Alla Sapienza occupata la Facoltà di Lettere

Questa sera alla Sapienza, dopo una partecipatissima e affollatissima assemblea per decidere le modalità e l’organizzazione del corteo di sabato prossimo per Alfredo Cospito, contro il 41bis e l’ergastolo  ostativo, è stata occupata la Facoltà di lettere!

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Gravissimo episodio di intimidazione!

Ieri è accaduto un gravissimo episodio di intimidazione da parte delle forze di polizia nei confonti degli studenti di Cambiare Rotta e OSA che preparavano materiale per sostenere la lotta di Alfredo Cospito

Dal comunicato dell’USB

<Mentre Alfredo Cospito continua lo sciopero della fame ed è ridotto in condizioni che lo mettono a serio rischio di morte, decine e decine di poliziotti e carabinieri irrompono nella sede USB di via Giolitti a Roma per identificare gli studenti medi e universitari di Cambiare Rotta e OSA, rei di preparare striscioni e altro materiale divulgativo per chiedere di salvare la vita di Cospito e più in generale l’abolizione del regime del 41 bis.>

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Comunicato da Udine/Le vostre piccole carognate non ci fermeranno

UDINE – LE VOSTRE PICCOLE CAROGNATE NON CI FERMERANNO

Lunedì 30 gennaio a Udine si è tenuta la prima udienza di un procedimento per reati di opinione nei nostri confronti. Si tratta dell’accusa di diffamazione per affermazioni diffuse nel febbraio 2021 attraverso la nostra trasmissione radiofonica settimanale “Zardins Magnetics”.

È il secondo di tre procedimenti simili, incentrati su un unico progetto repressivo, elaborato in questi anni nei tetri uffici della questura udinese nel tentativo di disinnescare la mobilitazione dei compagni e delle compagne della nostra Assemblea contro la malasanità nel carcere di Via Spalato.

In aula è stata fatta una dichiarazione spontanea di solidarietà ad Alfredo da parte delle imputate. Una buona presenza di solidali presenti ha applaudito.

Ma il messaggio che abbiamo voluto dare è che, per quanto ci riguarda, tutto il nostro interesse e tutta la nostra partecipazione vanno ai prigionieri e agli oppressi che si trovano rinchiusi nell’infame struttura carceraria udinese, e non ai lugubri rituali che si svolgono nelle aule dei tribunali!

Per questo nel pomeriggio eravamo di nuovo fuori dalle mura del carcere, una presenza discreta per essere un pomeriggio feriale di gennaio…

Forze dell’ordine presenti pure loro, in numero consistente e incomprensibile. Abbiamo inoltre notato che sono state collocate delle nuove videocamere per la sorveglianza, puntate proprio sull’area dove di solito si svolgono i nostri presidi.

Dall’interno del carcere questa volta purtroppo pochissimo ritorno… probabilmente la direzione del carcere ha predisposto di rinchiudere nelle celle i prigionieri. Si è udito però un grido «Abbiamo freddo!… ci picchiano!…».

A presidio terminato, un’altra provocazione: alcuni compagni che avevano partecipato sono stati inseguiti dai digossini udinesi e successivamente identificati. Vergogna!

Grazie all’effetto-Cospito l’iniziativa ha ricevuto un’inusuale copertura mediatica dai canali di informazione locali.

Noi procediamo unite e non ci lasceremo intimidire, saremo ancora a fianco dei prigionieri in lotta!

Udine, 31 gennaio 2023

Assemblea permanente contro il carcere e la repressione del Friuli e di Trieste

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 2 febbraio 2023

Zardins Magnetics di giovedì 2 febbraio  2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Sovvertire l’ordine patriarcale, fare della propria lotta la propria vita, ingrippare gli ingranaggi del dominio… Facciamoci da noi la nostra storia per continuare ad agire la libertà

✓ Alfredo non deve morire! Aggiornamenti sul compagno e sulle lotte solidali contro la società carceraria, il 41 bis e l’ergastolo

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

In replica il venerdì alle ore 17.00 su RadiAzione, emittente web di Padova
con:
https://diretta.radiazione.org/

Zardins Magnetics va in onda a cura dell’Assemblea permanente contro il
carcere e la repressione del Friuli e Trieste

Contatto di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Contatto di posta (utile soprattutto a chi è incarcerata/o e quindi
l’invito è a girare/segnalare l’indirizzo ai vostri contatti dentro):
Associazione Senza Sbarre
casella postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Buon ascolto!
Questa Zardins Magnetics è speciale. Ogni Zardins Magnetics è speciale.

