Le trasmissioni de “I Nomi delle Cose” riprenderanno mercoledì 13 gennaio!

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12 dicembre a Ponte Galeria

12 dicembre a ponte galeria

È da tempo che con continuità e con cadenza mensile andiamo a portare solidarietà sotto le mura del CIE di Ponte Galeria. Le lotte contro i CIE e contro le espulsioni sono oggi più che mai importanti, perché si muovono su un terreno sensibile, quello delle frontiere. Quelle frontiere che sono teatro di lotta e di scontri ormai in tutto il mondo. Quando andiamo sotto quelle mura comunichiamo con dentro, cerchiamo di stabilire dei rapporti concreti e diretti, portiamo solidarietà a chi lotta e a chi si ribella…

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Ricordare le stragi di ieri fermare le guerre di oggi

12 dicembre a milano

Sabato 12 dicembre 15:30 Porta Venezia /Corteo cittadino antifascista e antirazzista/

Ricordare le stragi di ieri, fermare le guerre di oggi

Il 12 dicembre 1969, una bomba scoppiava in Piazza Fontana. Una bomba, che facendo 17 morti e decine di feriti unita alla morte dell’Anarchico Giuseppe Pinelli assassinato tre giorni dopo nella questura di Milano, inaugurava la “Strategia della Tensione”, ovvero la costruzione sistematica di paura volta a criminalizzare i movimenti sociali e le richieste di diritti e libertà che in quegli anni riempivano le strade. Continua a leggere

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13 dicembre Complecagna

13 dicembre cagne sciolte

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Val Susa, una giornata da ricordare

Val Susa, una giornata da ricordare 

http://www.contropiano.org/notizie/item/34203-val-susa-una-giornata-da-ricordare8-12 notav

Ventimila Notav hanno riempito oggi (ieri, ndr) la Val di Susa, marciando per le strade che portano da Susa a Venus per celebrare il decennale della “immacolata ribellione”, il giorno della liberazione di Venaus. L’8 dicembre 2005 un enorme corteo si riprese i terreni di Venaus che avrebbero dovuto essere la sede del cantiere tav (poi trasferito a Chiomonte), che erano stati sgomberati nel sangue con un blitz delle forze dell’ordine nella notte fra il 5 e il 6 dicembre.

Oggi in tanti e tante proveniente dalla Valle e dal resto d’Italia hanno ricordato quella bella giornata di lotta, passando per alcuni luoghi particolarmente significativi di allora, come il bivio dei passeggeri, dove la polizia tentò inutilmente di bloccare a suon di cariche l’avanzata del corteo verso Venaus.

A fronte di un autunno che in Italia non è stato particolarmente “caldo”, la manifestazione di oggi conferma il movimento No Tav riesca ancora, dopo 25 duri anni di lotta, a portare in piazza migliaia di persone per difendere la Val Susa da quest’opera inutile e distruttiva. Come ha ricordato la militante No Tav Nicoletta Dosio nel suo intervento al forum della Piattaforma Sociale Eurostop, in questo anche l’Unione Europea ha giocato un ruolo devastante, evidenziato dalla recente sentenza di condanna del Tav emessa del Tribunale Permanente dei Popoli (un tribunale internazionale d’opinione, fondato nel 1979 dall’ex partigiano Lelio Basso): da un lato c’è stata l’assoluta mancanza di risposte concrete alle numerose denunce presentate dalla popolazione, dall’altro il cofinanziamento dell’opera.

La composizione del corteo di oggi, che ha visto partecipare non solo attivisti sociali da tutta Italia ma anche famiglie, anziani e giovanissimi, conferma il carattere popolare e trasversale delle rivendicazioni dei No Tav e il ruolo della lotta in Val Susa, che ha saputo andare molto aldilà del rischio di chiudersi in un tipico atteggiamento di rifiuto in stile “not in my backyard” (non nel mio cortile di casa). Inutile l’ingente schieramento di forze dell’ordine al casello autostradale dell’autostrada Torino-Bardonecchia, che ha fermato moltissime macchine di compagni e provveduto a lunghi e noiosi controlli.

Durante il corteo c’è stato un momento anche per ricordare quei compagni e quelle compagne a cui non è stato possibile partecipare a questa giornata di festa a causa delle misure restrittive che li hanno colpiti per la loro partecipazione alla lotta contro il Tav. Da anni la Procura di Torino conduce una campagna di criminalizzazione del movimento, basandosi su un impianto accusatorio ai limiti della fantasia, che è sfociato nell’accusa di terrorismo ad alcuni No Tav per un compressore bruciato (accusa che in primo grado non è stata accolta) e in decine di altri processi. Da anni la Valle è pesantemente militarizzata (come hanno dimostrato anche i controlli di oggi) e vive in uno stato di occupazione. Da anni vengono spesi milioni di euro per un’opera dannosa e inutile, nonostante da anni le élite europee ci impongano misure di austerità per cui si tagliano il welfare e i diritti delle popolazioni. Opporsi a quest’opera è necessario ed è necessario mettere in rete le mobilitazioni che si stanno moltiplicando per opporsi al presente stato di cose. Questo 8 dicembre 2015 è un buon punto di partenza.

