



Un bel presidio a piazza Gioacchino Belli contro il 41Bis e contro l’ergastolo ostativo che si è trasformato in corteo. Il Lungotevere è stato bloccato per molto tempo.
a ponte Garibaldi

a piazza Belli


a ponte Palatino


L’altro ieri il Tribunale di Milano ha emesso la sentenza di primo grado nel processo contro le compagne e i compagni del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio. Sentenze pesantissime, più alte delle richieste del PM, che vanno da 1 anno e 7 mesi a 5 anni e 5 mesi per associazione a delinquere con finalità di occupazione e resistenza. E’ una sentenza politica che mira a tagliare le gambe a qualsiasi lotta possibile e a minare qualsiasi tentativo di autorganizzazione. Tanto più in questo momento in cui ci si dovrebbe proprio organizzare dal basso per contrastare le scelte di potere.

✓ Aggiornamenti sulla mobilitazione in corso per la liberazione di Alfredo
dal 41 bis
✓ Considerazioni intorno a due contributi al dibattito sull’idea di
“progetto rivoluzionario”, apparsi sul recente n° 14 della rivista
anarchica “I giorni e le notti”

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
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Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste
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Non solo ci riguarda tutte, non solo la solidarietà è dovuta, ma sappiamo benissimo che succede sempre così: gli strumenti repressivi vengono usati in sordina nei riguardi di qualcuno e poi si allargano a tutt*!!! La gravità di quello che è stato messo in atto contro Alfredo coinvolge la possibilità stessa di lottare. E come femministe un brivido ci corre lungo la schiena!



Contro la Nato, contro l’invio di armi, di attrezzature, di militari in Ucraina, contro l’impoverimento, il caro bollette, il controllo e la repressione sociale, la digitalizzazione imperante, il coinvolgimento degli strati subalterni nei progetti del potere, contro la strumentalizzazione dei diritti, contro la chiamata all’unità che questo sistema vorrebbe imporre per i suoi interessi…

✓ Il 41 bis: una tortura senza limiti. Considerazioni a partire dalle
testimonianze di chi l’ha sperimentato
✓ Aggiornamenti e notizie dalla controinformazione

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Riceviamo e pubblichiamo un bel volantino di Assemblea Militante
Ormai la Guerra in Ucraina e contro la Russia è operativa anche sul campo da parte della NATO. Non solo con la fornitura di armi sempre più distruttive ed “istruttori” che ormai la stanno dirigendo direttamente, ma anche con il dispiegamento di un imponente schieramento militare insediato nei paesi Baltici e nei paesi confinanti all’Ucraina con un’attiva partecipazione dell’esercito e dell’aviazione italiana.
Nel frattempo si rafforzano le basi militari Usa e Nato e se ne ampliano alcune (Coltano per esempio), sia con truppe che con nuovi aerei attrezzati per il lancio di missili nucleari. Interi pezzi di paese come Sicilia, Sardegna e tutte le aree che circondano le basi sono di fatto zone operative di guerra con esercitazioni ed una sempre più invasiva militarizzazione del territorio in pieno accordo tra Usa e Governo italiano.
I preparativi militari, come in ogni guerra, si accompagnano ai sacrifici per sostenerla. Innanzitutto facendoci pagare pesantemente le conseguenze delle sanzioni (altra arma di guerra) con l’aumento dei prezzi dell’energia e l’ulteriore impoverimento degli sfruttati. Ma il veleno che si sparge per giustificare i nostri sacrifici e la nostra adesione alla guerra è ancora più insidioso. Dovremmo combatterla con la nostra sofferenza, per ora “solo” economica, in nome di un obiettivo comune: “la difesa della nostra libertà e degli interessi nazionali”.
Una violenta campagna anti-russa dai toni razzisti si è scatenata per additare la popolazione Russa ed il suo Stato come il vero nemico da contrastare ad ogni costo quale artefice e responsabile del conflitto. Ogni voce che si leva per denunciare gli interessi economici e militari della Nato e la pervicace volontà di continuare la guerra viene tacciata di filo-putinismo e trattata come voce del nemico da reprimere ed isolare. Ancora una volta un “nemico esterno”, come è stato per il virus durante Il disciplinamento pandemico, viene utilizzato per convincerci ad accettare qualsiasi subordinazione e controllo sociale per favorire interessi che sono opposti alle nostre necessità.
Le cause della guerra vengono ribaltate e mistificate. Erano anni che la Nato si stava adoperando con sanzioni ed un vero e proprio accerchiamento militare per disporre delle risorse energetiche russe a prezzi stracciati. L’obiettivo dichiarato è quello di distruggere la Russia e ridurla ad un’appendice degli interessi dei “padroni occidentali”. Questi hanno prima operato un colpo di stato nel 2014 per fare dell’Ucraina un vero e proprio avamposto per condurre la loro offensiva ad est, poi condotto una vera e propria campagna contro le popolazioni russe del Donbass fatta di bombardamenti e discriminazioni razziste. La guerra la vogliono da occidente.
La popolazione ucraina è utilizzata come carne da macello per sostenere quest’offensiva. Mentre il paese viene ridotto a una piattaforma militare, gli sponsor occidentali lavorano per farne un entità finanziariamente indebitata e sottomessa. Altro che libertà per gli ucraini!
Nulla abbiamo da guadagnare da questo appello all’unità nazionale in favore della guerra. La guerra si può fermare solo fermando la mano assassina di chi la persegue. Il nemico è in casa nostra. Nessuna illusione: chi ha preparato e voluto questa Guerra non ha nessuna intenzione di raggiungere un accordo di tregua e di pace.
Nessuna concessione ad una tregua sociale in nome della Guerra! Immediato stop alle sanzioni, all’invio di armi, al finanziamento della guerra ed ad ogni intervento militare italiano!
ASSEMBLEA MILITANTE
per contatti: assemblea_militante@inventati.org
qui il pdf GUERRA_E_SACRIFICI

Foto 2 giugno 2022/ nogreenpassroma
✓ Contro il 41 bis, ergastolo (ostativo e non) e tutte le galere. A fianco
di Alfredo, Juan, Anna e tutti i prigionieri e tutte le prigioniere
✓ Aggiornamenti su storie di ordinaria militarizzazione e repressione anche
tal nestri biel Friûl!

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