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Le donne che non difende nessuno

Le donne che non difende nessuno

Ribadiamo quello che abbiamo sempre detto e scritto …La ribellione delle donne al patriarcato si esprime spesso in forme estreme, violente e disperate in cui  è dominante la sensazione di impotenza e di non aver vie d’uscita oppure di rabbia repressa per anni… e vi invitiamo a leggere questo stralcio preso dalla nostra autoproduzione < I ruoli, le donne, la lotta armata/Questioni di genere nella sinistra di classe> a pag.33

[…] Dicevate delle donne che ammazzano i mariti, anche quello è un aspetto particolare per il carcere italiano: sono poche e sono quelle che si beccano condanne terribili cioè molto alte, a parte noi che eravamo le lungo degenti della situazione, quelle che venivano subito dopo erano loro, come se appunto fosse uno dei delitti più gravi che una donna può commettere.
Ed erano tutte donne, per lo meno quelle che ho conosciuto io, che erano arrivate in questo tipo di situazione per assoluta impossibilità di continuare in quella maniera. Se chiedevi “ma perché non hai divorziato?” ti guardavano come a dire “ma di che cazzo parli?”, non avrebbero avuto mai il coraggio di lasciare il marito, ammazzarlo si, ma lasciarlo no. E la cosa più incredibile è che dopo averlo fatto…in modi piuttosto cruenti devo dire, non gli avevano semplicemente tirato un foro in testa …con strumenti arcaici …in quel momento evidentemente la brocca ti parte! Donne veramente maltrattatissime che, quindi, nel momento in cui decidono di fare una cosa del genere la fanno con
tutti i sentimenti… però il giorno dopo tornano ad essere le donne di prima,
questa era la cosa che mi incuriosiva.
Come se ci fosse stato un piccolo episodio terribile, però loro non erano così
di natura, era che quel testa di minchia le aveva portate ad una esasperazione
veramente impossibile da sopportare. Quello che era assolutamente evidente
era che queste donne dai tribunali erano state massacrate, le pene più alte
che io abbia visto, poi sono arrivate le donne di mafia, ma molto dopo[…]

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Per Alfredo! programma della settimana di lotta!

PER ALFREDO! PROGRAMMA DELLA SETTIMANA DI LOTTA!

Martedì 31 gennaio: dove meno se l’aspettano, iniziative diffuse.
H 18  scendiamo nelle strade dei nostri quartieri!

Mercoledì 1 febbraio: h 16 presidio al Ministero della salute.
(Lungotevere Ripa n 1)
Chi detiene una persona e’ responsabile delle sue condizioni di salute.
Se Alfredo muore i colpevoli sono tutti quelli che potevano intervenire e non lo hanno fatto.

Giovedi 2 febbraio: h 17 Facoltà di lettere. Università la Sapienza Assemblea pubblica per costruire il corteo di sabato 4 febbraio.

Sabato 4 febbraio: h 15 Piazza Vittorio corteo cittadino  “Fuori Alfredo dal 41bis. Chiudiamo il 41 bis, contro ergastolo e ostativita’ ”

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11 febbraio 2023/Carnevale in mascherina/ la variante dell’indisciplina!

Ciao a tutte, vi inoltriamo l’invito dell’Assemblea nogreenpassroma di cui facciamo parte per una giornata di discussione e confronto l’11 febbraio prossimo. Ci farebbe molto piacere se qualcuna potesse venire. baci baci Eli

Care compagne e compagni,

vi invitiamo a una discussione comune a Roma sabato 11 febbraio prossimo.

Abbiamo prodotto un opuscolo, che trovate qui in allegato[variante indisciplina web (1)] per analizzare la fase politico-sociale e le lotte che abbiamo portato avanti e che sono state prodotte in generale in questi due anni con l’intento di porre le basi per costruire una contrapposizione concreta alla ristrutturazione in atto del capitalismo neoliberista.

