
25 novembre 2017
Independéncia y socialismo!
Podcast dell’iniziativa “Le militanti del Black Panther Party” 10/11/2017
Ciclo “Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza”
Sezione Storia e Memoria
“La memoria del movimento femminista non edifica monumenti a sua gloria, ma ha un carattere decisamente creativo, vive nella dialettica e nella dialettica si alimenta e si espande. Non teme la pluralità dei linguaggi, nè il loro proliferare, bensì la loro assenza e la lettura e l’interpretazione che le missionarie del verbo borghese fanno, riducendo tutto nell’alveo di questa società e della sua conservazione, producendo in questo modo un’esclusione a priori, condannando all’oblio tutti quegli aspetti dell’esperienza storica e sociale del femminismo che erano legati ad un’ipotesi di superamento della società patriarcale e borghese. Per questo è necessario conquistare una memoria autonoma e collettiva della trasgressione femminista…Il femminismo non può abbandonare mai la lotta di liberazione che è possibilità di comunicare, di dare voce a tutte le lotte del presente come del passato e alle loro ragioni…è portare fuori ogni lotta dall’ambito riduttivamente femminile, è vanificare così tutti i tentativi di ghettizzazione, è smascheramento dei codici linguistici del potere che costituiscono la rete essenziale del controllo sociale…” Memoria collettiva, Memoria femminista” coordinamenta femminista e lesbica/ 2012
Questa la registrazione dell’iniziativa del 10/11/2017
“Le militanti del Black Panther Party” con Silvia Baraldini
clicca qui

Acidità di Stomaco N°3
La rubrica settimanale di Noemi Fuscà ogni domenica!L’ironia è una grande arma che vi aiuterà a far passare quell’acidità che prende allo stomaco quando vi sentite sommerse da notizie stupide, pericolose, irritanti, strumentali, false, tendenziose…
Memorie distorte

The gulag is the new foibe. Come con i bambini quando non ti piace una cosa batti piedi buttati a terra e urla: E allora loro! OH
Pubblicità progresso

Beh certo la coca cola strumentalizza il diritto di guidare delle donne saudite ed è scandalo, ma se missoni vende il pink hat invece lo fa per le donne. Eddai sù, mo’ pure il capitalismo è ipocrita con se stesso? Non ci sono più le pubblicità di una volta.
Revival anni ’90
Ahahahha ma quanto fa ridere che Prodi dice che l’Italia è una tragedia per l’ennessima discesa in campo di Berlusconi e per le varie alleanze del centrosinistra. È come stare ad un evento sul trash anni ’90.
Eduscopio

Questo è il nome del mezzo di controllo della Fondazione Agnelli sul rapporto tra chi sfonda nel mondo del lavoro e le scuole. Beh per fortuna che proprio chi lavora per gli Agnelli ci dice che dipende dal background delle famiglie, non riescono nemmeno a dire che si tratta di classe! Continua a leggere
Grazie a tutte e a tutti!
Grazie a tutte e a tutti quelle/i che sono state/i con noi ieri!
Prestissimo pubblicheremo la registrazione dell’iniziativa e i materiali di riferimento.
https://youtu.be/4P0hG3sD0-E
POESIE DEL BLACK POWER #3

Sonia Sanchez
POESIA (Per quelli delle scuole medie, 1966-67)
guarda me che frequento la scuola
media
sono nera
bella, ho un uomo
che guarda il mio
viso e sorride.
sul mio viso
ci sono neri guerrieri
che cavalcano nelle navi
della schiavitù;
nel mio viso
c’è malcolm
che sputa i suoi semi di metallo
su una terra di pecore;
sul mio viso
ci sono occhi giovani
che respirano tra nere croste.
Guardaci
noi delle scuole medie
siamo neri
belli e la nostra negrità
intona un canto
mentre va errando l’america
stolida con le sue viscere acquose. Continua a leggere
POESIA DEL BLACK POWER #2
Barbara Gibson
VEGLIA DI PREGHIERA AL COMITATO SCOLASTICO PER DOMANDARE L’INTEGRAZIONE
I
Sulla nostra veglia di preghiera piovve
ma non sfu rimandata. Le Sorelle e i Padri
coprirorono le nere vesti con grandi quadrati di plastica
Giulia scosse i capelli bagnati tutta contenta
e Peggy scalpitò dentro i suoi stivali.
I ragazzini di San Bonifacio cantarono
battendo il piede e schioccando le dita.
Padre Neuberger lesse il 13° Corinzi
per la ripresa della TV, ma non era caritas
che io sentivo sotto la pioggia, bensì eros, eros. Continua a leggere
POESIA DEL BLACK POWER #1
Sonia Sanchez
LA SOLUZIONE FINALE – PARLANO I CAPI
america.
terra di lì
bertà
paese d’immigrati
bianchi
e schiavi
negri, non c’è
qui nessun grosso problema. Continua a leggere
7 novembre 2017
7 novembre 1917/ E non è finita qui!

