Corte di Cassazione, dell’attacco esplosivo contro la scuola allievi dei carabinieri di Fossano per cui sono stati condannati i compagni Anna Beniamino ed Alfredo Cospito. Entrambi gli attacchi non avevano provocato nessuna strage ma unicamente danni materiali.
– lo scorso maggio, il trasferimento di Alfredo nel carcere di Bancali (Sassari), in regime di 41 bis.

Questi attacchi repressivi indicano la “tolleranza zero” verso l’azione diretta.
Siamo consapevoli che si tratta di un avvertimento per tutti coloro che partecipano attivamente al conflitto sociale e che determineranno, a cascata, un aumento della  pressione repressiva su tutte le iniziative di lotta.
Perciò riteniamo che la difesa di questi compagni riguardi tutti e tutte, così come riteniamo che estendere la solidarietà e difendersi collettivamente dalla repressione sarà uno degli aspetti da affrontare nelle lotte del prossimo futuro.
Abbiamo quindi deciso di dare corso ad una serie di iniziative di lotta che riguardino le questioni specifiche che abbiamo indicato, con l’intento di allargare il fronte della lotta alla  repressione.
Primo appuntamento della mobilitazione:
Venerdì 30 Settembre
Presidio alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, responsabile
dell’applicazione del 41 bis
( vicolo della Moretta, ore 10:00)

Compagne e compagni anarchici

Pubblicato in Autorganizzazione, Movimenti, Repressione | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Venerdì 30 settembre contro il 41bis, la repressione sociale, gli stati di emergenza.

In sostegno di Vincenzo Vecchi/Genova 2001-Parigi 2022

GENOVA 2001 / PARIGI 2022

A PIÙ DI VENT’ANNI DAL G8 DI GENOVA 2001,

SI DECIDONO A PARIGI LE SORTI DI VINCENZO VECCHI

RICERCATO IN ITALIA PER AVER MANIFESTATO LA SUA OPPOSIZIONE AI GRANDI DELLA TERRA

CONDANNATO NEL 2012 AD UNA PENA TANTO PESANTE QUANTO ASSURDA, COME È STATO PER TUTTI I CONDANNATI PER GENOVA 2001

CATTURATO IN FRANCIA NELL’AGOSTO 2019 DOPO DIECI ANNI DI PROCESSI

E QUASI ALTRETTANTI DI LATITANZA

VINCENZO SI TROVA ATTUALMENTE LIBERO GRAZIE ALLA MOBILITAZIONE SOLIDALE

CRESCIUTA IN FRANCIA AL MOMENTO DEL SUO ARRESTO

DOPO ALCUNE SENTENZE POSITIVE DEI TRIBUNALI FRANCESI, CHE HANNO RIGETTATO IL REATO DI DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO

UTILIZZATO DAI GIUDICI ITALIANI,

UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RISCHIA ORA DI RIBALTARE LA DECISIONE FRANCESE DI NON ESTRADARE VINCENZO

PER QUESTO LA SUA LIBERTÀ È DI NUOVO IN PERICOLO

E I COMITATI DI SOLIDARIETÀ SONO TORNATI PER LE STRADE

IL PROSSIMO 11 OTTOBRE LA CORTE DI CASSAZIONE DI PARIGI PRENDERÀ UNA DECISIONE CHE POTREBBE ESSERE QUELLA DEFINITIVA

COME FAMILIARI, AMICI E COMPAGNI DI VINCENZO INVITIAMO CHIUNQUE POSSA E VOGLIA FARLO

A MOBILITARSI ANCHE IN ITALIA

DAL PROSSIMO 1º OTTOBRE

IN OGNI MANIERA,

ANCHE SOLO CON UN PRESIDIO, UN VOLANTINAGGIO, UNO STRISCIONE, UN DISEGNO O UNA SCRITTA SU UN MURO

(se puoi, comunicaci quanto hai intenzione di fare e, se possibile, inviaci immagini da condividere con i comitati francesi, a questo contatto: info@sosteniamovincenzo.org)