L’analisi parte dal green pass e si allarga a tutti gli strumenti e processi di controllo e disciplinamento che i poteri istituzionali e capitalisti stanno applicando e cercando di perfezionare: dall’emergenzialismo continuo alla virtualizzazione logistica di ogni aspetto della vita che vorrebbero porre sotto sorveglianza, dipendenza e comando; dallo scientismo e dalle manipolazioni biotecnologiche alla militarizzazione della società; dal dispositivo guerra che la Nato, gli Usa e i paesi dell’UE stanno portando avanti con pericolosa determinazione sul fronte esterno contro la Russia e che si rivela ogni giorno di più strumento perverso e fondamentale di assoggettamento sul fronte interno, alla stretta finanziaria sulle classi medie e subalterne; dal paternalismo liberista/assistenzialista e i suoi sistemi di diritti e crediti socio-economici, all’indottrinamento massmediatico e alla polarizzazione discriminante, operate distribuendo un mix di paure e narcisismi funzionali a servire le sorti delle oligarchie capitaliste. Tutto questo e non solo.

Ci rendiamo conto che i tempi sono stretti ma il sistema di potere si muove ad una grande velocità, di ora in ora fa e disfa le nostre vite. 

Ci troverete dunque nello spazio di 100celleaperte per una giornata di confronto e discussione pensata in due tempi

-dalle ore 16h30 discussione collettiva

-dalle ore 19h30 momenti all’esterno con musica, cena e riappropriazione delle strade e della socialità. 

ASSEMBLEA ROMANA CONTRO IL GREEN PASS

Links:
——
[1]
https://www.nogreenpassroma.org/wp-content/uploads/2023/01/signal-2023-01-27-101626_002.jpeg
[2]
https://www.nogreenpassroma.org/wp-content/uploads/2023/01/variante-indisciplina-web.pdf

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 26 gennaio 2023

Zardins Magnetics di giovedì 26 gennaio  2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Diamo voce ad Alessio Attanasio, aggredito nel carcere di Massama
✓ Iniziative dalle carceri e dalla strada in solidarietà ad Alfredo e per
continuare la lotta contro 41 bis ed ergastolo ostativo
✓ NO alle intimidazioni del DAP!
✓ Mobilitazioni a Trieste e a Udine

Ascolta la diretta:
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In replica il venerdì alle ore 17.00 su RadiAzione, emittente web di Padova
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Zardins Magnetics va in onda a cura dell’Assemblea permanente contro il
carcere e la repressione del Friuli e Trieste

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34121 Trieste

Buon ascolto!
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Alla Consultoria Autogestita/ Milano venerdì 3 febbraio 2023

FEMMINISMO: PARADIGMA DELLA VIOLENZA/NON VIOLENZA

VENERDÌ 3 FEBBRAIO H 20.30 CONSULTORIA AUTOGESTITA, via Transiti 28 MM1 Pasteur

“FEMMINISMO: PARADIGMA DELLA VIOLENZA/NON VIOLENZA”.
Atti del ciclo di incontri 2017/2021. Coordinamenta femminista e lesbica.

“Da anni ci siamo rese conto che femminismo significa anzitutto scegliere da che parte stare (come abbiamo avuto modo di dire in occasione di un 25 aprile, anni fa: “siamo partigiane perché abbiamo deciso da che parte stare”). E per fare questa scelta, occorre anzitutto partecipare alla vita collettiva, comunitaria, sociale, del mondo.”

“Il capitalismo, nella sua fase neoliberista, crede di poter ridurre l’alterità, culturale, sociale e politica a un problema da “gestire” attraverso un ricco arsenale di strumenti repressivi e partecipativi, punitivi e premiali, giuridici ed economici. Così, se oggi sempre più si allarmano del perverso trasfigurare delle parole i valori capovolgendosi nel loro contrario, il paradigma della Violenza/Non Violenza diventa un prisma per mettere a fuoco la censura e la distorsione fraudolenta della memoria degli oppressi, la voluta confusione tra aggrediti ed aggressori, la sacralizzazione dello scientismo e dei suoi emissari in un contesto sociale propagandato come insicuro e pericoloso, la pretesa di delega di ogni nostra decisione.”