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Nel giorno di inizio del Giubileo straordinario occupati due palazzi di proprietà della chiesa

Nel giorno di inizio del Giubileo straordinario circa 150 famiglie hanno occupato insieme ai Movimenti per il diritto all’abitare due palazzi di proprietà della chiesa in Via Prenestina 1381. Mentre si apre la porta santa del Giubileo, l’ennesimo grande evento che dietro gli slogan del papa sui poveri e la misercordia inaugura un periodo dove in una Roma commissariata saranno vietati gli scioperi, in nome della sicurezza vengono rastrellate occupazioni e centri di accoglienza in cerca dei “terroristi”, vengono vietati cortei e manifeatazioni pubbliche la città di sotto ha deciso di aprire le porte del diritto all’abitare! ‪#‎stopsfratti‬ ‪#‎CasaxTuttioccupazioni 1

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Il Virgilio occupato resiste!

Il Virgilio occupato resiste!Il Virgilio occupato resiste!  la corrispondenza di una studentessa su Radio Onda rossa    

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Corteo studentesco venerdì 11 ore 9.00 dalla Piramide!!!                          

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Né giubileo né misericordia!

giubileo disturba2col copiaL’apertura delle porte ormai è alle porte! Udite udite è arrivato il Giubileo!

Con l’avvento del Giubileo siamo pervas* dal giubilo nel vedere con quanta abilità stato e chiesa ancora una volta stanno cercando di nascondere la polvere di ciò che chiamano degrado e le contraddizioni di questa città sotto al tappeto luccicante della città vetrina.

La novità è che la polvere che vogliono nascondere è talmente tanta che non c’entra più sotto al tappeto!

Ma non può rimanere nel silenzio ciò che è diventata in realtà la quotidianità: retate nei quartieri e nelle occupazioni abitative ,identificazione ed espulsione di migranti, sgomberi e distacchi agli spazi sociali, strade pattugliate da migliaia di sbirri e militari, potenziamento dei sistemi di sorveglianza. Non ci sorprende né ci è nuovo l’uso di questi strumenti repressivi, ma ora sono normalizzati e tollerati a causa dell’avvento del giubileo e dell’uso pervasivo della retorica sul terrorismo. E abbiamo la chiara percezione che ciò sarà il ‘’ricordino’’ che ci lascerà il giubileo.

Ma purtroppo l’anno santo non è solo questo…come se non fosse abbastanza! Il pellegrinaggio verso la città santa vedrà in prima linea i paladini della sacra famiglia, che sventolano le bandiere dei loro discorsi sessisti e omo/lesbo/transfobici, che vorrebbero ridurre la nostra favolosità a delle categorie che ci stanno strette: uomo o donna, normale o contro natura, santa o puttana, peccatrice o pentita. Vorrebbero risparmiare ai pellegrini lo spettacolo della nostra impresentabilità, attaccandoci quotidianamente, con lo scopo di farci rimanere a casa.

Noi invece saremo nelle strade, facendo brillare la città con la luccicante polvere dei nostri corpi e delle nostre molteplici identità: “Sarà il nostro degrado che vi seppellirà!!!” Contrapponiamo al vostro pentimento e senso di colpa il nostro giubilo, alla vostra tristezza e richiesta di redenzione la nostra ricerca del piacere e di relazioni non normate.

Abbiamo scelto di inaugurare il nostro anno di giubilo il 19 dicembre riprendendoci una piazza, che sarà uno dei luoghi di maggior attraversamento dei pellegrini, facendola vivere con un cabaret e un assedio sonoro, che riverserà nelle strade tutta la nostra favolosità incontenibile!!!

Ma è solo l’inizio…verso una primavera che porterà in strada il risveglio dei nostri sensi e desideri…comunque mai sopiti!

