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Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza
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Domenica 15 gennaio a Milano/ 41bis tortura di Stato
Domenica 15 gennaio
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Giovedì 19 gennaio 2023/ mobilitazione internazionale e internazionalista
Giovedi 19 Gennaio 2023 chiamiamo una giornata di mobilitazione internazionale ed internazionalista, per l’abolizione del 41 bis e di tutte le forme di isolamento e tortura, perché da ogni luogo della terra si innalzino i bagliori delle prigioni in fiamme.
Assemblea di solidarietà con i prigionieri in lotta
NESSUNA RESA LA LORO LOTTA E’ LA NOSTRA LOTTA
In un mondo in cui il profitto è il motore universale che sposta e determina gli eventi del pianeta, non ci stupisce che la guerra sia ogni giorno più presente nelle nostre vite. Guerra guerreggiata ai confini d’Europa, guerra contro-insurrezionale al nemico interno: la guerra moltiplica i profitti dei soliti noti e infierisce sugli strati più poveri della popolazione, sulla natura, sulla vita stessa.
I fini sono gli stessi a tutte le latitudini: dominare, sfruttare, saccheggiare.
Le conseguenze anche: carovita, sofferenza e sfruttamento.
Chi a tutto ciò oppone resistenza, incappa negli ingranaggi repressivi, che siano movimenti di lotta popolari o le organizzazioni e gli individui rivoluzionari che osano coniugare idee e azione. stessi meccanismi di isolamento e alienazione che nella società civile dilagano rendendoci soli e deboli, vengono riprodotti e si fanno estremi all’interno del carcere, pilastro insostituibile del sistema capitalista, attraverso l’isolamento, la dispersione e l’applicazione di regimi differenziati.
E se carceri e tribunali sono da sempre feroci strumenti della lotta di classe, dentro alle galere c’è chi a questa battaglia non si sottrae. Oggi lo stanno facendo tutte quelle compagne e compagni che hanno scelto di intraprendere lo sciopero della fame a oltranza, fino alla morte.
In Italia, Alfredo Cospito, in sciopero dal 20 ottobre per l’abolizione del regime d’isolamento 41 bis e dell’ergastolo ostativo e in solidarietà con tutti prigionieri rivoluzionari.
In Francia, Ivan Alocco, in sciopero oggi per la seconda volta per sostenere la lotta di Alfredo Cospito.
Nei territori occupati da Israele, Nidal Abou Aker, Ghassan Zawahreh, Salah Hamouri, Ziad Qaddoumi e decine di altri prigionieri, in sciopero contro la detenzione amministrativa, potenzialmente infinita.
In Turchia militanti, giornalisti e rappresentanti del partito filocurdo HDP incarcerati con pretestuose accuse di terrorismo e condannati a decine di anni di prigione. Da anni i prigionieri curdi conducono una battaglia con gli strumenti della resistenza e dello sciopero della fame contro il carcere speciale e per la liberazione di Abdullah Ocalan e di tutti i prigionieri politici dalla segregazione.
In Grecia, il combattente anarchico Thanos Hatziangelou, in sciopero contro il trasferimento punitivo nel carcere di Negrita in seguito alla sua partecipazione alle lotte dei detenuti.
Chi lotta con determinazione non ha mai perso: mettere in gioco la propria vita per l’affermazione dei propri valori rivoluzionari è di per se una vittoria. Ma a volte la lotta paga nel senso più empirico del termine. È notizia di pochi giorni fa che dieci degli undici prigionieri e prigioniere rivoluzionari turchi, detenuti in Grecia, in sciopero della fame dal 7 ottobre scorso sono stati liberati su cauzione. Questi compagni chiedono la revisione del processo, rifiutano e rispediscono al mittente l’accusa di terrorismo, segnalando il collaborazionismo spietato tra gli Stati turco, greco e statunitense che ha portato al loro arresto.
Ciò che gli Stati pretendono attraverso la tortura e l’isolamento è il pentimento, la capitolazione, l’abiura. Questi compagni rifiutano l’ipotesi della resa e della collaborazione, rifiutano di essere sepolti vivi. Lo sciopero della fame è il loro strumento di lotta, il loro corpo l’ultima trincea. La resistenza di questi prigionieri è grande, generosa. Pagano un prezzo estremamente alto per sostenere la possibilità e la necessità della rivoluzione. A qualsiasi tendenza politica appartengano sono una parte preziosa del movimento di liberazione. Come dicono le prigioniere ed i prigionieri turchi che hanno che hanno lottato con un lungo sciopero della fame
“La nostra resistenza ci unisce.
La nostra resistenza è il fondamento dell’internazionalismo.