IN VISTA DI UN

CORTEO A MILANO SABATO 8 OTTOBRE

ORE 15,00 P.ta GENOVA

PER SOSTENERE CHE LE RAGIONI DI CHI ALLORA SCESE PER LE STRADE DI GENOVA SONO OGGI ANCORA PIÙ GIUSTE ED URGENTI

PER RIBADIRE CHE I GOVERNANTI NON VANNO LASCIATI TRANQUILLI MENTRE DEVASTANO E SACCHEGGIANO IL PIANETA SU CUI VIVIAMO

PER PROTESTARE CONTRO UNA GIUSTIZIA EUROPEA OSTAGGIO DEGLI INTERESSI COMMERCIALI E MILITARI

PER RICORDARE CHE IL CARCERE NON È UNA SOLUZIONE MA UN PROBLEMA

NESSUNA ESTRADIZIONE, NESSUNA PRIGIONE!

VINCENZO LIBERO, LIBERI/E TUTTI/E!

Assemblea di sostegno a Vincenzo, 18 settembre, Milano (prossimi appuntamenti: www.sosteniamovincenzo.org)

APPELLO_MOBILITAZIONI

Pubblicato in Capitalismo/ Neoliberismo, Movimenti, Repressione, Storie | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su In sostegno di Vincenzo Vecchi/Genova 2001-Parigi 2022

25 settembre 2022/giornata astensionista all’Orto Insorto!

Pubblicato in Autorganizzazione, Iniziative ed Eventi | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su 25 settembre 2022/giornata astensionista all’Orto Insorto!

La coordinamenta a Genova! venerdì 30 settembre alla Libera Collina di Castello

Venerdì 30 settembre saremo a Genova a presentare <Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza>

” E’ necessario recuperare la valenza antagonista e liberatoria del femminismo. Riaffermare con forza l’alterità di ogni movimento femminista a qualsiasi ipotesi di gestione di questa società”

Pubblicato in Autorganizzazione, I "nostri" libri, Iniziative ed Eventi | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su La coordinamenta a Genova! venerdì 30 settembre alla Libera Collina di Castello

Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 22 settembre 2022

Zardins Magnetics di giovedì 22 settembre 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Da Radio Black Out intervento di un compagno da Atene su Exarchia,
minacciata da repressione e speculazione
✓ Guerra e pandemia stessa strategia: il Coordinamento No Green Pass di
Trieste torna in piazza
✓ Solidarietà a Dayvid e a tutti i compagni minacciati e a tutte le
compagne minacciate dal mandato di arresto europeo (MAE)

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Pubblicato in Movimenti, Repressione | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 22 settembre 2022

Mettiamo a fuoco i problemi!

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, Movimenti | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Mettiamo a fuoco i problemi!

Presidio sotto il tribunale di Milano/giovedì 22 settembre

Riceviamo e pubblichiamo

Il 22 SETTEMBRE si terrà l’ultima udienza riguardo la richiesta di SORVEGLIANZA SPECIA E nei confronti di un nostro amico e compagno. Tale misura vorrebbe imporre un vero e proprio isolamento sociale della durata di ben 3 anni. L’accusa sarebbe, non l’aver compiuto reati specifici, ma la presunta “PERICOLOSITÀ SOCIALE” motivata dalla partecipazione attiva a momenti di piazza contro le ingiustizie sociali. Una misura che parla da sé e che chiarisce quanto, per lo .Stato, a dover essere represso è e sarà chiunque non reagisce passiva­mente a Stato di Polizia, impoverimento generalizzato, sfrutta­mento e propaganda di terrore. Esprimiamo solidarietà a chiunque si trovi sotto attacco da parte dell’autorità. NESSUNO VERRÀ LASCIATO SOLO’

Pubblicato in Iniziative ed Eventi, Repressione | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Presidio sotto il tribunale di Milano/giovedì 22 settembre

Le iniziative della Consultoria autogestita!