VENERDÌ 3 FEBBRAIO H 20.30 CONSULTORIA AUTOGESTITA, via Transiti 28 MM1 Pasteur

Aperitivo sfizioso

Distribuzione femminista

Materiale informativo

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Sovvertendo l’ordine patriarcale/Tour di presentazioni

Presentazione del libro:
“SOVVERTENDO L’ORDINE PATRIARCALE “
traduzione della rivista
“Mujeres mas alla de las armas”

TOUR DI PRESENTAZIONI
ci vediamo
al Boccaccio a Monza il 26 Gennaio
allo Spazio Autogestito di Udine il 27 Gennaio
al Tavan a Trento il 28 Gennaio
e al Gabrio a Torino il 29 Gennaio

Per la nostra memoria femminista rivoluzionaria

per info
https://brughiere.noblogs.org/post/2022/11/17/sovvertendo-lordine-patriarcale-storie-di-donne-armate-e-rivoluzioni/

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Un bell’incontro separatista a Viareggio!!

L’incontro di sabato scorso all’interno dell’ Autoformazione femminista organizzato dalle Donne in Cantiere per la  presentazione del nostro ultimo libro <Femminismo: paradigma della Violenza/ Non Violenza> stato veramente bello, interessante e partecipato!!

Bellissimo lo spettacolo <Cenerentola senza fiaba> di e con Ilia Montani

L’Autoformazione femminista è un percorso in autonomia, autorganizzazione e separatista quindi abbiamo scelto tutte insieme di non rendere pubblico il dibattito e la discussione ma la torta si!!!! baci e grazie a tutte

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 19 gennaio 2023

Zardins Magnetics di giovedì 19 gennaio  2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ È disponibile il n° 4 di “Respiro”, una rivista davvero speciale che, in un mondo che toglie il fiato, tratta di pensiero dissidente, desiderio di rivolta, corporeità. Una boccata d’aria contro l’oppressione e il controllo. Ne parliamo in diretta con il compagno che ne cura l’edizione

✓ Carcere e psichiatria, infinita angheria

✓ Aggiornamenti sulle mobilitazioni fino all’ultimo respiro

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Buon ascolto e guarda che bello/terrificante questo disegno, di Consuelo Pavan, tratto dal n° 4 della rivista “Respiro”

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

In replica il venerdì alle ore 17.00 su RadiAzione, emittente web di Padova
con:
https://diretta.radiazione.org/

Zardins Magnetics va in onda a cura dell’Assemblea permanente contro il
carcere e la repressione del Friuli e Trieste

Contatto di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

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casella postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Buon ascolto!
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15 dicembre a Napoli/ Contro le gabbie di Stato e patriarcato

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

<Nella giornata di domenica 15 dicembre a Napoli, diverse decine di individualità anarchiche e transfemministe hanno improvvisato un corteo nelle vie principali dello shopping, affollate dalla ressa ai saldi, in solidarietà ad Alfredo, ormai a quasi tre mesi di sciopero della fame, e a tuttx lx prigionierx in lotta, contro 41bis, ergastolo e galere. Ricordando che la lotta del compagno è la lotta di tuttx e che la lotta per la libertà contro una società opprimente non hanno niente a che vedere con ipocrite indignazioni democratiche.
Lo stato è responsabile per ogni persona che rinchiude nelle sue gabbie.
Finché queste esisteranno, nessuna pace per le loro città vetrina.
Morte a stato e patriarcato>

Cospito, in Galleria a Napoli uno striscione a sostegno dell’anarchico

 

qui sotto un volantino distribuito durante il corteo

Contro le gabbie di Stato e patriarcato

In quanto femministe conosciamo bene il volto patriarcale e violento dello Stato, di cui una delle espressioni più estreme sono il carcere e la tortura del 41bis.

I regimi differenziali e le carceri speciali infatti nascono con l’obbiettivo della deprivazione sensoriale e la spersonalizzazione dellx detenutx.

Noi donne, lesbiche, frocie, persone trans* e non binarie conosciamo bene il disciplinamento e l’oppressione che passa attraverso i corpi. Quando ci rifiutiamo di aderire alle norme di genere e all’eterocispatriarcato, veniamo rinchiusx e stigmatizzatx come pazzx. Il carcere è la punizione per chi disobbedisce alle regole di questo sistema, al suo ordine, come ogni corpo dissidente fuori dal genere viene rimesso sui binari. Ogni donna, lesbica, frocia, persona trans* e non binaria viene riportata al suo dovere, testa bassa difronte al padre, al padrone, al marito, allo Stato.