La nostra resistenza rafforza l’unità dei nostri popoli.”
Giovedi 19 Gennaio 2023 chiamiamo una giornata di mobilitazione internazionale ed internazionalista, per l’abolizione del 41 bis e di tutte le forme di isolamento e tortura, perché da ogni luogo della terra si innalzino i bagliori delle prigioni in fiamme.
Assemblea di solidarietà con i prigionieri in lotta
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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 12 gennaio 2023
Zardins Magnetics di giovedì 12 gennaio 2023
Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.
Gli argomenti:
✓ Al fianco di Lina Pinto! Sulla mobilitazione per la sua liberazione, su altre donne imprigionate di oggi e di altri tempi
✓ Riflessioni a partire dall’articolo “Produzione in serie di esseri umani: per quanto ancora rimarrà una distopia?”
✓ Alfredo non deve morire! Aggiornamenti
Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/
Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/
Canale Telegram:
https://t.me/zardins
In replica il venerdì alle ore 17.00 su RadiAzione, emittente web di Padova
con:
https://diretta.radiazione.org/
Zardins Magnetics va in onda a cura dell’Assemblea permanente contro il
carcere e la repressione del Friuli e Trieste
Contatto di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org
Contatto di posta (utile soprattutto a chi è incarcerata/o e quindi
l’invito è a girare/segnalare l’indirizzo ai vostri contatti dentro):
Associazione Senza Sbarre
casella postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste
Buon ascolto!
Questa Zardins Magnetics è speciale. Ogni Zardins Magnetics è speciale.
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Sabato 21 gennaio 2023/ la coordinamenta a Viareggio!
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Al fianco di Lina Pinto/ 16 gennaio 2023
Come Rete internazionalista e anticarceraria chiamiamo alla mobilitazione internazionale in solidarietà con Lina: il giorno 16 gennaio 2023 dalle 8.30 saremo presenti fuori dal tribunale penale di Bari in Viale Saverio Dioguardi 1, dove si svolgerà l’udienza e dove faremo sentire forte il nostro grido ribelle. Chiediamo a movimenti, collettivi, associazioni e chiunque percepisca il dolore di questa ingiustizia di essere per strada o fuori alle sedi che rappresentano la malvagità dello stato italiano ognuno con le proprie pratiche di dissenso.
Solo la lotta paga. La solidarietà è un’arma, la solidarietà è una prassi, usiamola! Fuori tutte e tutti dalle galere, libertà per Lina!
di Nicoletta Poidimani
https://www.nicolettapoidimani.it/?p=2076 <https://www.nicolettapoidimani.it/?p=2076>
Lina, anziana donna proletaria cagionevole di salute, da ottobre è rinchiusa nelle carceri pugliesi. Intorno alla sua vicenda il silenzio è assordante, malgrado sia lo specchio di questa società disciplinare.
Rete Mapuche ha reso pubblica la sua storia e sta sostenendo la mobilitazione – che rilancio – per la sua liberazione.
Questo il comunicato dello scorso dicembre sulla sua incarcerazione:
Siamo amici ed amiche di Lina, una donna di 76 anni, rinchiusa da quasi due mesi in carcere (prima a Trani e da due settimane a Lecce). All’inizio ci abbiamo messo un po’ per affrontare collettivamente ed insieme al figlio, incredulità, rabbia e dolore nel pensarla rinchiusa, alla sua età e con i sui acciacchi, nel Carcere, lontana dalla sua casa, dai suoi affetti e dalle sue abitudini di donna libera e determinata nel vivere la vita in maniera semplice e genuina. Lina è una proletaria che vive insieme al figlio in uno dei tanti palazzi del quartiere Libertà di Bari.
Spesso a Bari le discussioni sono animate e non si sa mai come possono andare a finire; a causa di una di queste discussioni Lina finisce ai domiciliari a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria causato da una presunta lite condominiale e dopo alcuni giorni viene portata nel carcere di Trani in quanto considerata “evasa” dai domiciliari che le avevano imposto. L’avvocato non viene avvisato ed il figlio scopre che la madre è stata portata via dai carabinieri dagli abitanti del quartiere.
Lina è stata portata nella discarica sociale del paese Italia; è stata rinchiusa nel carcere femminile di Lecce perché lo stato, i servizi sociali, il welfare, la cura e il sostegno che tutti gli anziani di questo paese dovrebbero avere è loro negato, soprattutto se si è poveri, se si vive in un quartiere proletario e se non si dispone del denaro per poter affrontare al meglio i guai della vita.
Lina è una donna anziana, con diverse patologie e con i segni di un’intera vita passata ad affrontare problemi e difficoltà e la detenzione sta aggravando le sue condizioni fisiche e psicoligiche così come confermato dall’avvocato che l’ha vista ieri (lunedì 5 dicembre) durante la prima udienza del processo a suo carico.
