Postvittimismo e assertività femminista

<Postvittimismo e assertività femminista>

di Nicoletta Poidimani  in Nascere e mettere al mondo. Sguardi sociali e filosofico politici (Atti della Summer School), Università del Salento 2020

Postvittimismo e assertività femminista

   Di seguito uno stralcio:                    […]Assertività femminista
L’assertività presuppone un atteggiamento né passivo, né manipolatorio, né autoritario.
Considerata da una prospettiva femminista, l’assertività assume una connotazione pratica e politica – intendendo con “politico” l’abitare la pólis, il vivere nella pólis – andando al di là del senso meramente psicologico che le viene generalmente attribuito.
Assertività femminista significa, in primo luogo, esprimere i propri pensieri, desideri,
bisogni in modo chiaro ed efficace, evitando le giustificazioni. Il processo di indebolimento che abbiamo visto sopra spesso ci induce, come donne, a dover giustificare il perché di ogni nostro pensiero, desiderio o bisogno. Quando un uomo dice di no, non giustifica quel “no”; le donne, invece, si sentono spesso in dovere o in condizione di giustificarlo, motivarlo e stramotivarlo.
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L’alternativa nella storia/dall’11 al 28 marzo

L’alternativa nella storia/ Incontri dall’11 al 28 marzo

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Fine della storia?/Digitalizzazione e coscienza storica/ Stato e Impero/Liberalismo/ Il baricentro della storia mondiale: Est o Ovest?/ Divulgazione storica/ Genealogia del capitalismo/ Processi di Globalizzazione e soggettività storica. Fra modernità e post-modernità/ Pensare l’economia. Pensare la storia/ Progresso, cicli e decadenza/ Diritti. Genesi e crepuscolo/ Rivoluzione/Stato profondo e Burocrazia/ Futuro e cambiamento/ Socialismo/ Futuro storico/ Verità e Storia/ Memoria Storica/ Lavoro/ L’alternativa nella Storia.

“Siamo forse alla fine della Storia?” Gli eventi degli ultimi decenni sembrano suggerirci altro. Allo stesso tempo però, si avverte una certa, diffusa difficoltà a comprendere ciò che sta accadendo. Gli inni alla presunta fine delle ideologie, la rinuncia a qualsiasi caratterizzazione dei processi in corso (tutti etichettati con la dicitura sbrigativamente negativa di “post-”), la credenza comune che il momento presente duri da sempre e per sempre sia destinato a durare, costituiscono infatti altrettante manifestazioni di un ingessamento culturale reso possibile dalla rimozione della coscienza storica. Per ridare vitalità intellettuale e politica alla nostra società e diventare protagonisti di quei processi che oggi subiamo, occorre quindi risalire alle radici di questa regressione, individuando i pregiudizi ideologici che sbarrano la via del progresso. Riflettere sulla storia e pensare storicamente l’attualità si rivelano dunque gli strumenti più efficaci per prendere distanza dai limiti culturali del nostro tempo. La meta da raggiungere è la libertà di poter scegliere un futuro alternativo all’esistente.”

 Rivoluzione
 Domenica 21 marzo 2021 alle ore 11.00.
Elisabetta Teghil, Aldo Giannuli, Marco Revelli e Marcello Flores

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Opuscolo/FERMIAMO LA GUERRA

Opuscolo Antimilitaristi Campani

 

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Contro la guerra e il militarismo/sabato 27 marzo

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Fermiamo la guerra
Assemblea regionale
sabato 27 marzo 2021, alle ore 17:00

Il nuovo governo di Mario Draghi, sostenuto da larga parte delle forze politiche presenti in Parlamento, sin dall’insediamento non ha lasciato adito a dubbi sul proprio schieramento e sulle politiche che vuole mettere in campo tanto sul piano interno che su quello internazionale.

Sul piano interno, nonostante gli allarmanti numeri sulla povertà e sull’aumento delle  diseguaglianze sociali come conseguenza di una gestione dell’epidemia che ha approfondito la crisi economica già in atto, il Presidente Draghi, sin dal discorso di insediamento, ha ribadito come priorità del suo governo il sostenere le imprese e compiere le riforme (cioè altri giri di vite innanzitutto sui diritti dei lavoratori) necessarie alla crescita e al rafforzamento della competitività del sistema Italia nel mondo.

Sul piano internazionale, con entusiastiche dichiarazioni europeiste e filo-atlantiste, il Presidente ha confermato tutti gli impegni al fianco degli alleati. La recente candidatura ufficiale per il ruolo di guida dell’Italia nella missione NATO in Iraq – che comporterà un aumento delle “nostre” truppe, già oggi il secondo contingente dopo quello USA -, conferma che l’Italia, proponendosi come alleato privilegiato di USA e NATO, punta a difendere meglio il ruolo e gli interessi specifici del capitale nazionale su scala planetaria.

Per il raggiungimento di questi obiettivi il governo Draghi è ancora più determinato del precedente a dare un’altra sterzata in direzione di una maggiore centralizzazione delle decisioni per frenare i tanti interessi contrapposti e, innanzitutto, per prevenire e stroncare un’eventuale rivolta dei settori impoveriti dai lockdown e dalle misure anti-Covid.