La strategia dello Stato è togliere a chi rifiuta l’ordine imposto tutto quello che ha: la libertà, le relazioni, la possibilità di agire e di essere. In una situazione di estremo isolamento carcerario l’unica arma che rimane è il corpo. Questo è quello che Alfredo ha scelto di fare da più di 80 giorni portando avanti uno sciopero della fame fino alle estreme conseguenze. A lui si sono uniti negli ultimi due mesi diversx compagnx – Juan, Ivan, Anna. Per giudici e giornalisti, per cui è inconcepibile un mondo senza gerarchie, Alfredo sarebbe il “capo di un’organizzazione”. Non potranno mai capire che, per lx anarchicx, capi, strutture e gerarchie non possono esistere. D’altra parte si dimenticano della compagna Anna, incarcerata per la medesima operazione repressiva, che con Alfredo e lx altrx compagnx anarchicx porta avanti questa lotta da sempre. La forza della loro resistenza risuona in molti luoghi e fa sì che la rabbia si trasformi in azione.

Vogliamo che la nostra solidarietà passi attraverso quelle odiate sbarre e arrivi ad Alfredo e a tutte le persone detenute, perché crediamo che la spinta di libertà è contagiosa, e possa risuonare più forte della loro autorità.

Sappiamo bene l’importanza della solidarietà diretta e attiva, perchè in quanto femministe non abbiamo nessuna fiducia nello Stato e nella sua giustizia. Magistrati, ispettori, secondini e stupratori nella peggiore delle ipotesi ci criminalizzano quando ci autodifendiamo o ci sottraiamo alle norme di genere a noi imposte. Nella migliore delle ipotesi ci trattano con paternalismo, pretendendo di doverci difendere. Rifiutiamo ogni delega e ogni paternalismo, che quando non ci vede passive e vittime ci mostrifica.

Come femministe anarchiche ci riconosciamo in una lotta contro il 41bis e l’ergastolo perchè un’operazione repressiva di quest’ampiezza è un chiaro monito per chiunque porti avanti le idee e pratiche anarchiche. Alfredo non è il primo compagno sottoposto a questo regime, ricordiamo altre 4 compagnx che si trovano al 41bis da quasi vent’anni. Tra loro due compagne, Diana Blefari, morta nelle mani dello Stato, e Nadia Lioce, in lotta contro questo regime di tortura da anni.

Come identità sessuali e di genere dissidenti ci uniamo alla lotta di Alfredo e tuttx lx compagnx contro il 41bis, regime da cui tra l’altro si può uscire soltanto tramite l’abiura. Quotidianamente ci viene chiesto di rinnegare noi stessx per adattarci a una norma che ci vorrebbe addomesticatx e passivx. Rifiutando qualsiasi compromesso con Stato e giustizia, riconosciamo nella lotta contro il 41bis e tutte le forme di detenzione la nostra lotta.

Tuttx liberx

Fuoco alle galere

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Documento dell’Assemblea popolare di Busto Arsizio contro il 41Bis

Materiale diffuso dall’ Assemblea popolare di Busto Arsizio ieri alla manifestazione di Milano nello spezzone nogp

!Liberiamo Alfredo Cospito!

La società che ha prodotto il green pass è una grande gabbia nella quale vige la logica premiale/punitiva.