Quello che sappiamo e che vogliamo è che Lina sia liberata immediatamente e sia individuata una soluzione alternativa alla detenzione in carcere perché è indegno per un paese che si considera moderno e democratico che una donna della sua età e con i sui problemi sia costretta a vivere ancora un minuto in più tra le mura di un carcere.
Le amiche e gli amici di Lina Continua a leggere
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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 5 gennaio 2023
Zardins Magnetics di giovedì 5 gennaio 2023
Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.
Gli argomenti:
-Il palingenetico Cospito non deve morire. Aggiornamenti, rassegna stampa e
prossime iniziative a fianco di Alfredo in lotta contro ergastolo ostativo
e 41 bis
Ascolta la diretta:
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In replica il venerdì alle ore 17.00 su RadiAzione, emittente web di Padova
con:
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Zardins Magnetics va in onda a cura dell’Assemblea permanente contro il
carcere e la repressione del Friuli e Trieste
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Buon ascolto!
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Buon 2023 di lotta a tutt*!!!!!!!
Buon 2023 di lotta a tutt*!!!
Presidio di ieri sera Roma contro il 41bis e l’ergastolo ostativo!!!!!
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Milano 29 dicembre 2022/manifestazione contro il 41bis e l’ergastolo ostativo
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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 29 dicembre 2022
Zardins Magnetics di giovedì 29 dicembre 2022
Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.
Gli argomenti:
-Ancora e sempre a fianco di Alfredo!
-Aggiornamenti, comunicati, iniziative e azioni a sostegno del compagno
anarchico in sciopero della fame dal 20 ottobre contro 41 bis ed ergastolo
ostativo
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41bis/intervista a Silvia Baraldini su Radio Onda D’urto
41BIS: RILANCIARE LA NECESSITA’ DI LIBERARSI DAL CARCERE. INTERVISTA A SILVIA BARALDINI
“Con Silvia Baraldini, già prigioniera politica in un carcere speciale statunitense e poi estradata in Italia dopo una lunga battaglia, passata anche attraverso una grande campagna internazionale di solidarietà, l’Osservatorio – che cura su Radio Onda d’Urto la trasmissione bisettimanale “Se non li conoscete…” (ogni primo e terzo mercoledì del mese, alle ore 20)ha ripercorso la genesi dell’istituzione del 41bis (dentro la cosiddetta legge Gozzini), la sua applicazione, in particolare per i reati di mafia, ma anche la sua perversione per quanto riguarda la privazione di diritti elementari nelle carceri italiane.
Lo sguardo viene anche posto sul pianeta carcere, da tempo lontano dalle agende della politica istituzionale.
La riflessione viene posta anche in considerazione che sempre più vi è la necessità di rimettere in moto quel movimento che rivendichi la necessità di liberarsi dal carcere.
Carlo Gianuzzi, assieme a Beppe Ricca, dialogano con Silvia Baraldini in quest’intervista”
ascolta qui
Roma, 23 dicembre 2022
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31 dicembre 2022 alle ore 16!
31 dicembre 2022 ore 16 Manifestazione alla DNAA, direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, appuntamento a vicolo della Moretta.
ABOLIRE IL 41BIS, ABOLIRE L’ERGASTOLO OSTATIVO!
FUORI ALFREDO DAL 41BIS
LIBERTA’ PER TUTT* I PRIGIONIER*
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31 dicembre per Alfredo!
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23 dicembre per Alfredo!
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17 dicembre 2022/Pix Nix libero e autogestito
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Podcast della presentazione a Verona del 18 dicembre 2022
Podcast dell’iniziativa a Verona del 18 dicembre 2022
I Nomi delle Cose, lo spazio di riflessione della Coordinamenta femminista e lesbica
Pubblichiamo la registrazione della presentazione del 18 dicembre a Verona del nostro libro <Femminismo: paradigma della Violenza/ Non Violenza>
clicca qui
Un incontro denso di contenuti quanto mai attuali, di domande e di ricerca di soluzioni quanto mai impellenti. Le compagne che ci hanno invitate hanno terminato la presentazione con la lettura del monologo su Ulrike Meinhof che si trova nel libro a pag, 165 e che potete rileggere e riascoltare qui e lo hanno dedicato ad Alfredo Cospito detenuto in regime di 41bis che sta portando avanti lo sciopero della fame ad oltranza contro il 41bis e l’ergastolo ostativo e a tutte le prigioniere e i prigionieri che stanno subendo nelle carceri di questo Stato la tortura del carcere duro.
“Io, Ulrike, grido”
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