Cassandra?

Cassandra?

Non più di un mese e mezzo fa scrivevo, a proposito dei neonazisti ucraini, «è bene essere consapevoli che tra un po’ avremo a che fare con costoro e con i loro sodali da tutta Europa, armati fino ai denti dai governi occidentali».

Non serviva la sfera di cristallo ma solo un po’ di lucidità politica per prevedere ciò che si sta puntualmente realizzando: il moltiplicarsi, in Italia, di azioni intimidatorie e aggressioni di neonazi ucraini nei confronti tanto di donne (soprattutto) e uomini di nazionalità russa quanto nei confronti degli/delle antifascisti/e, come è avvenuto l’altro giorno a Bologna.
E non è che l’inizio.

Non c’è bisogno di essere Cassandra per immaginare quello che accadrà a breve visto, tra l’altro, che i neonazi ucraini presenti in Italia hanno da alcune settimane iniziato una mappatura di nomi e abitazioni di chi ritengono essere loro nemico.

Vi invito ad una visita – almeno virtuale – a Sant’Anna di Stazzema, per non dimenticare.

Nell’immagine sotto, la lapide che a Sant’Anna ricorda le molte vittime di una delle più efferate stragi naziste in Italia. Qui i nomi e l’età di ciascuna/o di loro.

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