Sembra acqua passata. Il dispositivo green pass è stato inizialmente introdotto a livello europeo nel giugno 2021, nel mese successivo è entrato in vigore in Italia e dal 15 ottobre, evento senza precedenti nella storia della Repubblica, la necessità di esibire un lasciapassare per poter lavorare. Nonostante le contrarietà e le resistenze di parte della società, il certificato verde col passare dei mesi è diventato ancora più stringente con il green pass rafforzato dal 6 dicembre 2021 al primo maggio, giorno della sospensione di tale misura escluse le RSA, gli hospice e gli ospedali, dove l’infame obbligo è rimasto fino al 31 dicembre 2022.
Hanno tentato in tutti i modi di convincerci che le limitazioni introdotte (nella ‘’prima ondata’’ per tutti, mentre nella seconda solo per i non sierati) servissero a proteggerci dal contagio e, in seguito, a difendersi dagli untori che non si sottoponevano al trattamento genico sperimentale. Le false promesse, le bugie in malafede, l’arroganza, le vessazioni sui luoghi di lavoro, il finto altruismo, gli inganni semantici… gli aneddoti sarebbero troppi da citare, su tutti basti ricordare la tragicomica dichiarazione della responsabile di Pfizer che, in audizione al Parlamento Europeo lo scorso 10 ottobre, ha ammesso “Vaccini antiCovid? Nessun test per lo stop ai contagi durante il trial, nessuno ce lo ha chiesto e noi non avevamo tempo. Dovevamo muoverci alla velocità della scienza”.
Ma non lasciamoci trarre in inganno! Ciò che veramente ha caratterizzato la campagna militar-vaccinale è stata la sua logica premiale. A coloro che – per convinzione, debolezza o confusione – hanno aderito alla narrazione dominante e ai fanatismi scientisti, a chi si è fatto somministrare l’ennesima dose di siero sperimentale, a chi ha provato giovamento nell’esibire un certificato per vivere o si è sentito soddisfatto nel vedere discriminati i soggetti non conformi, a costoro il potere ha offerto l’illusione di una vita più comoda e “sicura” sottoposta alla bieca morale dell’acritica obbedienza.
A chi, invece, si è posto dubbi e domande e ha forse trovato risposte differenti dalla narrazione dominante e dai fanatismi scientisti imposti dall’alto, a chi ha pensato che nelle società neoliberiste la salute del cittadino non è mai stata una priorità e non lo sarebbe stato nemmeno in questo particolare frangente, a chi ha deciso di passare, forse per la prima volta, dalla parte della minoranza, dell’escluso, del torto, a costoro il potere ha mostrato la verità di una vita scomoda, adornata da tutta una serie di proibizioni e dallo stigma sociale.
Proprio in questa profonda frattura sociale che ancora colpisce e divide l’Italia, si innesta una vicenda che sembra non c’entrare nulla e che invece dimostra chiaramente quanto possa essere dura la condizione di chi dissente e si oppone al pensiero dominante. Continua a leggere

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Femministe antimilitariste/ Comunicato per Alfredo

Femministe Antimilitariste https://www.facebook.com/FemministeAntimilitariste/photos/

Comunicato di solidarietà ad Alfredo Cospito
dell’Assemblea Lotto3antimilitarista

Il 5 maggio 2022 il compagno Alfredo Cospito è stato deportato in Sardegna (di fatto colonia penale dello Stato italiano) nel carcere di Bancali e rinchiuso nel regime di 41 bis per interrompere il suo contributo epistolare all’analisi e al ragionamento nell’ambiente anarchico. Il 6 luglio la Cassazione ha condannato nel processo “Scripta Manent” Anna, Alfredo e Nicola per il reato di associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico (articolo 270 bis c.p.). Inoltre, la Corte ha accolto la richiesta di riqualificare l’accusa verso Alfredo e Anna, dal reato di strage semplice al reato di strage politica (articolo 285 c.p.) – che prevede come pena l’ergastolo – in relazione ad un attentato esplosivo alla scuola allievi carabinieri di Fossano che ha provocato danni materiali alla struttura, senza conseguenze lesive.

Ricordiamo come il regime detentivo del 41 bis sia a tutti gli effetti una tortura: non poter vedere la luce del sole, avere solo un’ora di colloquio al mese con i propri cari attraverso un vetro, stare in una cella minuscola per 22 ore al giorno, non poter leggere ciò che si vuole nè comunicare con l’esterno, tutte condizioni di deprivazione sensoriale che lasciano importanti strascichi psicologici e fisici sulla persona detenuta.

Dal 20 ottobre Alfredo è in sciopero della fame per l’abolizione del regime di 41 bis e dell’ergastolo ostativo (senza benefici, il carcere a vita).
A lui, in diversi momenti, si sono uniti altri compagni pesantemente colpiti dalla repressione, Ivan Alocco, Juan Sorroche, Toby Shone, la compagna Anna Beniamino, e diversi altri compagni prigionieri hanno portato avanti gesti di solidarietà.
A livello internazionale sono centinaia le iniziative e le azioni che si susseguono per supportare e dare visibilità alla sua lotta.

Varie di noi hanno partecipato in questi mesi alla mobilitazione in supporto di Alfredo, e con altre compagne/x/i siamo presenti due volte la settimana al presidio-del-campo-di-fave sotto le infami mura del carcere di Bancali per superare la censura e l’isolamento imposti.

Siamo solidali alla lotta di Alfredo perché le riflessioni e le pratiche femministe, transfemministe, lesbiche e queer non possono prescindere da un posizionamento critico antimilitarista ed anticarcerario, pensiamo che sia necessario schierarsi e lottare in questo senso. Continua a leggere

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