Sabato 19 dicembre ore 15.30 Piazza dell’Esquilino

Né giubileo né misericordia!

https://fuckjubilee.noblogs.org/19-dicembre_il-giubileo-ci-disturba-disturbiamo-il-giubileo

Fuckjubilee.noblogs.org

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Pacchetto di Natale

di Alessandra Daniele

Pacchetto-SicurezzaEbenezer Scrooge fu svegliato di colpo da un rumore secco e violento di legno spezzato. Aprí gli occhi, e si trovò di fronte una sinistra figura senza volto. Si chinò a raccogliere una delle scarpe accanto al letto, e gliela tirò contro, dicendo:
– Basta con questa stronzata! Tutti gli anni la notte di Natale qualcuno di voi viene a rompermi i coglioni per cercare di farmi entrare nello spirito natalizio. Per tutto il resto dell’anno non ve ne frega un cazzo che io sia uno sfruttatore, anzi mi chiamate “valido rappresentante della piccola e media impresa”, solo a Natale vi coglie questa fregola di provare a redimermi, e venite a raccontarmi che morirò triste e solo, se non mi sbrigherò a comprarmi una badante ucraina. Ma andate affanculo e lasciatemi dormire, fantasmi di merda!
La figura in nero si tolse il casco.
– Quali fantasmi? Noi siamo dell’Antiterrorismo. Ci è stato segnalato che ti rifiuti di festeggiare il Natale, baluardo della Civiltà Occidentale e pilastro dell’Identità Nazionale. Quindi siamo venuti a controllare i tuoi documenti, il tuo appartamento, e la tua cronologia Internet.
Attraverso la porta scardinata un gruppo di agenti entrò nella stanza.
– Dobbiamo perquisire tutto in cerca di armi da fuoco, chimiche, e batteriologiche.
Due degli agenti sollevarono il letto di Scrooge, ribaltandolo. Scrooge rotolò sul pavimento.
L’agente gli puntò ill manganello contro.
– Dov’è il presepe?
Scrooge si alzò da terra, sistemandosi il pigiama.
– Quale presepe?
– Non ti piace il presepe? Preferisci la Sharia?
– Non c’è una terza opzione?
– Una via di mezzo? Vuoi fare il presepe islamico? Vuoi mettere il velo alla Madonna?
– La Madonna ce l’ha già il velo.
– Vuoi fare il presepe senza maiali?
– Non ci sono i maiali nel presepe.
– Certo che ci sono, c’è il maiale, c’è la mucca, c’è il cavallo…
– Quella è la Vecchia Fattoria.
– Cerchi di fare lo spiritoso? Fai una battuta sull’ISIS se hai coraggio.
– Per far ridere lei?
– Non hai il presepe – tagliò corto l’agente – c’è l’arresto immediato per apologia di terrorismo.
– Da dove spunta questa legge?
– Stava nel Pacchetto Sicurezza del governo. Non guardi i talk show?
– È obbligatorio pure questo?
– Sì, quelli antiterrorismo, e senza cambiare canale durante la pubblicità perché sarebbe vilipendio delle vittime.
– Cosa c’entra?
– Che fai, protesti? E non ti vergogni, in questo momento così difficile per la Civiltà Occidentale, unica garanzia di Democrazia e Libertà?
Gli altri agenti continuavano a perquisire, buttando all’aria mobili e suppellettili in giro per la stanza.
– Ci sono le aggravanti per resistenza all’arresto – l’agente afferrò Scrooge, ammanettandolo.
– Non potete arrestarmi, sono un valido rappresentante della piccola e media impresa!
– Stronzate, sappiamo che la tua ditta è fallita, altrimenti non saremmo qui.
– È colpa della crisi.
– La crisi è finita – scandì imperioso l’agente – i consumi devono ripartire, a costo di prenderli a calci in culo. Per te c’è il rimpatrio in Siria.
– Ma io sono nato qui.
– Sticazzi, ti spediamo in Siria lo stesso.
Scrooge cercò di divincolarsi.
L’agente lo strattonò con violenza. Lo spinse davanti alla finestra.
– Senti, tu domani sarai in prima pagina. Come preferisci, “Sgominata cellula dormiente” o “Imprenditore suicida per debiti”?…
Scrooge chinò la testa.
– Bene – commentò l’agente, trascinandolo via – Andiamo ragazzi, qui abbiamo finito. Buon Natale a tutti quanti.

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Il Pd torna nelle piazze

Il Pd torna nelle piazze   

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NoTav! manifestazione nazionale martedì 8 dicembre

no tav 8-12

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Sopravvivere nella Turchia di Erdogan

Sopravvivere nella Turchia di Erdogan

087c3c2c8a77d5b6bd7f39dfbb7afe7ac5c1b989_1449232571 Dilan Kortak, 20 anni, è stata ammazzata ieri sera dalle forze di polizia durante l’irruzione in un appartamento di Istanbul che, secondo loro, era un ‘covo’ del PKK. Al momento non si sa ancora come sia stata ammazzata, e la polizia non ha voluto dare informazioni nemmeno ai suoi familiari. Mentre i vicini dicono di non aver sentito colpi d’arma da fuoco, il padre parla di una vera e propria esecuzione.

