OPS! gli appuntamenti dei prossimi giorni
riceviamo e pubblichiamo

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OPS! È successo: una nuova occupazione in città.
Però, OPS!, è proprio una di quelle Occupazioni Piantagrane Separatiste
Femministe che magari per qualcun sarà un po’ scomoda, forse sarà
troppo, forse sarà oltre.. Ma vabbè, pazienza.
Quel che ci interessa è che questa sia un’Occupazione Per
Scappatedicasa*. Per lx Sottounponte, lx Senzatetto, lx Senzatitolo, lx
Senzadocumenti, lx Senzasperanza, lx Senzanalira.. un’Occupazione Per lx
Sognatrici*, lx Streghe*, lx Strambe*, lx Solitarie*, lx Stralunate*, lx
Sbagliatissime*, lx Spessone*, lx Spassose*… Per lx Sopravvissute*.
Per le Soggettività lesbiche trans e non binarie in lotta.
Per chi si rende Solidale con le lotte di autodeterminazione.
Per chi è Stufa* di questo mondo, per le Sorelle* di sangue e non…
Insomma, con un po’ di fortuna e tanta pazienza, vogliamo che questo
spazio sia una fucina di pratiche e saperi femministi e transfemministi.
Uno spazio in cui riconoscerci anche in base alle nostre cicatrici e ai
nostri sogni, partendo dai quali costruire autodifesa, complicità e
alleanze pericolose…
All’interno delle complesse geografie politico relazionali di questa
città, e dentro un mondo in cui non era previsto che sopravvivessimo, da
brave guastafeste continuiamo a lottare per la liberazione e
l’autodeterminazione di corpi e desideri non conformi. Solo che, da
oggi, lo faremo anche da dentro questo spazio attraversato da donne,
lesbiche persone trans e non binarie che vogliono organizzarsi insieme
per lottare contro stato e patriarcato.
Tenetevi il mondo fatto a misura di uomo cis etero bianco, noi saremo le
esplosioni rumorose e canaglie!
***
Venite a trovarci quando volete. Siamo in via Giannino Ancillotto.

✓ Una testimonianza sulla giornata di lotta del Primo Maggio a Trieste
✓ Sul poter vivere e poter morire come si è vissuti – seconda parte

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste
Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org





Coordinamento No Green Pass Trieste
https://nogreenpasstrieste.org/2022/05/01/comunicato-stampa-1-maggio-2022/
Oggi siamo scesi in Campo San Giacomo a Trieste per la manifestazione del primo maggio.
Siamo le lavoratrici ed i lavoratori contro il green pass, i ricatti e le discriminazioni sul lavoro, e, come tali, ci siamo posizionati nel corteo con uno striscione, formando di fatto lo spezzone più numeroso. È però intervenuto subito Michele Piga, segretario CGIL, intimandoci di andarcene.
A quel punto siamo partiti attendendo poco più avanti, ma i sindacati confederali, pur di non seguire i lavoratori, si sono fermati ed hanno richiesto alla polizia di bloccarci deviando di fatto il percorso del corteo.
Hanno quindi sfilato davanti a noi, scortati dalla polizia, mentre venivamo caricati. In una di queste cariche, quella per far passare anche la seconda Ape Car della CGIL, un uomo anziano è stato buttato a terra e travolto, così come altre persone.
Ci siamo così trovati alla testa di un secondo spezzone, composto anche dai sindacati di base e molto più partecipato rispetto a quello dei sindacati confederali.
Arrivati in piazza Unità abbiamo trovato una nuova polizia: uomini della CGIL che con bandiere in mano ci impedivano di avvicinarci al palco, mentre, da lì, pretendevano di parlare in nostro nome.
Ci rendiamo conto che oggi a Trieste abbiamo dato l’opportunità al sindacalismo confederale di mostrare la sua vera faccia. Quella di una forza politica talmente distante dai lavoratori e dai propri iscritti da concordare con la polizia cariche e blocchi, pur di non fare sentire la loro voce.
Prendiamo le distanze dalle ricostruzioni e dai video opportunamente tagliati, che vogliono ridisegnare quanto accaduto oggi come l’infiltrazione di qualche “no vax” violento ad un corteo pacifico.
Oggi, semplicemente, la farsa ipocrita del sindacalismo confederale non ha potuto compiersi a Trieste. È bastata la presenza di lavoratrici e lavoratori solidali per rovinarla, persone la cui determinazione è cresciuta proprio dall’unione per difendersi autonomamente dalle vessazioni del governo Draghi.
Ciò che è stato seminato nell’autunno caldo triestino ha dato oggi uno dei suoi germogli.
Coordinamento No Green Pass Trieste
https://nogreenpasstrieste.org/2022/05/01/comunicato-stampa-1-maggio-2022/
Oggi, 1 maggio 2022, un giorno in cui si dovrebbe lottare per una vita degna di essere vissuta, un giorno in cui non dovrebbe lavorare nessun* e di cui da troppi anni si è perso il valore anche solo simbolico, oggi, a Fidenza, in provincia di Parma, tre operai sono rimasti gravemente ustionati in seguito all’esplosione per una perdita di metano nell’azienda in cui lavoravano. Sì, perché lavoravano. E insieme a loro tantissime e tantissimi altri, supermercati aperti, negozi pure, trasporti che funzionano, fabbriche anche…è inutile fare manifestazioni e altisonanti discorsi…Il sindaco, Andrea Massari, ha avuto la faccia tosta di pubblicare un post su facebook dicendo che fortunatamente nessuno degli operai è in pericolo di vita e dedicando loro un grande abbraccio. Si, una gran faccia tosta perché oggi a Fidenza si è chiuso il cerchio. Il consiglio comunale di Fidenza è proprio quello che ha varato recentemente la patente a punti del buon cittadino per poter ottenere e mantenere una casa popolare. Leggete qui per rinfrescarvi la memoria.
Il neoliberismo porta continuamente a sintesi sfruttamento, controllo sociale, asservimento, sorveglianza, narrazione pandemica e narrazione di guerra, ma spinge perché noi percepiamo i fatti, gli avvenimenti, le situazioni, gli accadimenti come diversi, occasionali, disgiunti. Ma noi sappiamo che sono aspetti di un unico progetto e come tali li dobbiamo combattere.