Giovedì 29 settembre 2022 ore 19, 30-via dei Transiti 28-Milano

<E’ solo endometriosi>

Ciao a tutte, come Consultoria Autogestita vi invitiamo alla presentazione del fumetto “E’ solo endometriosi” di Fanny Robin e Mary Fait Des Gribouillis. Ne parliamo con la traduttrice e curatrice Chiara De Gregori, ginecologa e sessuologa presso l’ospedale San Paolo di Milano e alcune compagne che da tempo si occupano di salute da un punto di vista femminista e di classe.

H 19.30 presentazione e aperitivo

Consultoria Autogestita-Mi     https://consultoriautogestita.wordpress.com/

Pubblicato in Autodifesa femminista, Autorganizzazione, Violenza di genere | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Le iniziative della Consultoria autogestita!

Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 15 settembre 2022

Zardins Magnetics di giovedì 15 settembre 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Genova 2001 – Parigi 2022. Se la legge è un elastico, la solidarietà sia
una fionda.
Dialogo con una compagna dell’Assemblea “Sosteniamo Vincenzo Vecchi” su
doppia incriminazione, devastazione e saccheggio, estradizioni, mandato di
arresto europeo e sull’importanza delle azioni solidali.
✓ Alcune considerazioni su tortura, leggi speciali e 41 bis.

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Pubblicato in Carcere, Movimenti, Repressione | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 15 settembre 2022

Se la legge è un elastico, la solidarietà sia una fionda

riceviamo e pubblichiamo

GENOVA 2001 / PARIGI 2022:

SE LA LEGGE È UN ELASTICO, LA SOLIDARIETÀ SIA UNA FIONDA

A tre anni dal giorno della sua cattura in Francia – e a più di vent’anni dalle manifestazioni contro il G8 di Genova per cui è ricercato – Vincenzo è nuovamente a forte rischio “estradizione”.

Se nel 2020 i giudici di Corte d’Appello di Anger avevano deciso di non consegnarlo all’Italia per il controverso reato di Devastazione e saccheggio, lo scorso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della sua consegna, nonostante le evidenti incompatibilità tra questo particolare articolo di reato e codice penale francese.

La decisione definitiva spetta ora alla Corte di Cassazione di Parigi convocata per il prossimo 11 ottobre, ma gli spazi per una decisione contraria si sono notevolmente ridotti se non azzerati.

In sintesi il ragionamento alla base del verdetto europeo è questo: la regola della Doppia Incriminazione – quella che permette lo scioglimento di un mandato d’arresto europeo quando si è perseguiti per reati che non esistono nel paese ospitante – è da considerarsi un’extrema ratio, da applicare solo in casi davvero eccezionali; questo perché il meccanismo della giustizia comunitaria funziona solo se esiste “mutuo riconoscimento” tra paesi dell’Unione, cioè solo se gli uni si fidano degli altri, in quanto alleati e in quanto “paesi democratici”. Parafrasando: in questo caso la Francia dovrebbe fidarsi del sistema penale italiano e non indugiare troppo sulle sfumature autoritarie della legislazione a cui attinge. Dunque – a dar retta alla Corte di Lussemburgo – poco importa se l’Italia impiega norme ereditate dal fascismo per reprimere il dissenso di piazza, poco importa che la natura stessa di questo anomalo “attentato all’ordine pubblico” sia incompatibile con il codice penale francese, poco importa se in Francia gli stessi episodi contestati a Vincenzo avrebbero comportato meno della metà della condanna e poco importa persino se alcuni di questi episodi in Francia non avrebbero neppure portato a un’incriminazione; secondo la Corte di Giustizia Europea l’applicazione della regola della Doppia Incriminazione è da considerarsi facoltativa e, in ogni caso, deve essere valutata con grande cautela e interpretata in maniera molto restrittiva.