La Parentesi di Elisabetta dell’8/11/2017
“Ritorno a casa”

Se è doveroso studiare il destino degli ebrei europei a livello locale, regionale e nazionale, sotto la pressione e la persecuzione nazista nei diversi campi di concentramento e di sterminio è altrettanto necessario raccontare delle altre vittime, prigionieri di guerra slavi, zingari, malati mentali, omosessuali perché ci si renda conto che la politica antisemita fa parte di una politica di dimensioni ben più ampie e naturalmente raccontare l’atteggiamento delle popolazioni “legittime”, vale a dire la così detta “gente normale”. Questo perché tutto ciò faceva parte del progetto nazista di rimodellamento razziale del continente, inseparabile dalla volontà di trasformazione economica, sociale e demografica.
La popolazione divenne una variabile in cui i dirigenti nazisti intendevano intervenire trapiantando, sterilizzando, sterminando tutto quanto fosse considerato necessario per garantire ad un popolo “superiore” il “suo spazio vitale” ed un livello di vita ottimale.
Il genocidio non è il frutto avvelenato di un gruppo di fanatici, ma è stato concepito ed è stato possibile realizzarlo con il concorso di tante figure, economisti, sociologi, geografi, demografi, urbanisti, biologi, medici…tutta una pletora di segmenti sociali che popolavano i livelli intermedi dell’apparato compresi i lavoratori e la gente che viveva intorno ai campi e al loro servizio la cui partecipazione al programma nazista mette in evidenza fino a che punto fu il risultato di contributi diversi spesso parcellizzati che non solo si sono sommati fra loro, ma si sono amalgamati e sono stati portati a sintesi.
Per combattere la sovrappopolazione sostenevano una ristrutturazione economica e sociale che implicava l’eliminazione degli ebrei e lo spostamento in città della popolazione agricola sotto utilizzata, aspetti che sono di attualità perché nelle guerre neocoloniali è sottinteso non tanto velatamente che nel mondo siamo troppi e che l’eliminazione di parte della popolazione non deve essere letta negativamente ma va incontro all’esigenza di avere meno bocche da sfamare. Così come l’immigrazione verso le metropoli serve a creare manodopera a basso costo facilmente ricattabile e fonte di pressione per i lavoratori tutti.
La persecuzione degli ebrei, degli slavi, dei nomadi è stata a suo tempo inserita in un discorso di ristrutturazione sociale che la rendeva più accettabile come del resto oggi si fa con la promozione del nuovo modello sociale che è imperniato su una lettura a monadi delle scelte che di volta in volta vengono fatte ma fanno parte di un unico progetto e che tendono a far passare l’ideologia neoliberista che tanti punti in comune ha con quella nazista, anzi ne è una riproposizione moderna priva degli orpelli coreografici ma sostanzialmente identica e per certi versi più compiuta.
Oggi va aperto un dibattito e direi una denuncia dell’inquietante modernità del nazismo come frutto di un sistema in cui gli esseri umani sono diventati superflui. Continua a leggere
Dossier Poligono di Teulada
Il poligono militare di Teulada
Dopo il corteo del 14 ottobre, A FORAS rilancia la mobilitazione contro la Joint Stars: in uscita il dossier sul Poligono di Teulada, principale teatro di questa esercitazione.
Il file del dossier autoprodotto da A Foras sul Poligono di Teulada è scaricabile da qui:
Acidità di Stomaco N°2
La rubrica settimanale di Noemi Fuscà ogni domenica!L’ironia è una grande arma che vi aiuterà a far passare quell’acidità che prende allo stomaco quando vi sentite sommerse da notizie stupide, pericolose, irritanti, strumentali, false, tendenziose…
Numero 2 del 05/11/2017
Intercettazioni

Ora anche la sinistra si è accorta che ‘ste intercettazioni sono un po’ invadenti. A Berlusconi però non gli potevano credere.
Nazi-social

Il sindaco di Orvieto parla di zio Adolf per i rimedi anti accattonaggio. Il problema non è lui ma gli indignati che lo hanno scritto a Repubblica.
Università in cerca d’oro

Le università italiane aprono nuove “filiali” in altre città, Bocconi a Roma, Normale a Napoli. Eccellenze nel vendere master e lauree.
Hpv e tumori

Niente scordatevi il cunnilingus perché se no al vostr* partner verrà un tumore in bocca. Che volevate pure godere?
Allarme neofascismo, titolano!!!

Addirittura lo psicologo per curarsi dall’odio. Per l’idiozia dove dobbiamo andare?
Street art

Mannaggia a ‘sti streetartist che sporcano il lavoro degli altri streetartist. La città e l’artista indignati.
Parto in casa

Dovete andare a fare queste cose CONTROLLATE E MEDICALIZZATE. Che pensavate che vi lasciassero nascere dove vi pare!!!
Sciarpe per tutt*

E’ quasi inverno. E’ quasi Natale. Regalate una sciarpa ad un albero bisognoso.













