TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA’ AD ANNA. MA NON BASTA!!

Una compagna di Firenze, per aver espresso una banale protesta per l’invasivo ed arrogante parcheggio di un Suv, è stata oggetto di una vera e propria aggressione fascista,da parte di soggetti, fra cui tre donne, che si sono effettivamante dichiarati tali.
E’ stata circondata e picchiata, nell’indifferenza generale, letteralmente trascinata in caserma dai carabinieri chiamati dagli aggressori, offesa e umiliata. Infine, le è stato “concesso” di essere portata in ospedale con l’ambulanza, dove le hanno riscontrato due costole rotte, contusioni varie e le hanno dato trenta giorni di prognosi.
Ciò che salta subito agli occhi leggendo questo raccapricciante episodio è che il fascismo di cui la compagna è stata vittima non si riduce all’aggressione vera e propria. Anna non ha trovato solo dei fascisti su un suv, ha trovato un atteggiamento fascista da parte del ristoratore a cui ha chiesto aiuto, è stata portata in caserma, luogo di culto e trasmissione del fascismo di stato, ed infine, come se non bastasse, si è ritrovata a dover giustificare le sue azioni con gli/le medici/e dell’ambulanza, i quali hanno usato nei suoi confronti un’arroganza e un disprezzo per chiunque sia considerato/a diverso/a, tipicamente fascistoide, facendole un’ulteriore violenza.
Questo episodio avviene in una società come quella neoliberista che ha fatto del sopruso sostanza di vita e lo ha elevato a valore fornendo terreno fertile per il perpetuarsi della tradizione di violenza e prevaricazione fascista.
E’ proprio per questo che come femministe riteniamo fondamentale mantenere e rafforzare la discriminante antifascista, perché chi aderisce ai valori neoliberisti è partecipe e corresponsabile di tutti i crimini che questa società induce e provoca.
Coloro che, pur autorappresentandosi come femministe, vanno a braccetto con le fasciste/i e/o con le Istituzioni in divisa, avvallandone le iniziative, usando gli opposti estremismi come strumento, non fanno altro che riproporre proprio questa mentalità fascistoide di cui è stata vittima Anna e ne sono quindi complici.
L’unico femminismo in cui crediamo è militante, autorganizzato e antifascista!
Ad Anna tutta la nostra solidarietà, vicinanza, partecipazione e affetto.
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