Siamo alle solite: quando si tratta di decidere se condannare qualcuno per un reato come la Devastazione e saccheggio – come avvenuto in Italia da Genova 2001 in poi – i giudici sono pronti a estendere l’interpretazione di vecchie norme (ideate in tempo di guerra per punire sommosse e razzie) per applicarle anche a contesti completamente diversi (un corteo, un centro di identificazione, uno stadio, un carcere) e a comportamenti di scala infinitamente minore (danneggiamento di vetrine, incendio di uno pneumatico o di un materasso…); con la stessa elasticità accettano poi di estendere il “concorso morale” fino a permettere attribuzioni che superano abbondantemente i confini della responsabilità individuale; quando invece si tratta di decidere se consentire l’applicazione di una regola europea che permette di stoppare mandati d’arresto iniqui, ecco che l’elastico della legge torna a stringersi a strozzo, e da estensiva – dove si tratta di comminare pene – l’interpretazione diventa restrittiva – quando si tratta di concedere diritti –.

La legge – ne abbiamo conferma anche ora – non è materia immobile e lineare: piuttosto somiglia a un elastico che segue le tendenze dell’epoca e i rapporti di forza interni alla società. I comitati di sostegno a Vincenzo e gli avvocati della difesa, hanno provato ad agire nel mezzo di queste contraddizioni e, a modo loro, sono riusciti ad aprire una fessura di libertà dentro una spirale repressiva – quella del post Genova 2001 – che a distanza di decenni ancora non trova fine; quella fessura torna ora a chiudersi e da strettoia legale rischia di diventare vicolo cieco.

Si avvia così alla conclusione una storia che intreccia giustizialismo all’italiana e garantismo all’europea; se il primo ha armato la repressione verso i manifestanti che a Genova protestavano contro il nuovo Ordine globale, il secondo disarma ora le difese per garantire una “serena” collaborazione tra Stati in materia di “estradizione”.

Non è stata una buona notizia neppure per Dayvid, arrestato ad Atene proprio lo scorso mese di luglio, con lo stesso capo d’imputazione di Vincenzo, ma ricercato dalle autorità italiane per fatti che risalgono alla manifestazione del 15 ottobre romano del 2011; il 19 agosto, anche a seguito del “parere vincolante” della Corte di Giustizia Europea sulla situazione di Vincenzo, il tribunale greco ha deciso a favore dell’applicazione del MAE, ordinando il suo rimpatrio. Un altro nome che si aggiunge alla lista dei “fuggitivi” agguantati per questo infausto reato in giro per l’Europa. Come Luca Finotti, arrestato nel 2018 a Zurigo e solo oggi vicino al fine pena (scontata per buona parte nel carcere di Cremona di Cà del Ferro). O Francesco Puglisi (detto Jimmi) preso a Barcellona nel 2013 e solo da poco finalmente libero. O ancora quel ragazzo arrestato in Francia al momento della sua iscrizione a una scuola di musica perché ricercato per il 1 maggio milanese del 2015 (poi assolto).

Se una sentenza diversa poteva segnare una discontinuità, quella appena formulata nel caso di Vincenzo difende lo status quo ed evita un precedente che avrebbe costituito un appiglio utile a chi in futuro si fosse trovato inseguito oltreconfine da una condanna per Devastazione e saccheggio.

Si confermano dunque le impressioni ricavate dall’osservazione degli ultimi anni: lo strumento del mandato d’arresto europeo – introdotto nel 2004 – tende nella prassi a spianare la strada verso un sistema di riconsegne rapide e frettolose tra paesi alleati, aggirando ciò che resta delle precedenti tutele in materia di estradizione. Se il caso di Vincenzo ha così a lungo inceppato questo automatismo è stato solo grazie alla sua particolarità e alla solidarietà che si è mobilitata tempestivamente in sua difesa.