Altri morti e feriti ci sono stati nelle manifestazioni seguite all’omicidio di Tahir Elçi e al conseguente ennesimo coprifuoco, durante le quali la polizia ha sparato sulle persone scese in piazza – cosa che, per altro, ha fatto anche immediatamente dopo l’omicidio dell’avvocato, sparando sulla folla radunata fuori dall’ospedale.
La polizia, che ha ammazzato un ragazzino appena adolescente accusato di essere un “terrorista”, attualmente sta anche lanciando bombe contro le case di Sur.

Inoltre oggi, in 5 diverse città turche, ci sono stati arresti di giovani dell’ESP e del SGDF che erano sopravvissuti al massacro di Suruç.
In una dichiarazione, l’ESP sostiene che “Il governo dell’AKP, che cerca di coprire il massacro di Suruç e ha imposto il segreto sul caso, ora ha incarcerato quelli che non ha potuto uccidere”, e che l’operazione di oggi sia il seguito della politica che ha tolto la vita a Tahir Elçi ad Amed, a donne e bambini a Derik, Silvan e Sur, e a Dilan Kortak nella sua casa nel quartiere Sarıgazi di Istanbul.

Mentre in Turchia continuano arresti ed esecuzioni sommarie, in Germania quest’anno sono stati arrestati sei curdi impegnati politicamente in base alle “leggi antiterrorismo” promulgate all’indomani dell’11 settembre 2001. In Germania è anche stato arrestato l’australiano Ashley Dyball, accusato di “terrorismo” per aver combattuto contro ISIS nelle fila delle YPG.

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Umiliazioni e abusi polizieschi nei confronti di una giovane donna

Umiliazioni e abusi polizieschi nei confronti di una giovane donna

Dal giornale turco Today’s Zaman.

Una donna interrogata, avrebbe subito abusi alla stazione di polizia di Erzurum
Una studente universitaria di 23 anni sarebbe stata costretta a spogliarsi e sottoposta ad abusi in una stazione di polizia a Erzurum, dopo che era stata arrestata davanti al suo professore e ai compagni di classe all’università, in un’operazione contro la sezione giovanile del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), ha riferito lunedì il quotidiano Karşı.
“Mi hanno [poliziotti] fatta spogliare e hanno esaminato ogni pezzo del mio abbigliamento. È stato il momento più imbarazzante per me”, ha detto İ.Z., studente del quarto anno all’università Erzurum Ataturk, al quotidiano Karşı in un’intervista esclusiva lunedì scorso.
Ha anche detto al quotidiano che non riusciva a smettere di piangere durante il fermo e che gli agenti di polizia in uniforme hanno continuato gli abusi. “Sono letteralmente depressa. Piango da quel giorno. Sono stata seguita dalla polizia e tenuta sotto pressione per tutto il tempo”, ha aggiunto. “Loro [la polizia] avrebbero potuto prendermi a casa mia. Ma lo hanno intenzionalmente fatto nella mia scuola. Quel giorno avevo un esame e, quindi, li ho pregati di trattenermi dopo. Ma mi hanno presa davanti a tutti, senza mostrare alcun mandato di arresto”.
Torture e uccisioni extragiudiziali erano un problema grave nel sud-est a maggioranza kurda durante il culmine del conflitto tra lo Stato e il PKK nel 1990.
Nonostante le riforme giuridiche nel corso del tempo, la violenza della polizia e l’impunità per i funzionari che commettono abusi continua ancora a porre problemi.

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Podcast della Trasmissione del 2/12/2015

Questa è l’ultima puntata de “I Nomi delle Cose” del 2015, per problemi organizzativi riprenderemo le trasmissioni mercoledì 13 gennaio!

“I Nomi delle Cose” /Puntata del 2/12/2015

“La costruzione della nonnità/genere e classe”

le età della donna

Das Stufenalter der Frau , Le età della donna, Cromolitografia, fine sec. XIX

” Welfare fai da te/ la costruzione della nonnità/ genere e classeChiacchierata con Elena De Marchi /Impero e aristocrazia/La trasmissione tra generazioni/incontro con le studentesse del Liceo Virgilio occupato”

Qui il libro di Elena De Marchi e Claudia Alemani http://coordinamenta.noblogs.org/post/2015/10/09/confronto-generazionale-e-lavoro-di-cura/

L’articolo “IN SERVIZIO PERMANENTE, Welfare  fai da te e cura familiare” di Elena De Marchi si trova su  Zapruder , Storie in movimento , Numero 38, appena uscito, dal titolo “Io sto bene io sto male”.

http://storieinmovimento.org/2015/11/11/trentottesimo-numero/

De Marchi_Zap 38_Zoom

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Podcast della Parentesi del 2/12/2105

La Parentesi di Elisabetta del 2/12/2015

”Impero e aristocrazia”

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