Riceviamo dalle compagne del MIR 
Dichiarazione pubblica
Sulla “Consulta Cittadina” realizzata questo fine settimana e la proposta della Commissione Mista per la composizione dell’Organo costituente.
La scorsa domenica si è concluso il processo di consultazione cittadina promosso da Sindaci rappresentanti delle differenti forze che fanno parte del parlamento. Su questo processo, il Comitato Centrale del Movimento della Sinistra Rivoluzionaria – MIR, afferma quanto segue:
1.- Valutiamo molto positivamente che oltre il 90% dei votanti si siano espressi a favore del fatto che la composizione dell’organismo costituente sia su base di rappresentanti eletti specificamente per questo scopo e che non ci sia partecipazione dei membri del Congresso nel processo.
2.- Questi risultati dimostrano che, malgrado le forze al potere abbiano tentato di generare confusione proponendo il concetto di “Convenzione Costituente”, la cittadinanza attiva continua con chiarezza a cercare di generare un’Assemblea Costituente per i Lavoratori e i Popoli del Cile, che includa altre forze e non solo quelle che sono nel Parlamento.
3.- In questo senso, continua ad essere fondamentale dar conto del fatto che il Potere Costituente Originario risiede nella nazione, e che non può essere usurpato da un potere derivato come quello dei Deputati e delle forze che hanno firmato l’ “Accordo per la Pace Sociale e la Nuova Costituzione”, dal momento che non è nelle loro prerogative quella di generare una Nuova Costituzione, e che tale esercizio è proprio dei popoli che formano una nazione.
4.- Alla stessa maniera, è chiaro, nelle risposte ottenute questo fine settimana, che la cittadinanza sostiene fermamente che siano garantiti nella Costituzione diritti fondamentali come l’Istruzione, la Salute e la Previdenza, tra gli altri, cosa che si vede assolutamente messa a rischio dall’accordo di mantenere il quorum dei 2/3, perché basta che 1/3 si pronunci contro la garanzia di un diritto perché questo rimanga fuori dalla Costituzione.
5.- E’ importante, comprendere che la cittadinanza si aspetta che siano rispettati criteri come la parità di genere, seggi riservati ai popoli originari e che sia garantita la partecipazione di dirigenti sociali, del posti di lavoro e degli indipendenti, abbassando le soglie affinché la loro partecipazione abbia uguali opportunità rispetto a quelle che hanno i militanti dei Partiti attualmente legali e che non esistano cittadini di prima e seconda categoria al momento di redigere una nuova carta costituzionale. Continua a leggere



“Il femminismo non ha cambiato gli uomini, ma gli uomini hanno cambiato il femminismo” Mary Kate Fain, Tradfem.wordpress.com