Partecipiamo tutti e tutte Insieme al corteo del Primo Maggio giorno di lesta e di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori.
Portiamo nel corteo la nostra voce, quella di chi ha subito il ricatto del Green Pass e dell’obbligo vaccinale. La voce inascoltata di chi In questi mesi ha perso il 1avoro. di chi è stato sospeso. di chi ha dovuto pagare per lavorare, di chi non ha potuto scegliere, di chi rifiuta le discriminazioni.
Portiamo nel corteo la nostra forza quella che cl ha permesso di resistere, quella che ci ha uniti in questi mesi, la forza che cl ha permesso di lottare ed autorganizzarci quando siamo stati schiacciati da un governo autoritario con la complicità del sindacati confederali.
Portiamo net corteo la nostra rabbia verso uno stato che ci ha trattati come bambini da educare. come nemici da colpire, con il fango mediatico e la repressione. uno stato che ha messo davanti le esigenze di confindustria a quelle del cittadini. uno stato che taglia fondi e maltratta la scuoia e la sanità per finanziare la guerra e le industrie delle armi.
Abbiamo già pagato abbastanza, non accetteremo più r1catti, non accetteremo il carovita, non accetteremo altri attacchi ai nostri diritti.
Quest’anno Il Primo Maggio è la nostra Festa!
Coordinamento no green pass Trieste
✓ Alcune riflessioni sulle proposte di legge sull’affettività in carcere
✓ Femminismo e/è liberazione
✓ Letture contro la guerra, contro la pace sociale, contro lo Stato
✓ La proiezione a Udine del documentario “se ho vinto se ho perso” sul
gruppo HC dei Kina

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste
Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org
Non più di un mese e mezzo fa scrivevo, a proposito dei neonazisti ucraini, «è bene essere consapevoli che tra un po’ avremo a che fare con costoro e con i loro sodali da tutta Europa, armati fino ai denti dai governi occidentali».
Non serviva la sfera di cristallo ma solo un po’ di lucidità politica per prevedere ciò che si sta puntualmente realizzando: il moltiplicarsi, in Italia, di azioni intimidatorie e aggressioni di neonazi ucraini nei confronti tanto di donne (soprattutto) e uomini di nazionalità russa quanto nei confronti degli/delle antifascisti/e, come è avvenuto l’altro giorno a Bologna.
E non è che l’inizio.
Non c’è bisogno di essere Cassandra per immaginare quello che accadrà a breve visto, tra l’altro, che i neonazi ucraini presenti in Italia hanno da alcune settimane iniziato una mappatura di nomi e abitazioni di chi ritengono essere loro nemico.
Vi invito ad una visita – almeno virtuale – a Sant’Anna di Stazzema, per non dimenticare.
Nell’immagine sotto, la lapide che a Sant’Anna ricorda le molte vittime di una delle più efferate stragi naziste in Italia. Qui i nomi e l’età di ciascuna/o di loro.