Oggi come ieri quella tenace cerchia di amici e solidali è l’unica vera incognita che ancora si frappone tra Vincenzo e la prigione.  Per questo lo scorso 8 agosto a Rochefort en Terre – paesino di poche migliaia di abitanti in cui Vincenzo vive da dieci anni – si sono radunati in quattrocento per ricordare i tre anni esatti dal suo arresto e rilanciare la mobilitazione in suo sostegno.

È arrivato il momento di tornare a far sentire la nostra vicinanza anche dall’Italia.

Come commentava un esponente dei comitati di sostegno francesi di ritorno dalla prima udienza a Lussemburgo: “qui fanno le vacanze insieme, mangiano, ridono, discutono, costruiscono l’Europa. Noi cosa facciamo?”

TROVIAMOCI A PARLARNE Il 18 DI SETTEMBRE PER COSTRUIRE UNA MOBILITAZIONE PER L’8 OTTOBRE.

Appuntamento a Milano, domenica 18 settembre dalle ore 16 al Cox18 di via Conchetta, 18

Assemblea “Sosteniamo Vincenzo” di Milano

Pubblicato in memoria, Movimenti, Repressione | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Se la legge è un elastico, la solidarietà sia una fionda

Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 8 settembre 2022

Zardins Magnetics di giovedì 8 settembre 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Un altro morto a Gradisca: sappiamo chi è Stato. Aggiornamento sul CPR di
Gradisca d’Isonzo.
✓ Considerazioni su tortura, leggi speciali e 41 bis.

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Pubblicato in Carcere, Cie/CPR, Repressione | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 8 settembre 2022

SAPPIAMO CHI è STATO

Riceviamo e pubblichiamo

Manifestazione domenica 4 settembre

A Gradisca si muore: sappiamo chi è Stato

Due giorni fa, il 31 agosto 2022, un ventottenne pakistano del quale non sappiamo il nome si è ammazzato nel Cpr di Gradisca d’Isonzo. Era entrato un’ora prima.

Si è ammazzato in camera; l’hanno trovato i suoi compagni di reclusione.

Voci da dietro al muro

Da dietro le mura del CPR ci gridano che il ragazzo pakistano «ha fatto la corda» subito dopo l’incontro con il Giudice di pace di Gorizia che aveva confermato la sua permanenza nel centro per tre mesi. Ci chiedono di dire che si è ucciso dalla disperazione per quella scelta sulla sua vita. Ci dicono che era nella zona blu, dove tolgono i telefoni e dove vanno le persone appena entrate. I detenuti ci dicono che gli operatori del centro tengono loro nascosto il nome del ragazzo, nonostante le loro richieste.

Ci raccontano che molti, dopo le udienze con il Giudice di pace, si sentono male e altri hanno provato a impiccarsi, salvati poi dai compagni di stanza. Raccontano che in quei momenti si sta molto male e si perde la testa. Ci raccontano che è peggio di qualsiasi carcere e che nel cibo vengono messi psicofarmaci. Ci chiedono che parlamentari e giornalisti raccontino quello che succede realmente nei CPR ed entrino.

Chi ci parla ci dice di temere per la sua incolumità per quello che ci sta raccontando. Ci dice che si sta esponendo per tutti ma che i militari lo stanno guardando. Ci fornisce il suo nome e indirizzo perché teme per la sua vita, per il solo fatto di raccontare quello che succede. E noi lo sappiamo bene, ricordiamo come fosse ieri le deportazioni seriali e il sequestro immediato dei telefoni di tutti i detenuti che avevano testimoniato la notte della morte di Vakhtang.

Qui di seguito pubblichiamo due dei molti video ricevuti da dentro: un video a riguardo è stato pubblicato anche ieri da LasciateCIEntrare.

A Gradisca si muore: sappiamo chi è Stato

 

Continua a leggere

Pubblicato in Cie/CPR, Repressione | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su SAPPIAMO CHI è STATO