Le nomine:

  • di un militare, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo,  come nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19
  • dell’ex capo della polizia Franco Gabrielli a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe ai Servizi segreti e alla sicurezza nazionale, con il ruolo di super commissario nella gestione dell’emergenza Covid
  • a Ministro della ‘Transizione Ecologica’ di Roberto Cingolani, Responsabile tecnologia e innovazione della “Leonardo Aerospace”, principale azienda di stato del complesso militare-industriale, nota per la produzione di armamenti e per discussi accordi commerciali con Paesi come Turchia, Emirati Arabi, Arabia Saudita ed Egitto,

evidenziano un ulteriore passo avanti nella blindatura securitaria/repressiva e del militarismo, che pervade ormai tutti gli aspetti della vita sociale.

La gestione della pandemia, descritta sin dall’inizio come uno scontro bellico, e l’utilizzo dei militari nelle corsie degli ospedali, per fare tamponi, distribuire e somministrare i vaccini, è stata usata, infatti, per valorizzare il ruolo “insostituibile e risolutivo” delle Forze Armate il cui unico scopo sarebbe servire i cittadini e la patria tanto nei confini nazionali che fuori di essi.

Questa legittimazione sta andando di pari passo con l’aumento delle risorse destinate al rafforzamento e all’ammodernamento delle Forze Armate e con il crescente impegno in favore del sistema militare-industriale. Continua a leggere

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Prenons Racine/ occupons! occupons! occupons!

OCCUPONS! OCCUPONS! OCCUPONS!

infoaut.org

Dal quattro marzo dopo l’entrata in occupazione del teatro Odeon di Parigi si sono moltiplicate le iniziative e le mobilitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici della cultura in tutto il paese. Gli occupanti del teatro hanno lanciato un’agorà giornaliera con l’intenzione di incontrare le altre lotte sociali ed inserirsi nelle dinamiche dei Gilet Jaunes.

In Francia, come in Italia, teatri e luoghi della cultura sono chiusi nuovamente da ottobre, ma la protesta non riguarda solo le chiusure e fin dall’inizio si è posta l’obbiettivo di parlare in generale a chi vive condizioni di lavoro precarie per via della pandemia e delle politiche governative. Una delle prime rivendicazioni riguarda la richiesta di ritiro della proposta di legge sulla disoccupazione. La riforma voluta da Macron peggiorerebbe gravemente le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici intermittenti (circa tre milioni in Francia) che si troverebbero a partire da luglio con un sussidio di disoccupazione molto più basso sia in entrata che per i mesi successivi.

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Sabato 13 marzo / qualche ipotesi su covid 19 e sul mondo in cui vivremo

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Coordinamenta transfemminista di Udine/sabato 13 marzo

La Coordinamenta Transfemminista di Udine promuove una manifestazione di strada

SABATO 13 MARZO alle ore 16.00 in Piazza della Libertà, angolo Via Cavour a Udine

Diffondi, coinvolgi, partecipa!

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Ascoltate stasera Zardins Magnetics/ giovedì 11 marzo 2021

Zardins Magnetics di giovedì 11 marzo 2021

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

FM 90.0 MHz https://radioondefurlane.eu/
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Gli argomenti:
– intorno all’8 marzo: compagne per l’autodeterminazione; lettera di A.; il
presidio transfemminista a Udine sabato 13 marzo
– un contributo sul processo a Milano contro gli antisionisti
– lettera dei  detenuti sulla rivolta al carcere di Varese dello scorso
gennaio
– lettera di dieci prigionieri politici greci in solidarietà a Dimitris
Koufondinas

Per contatti
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
liberetutti@autistiche.org

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Campagna a sostegno del Centro di Documentazione Palestinese

Campagna a sostegno del Centro di Documentazione Palestinese

<Una notizia che abbiamo esitato a dare e che mai avremmo voluto comunicare a chi ci ha sostenuto, ci sostiene e vorrà farlo in questo difficile momento: la chiusura della sede del Centro Documentazione Palestinese a causa di un allagamento.

Molti di voi sanno quanto sforzo ha comportato la nostra volontà di mantenere questo punto di riferimento fisico nonostante l’impossibilità di tenere iniziative e attività in presenza. Purtroppo la chiusura ci è stata imposta da un evento improvviso e a dir poco inaspettato.

Allertati lo scorso due marzo riguardo ad un importante guasto idraulico occorso nel condominio di Via Attilio Hortis, al nostro arrivo presso la sede del Centro lo sconforto è stato immenso.

Durante il resto della settimana alcuni di noi sono stati totalmente impegnati, non solo fisicamente, nel salvare il salvabile e spostarlo in una nuova e sicura sistemazione.

Siamo ancora all’opera nello stilare un inventario dei materiali irrimediabilmente danneggiati, di quelli su cui è possibile operare un restauro e di quelli scampati all’acqua ed al crollo delle controsoffittature.

Vogliamo continuare a contare, oltre che su noi stessi, anche sul sostegno di chi ha creduto e dato fiducia a questo progetto finora, contando di riaprire l’archivio e una sede fisica e aperta al pubblico in tempi più favorevoli.

È possibile inviare un contributo sia tramite bonifico bancario che tramite la pagina crowdfunding dedicata.>

Per contributi tramite bonifico:
Intestatario: Centro Documentazione Palestinese
IBAN: IT03G0200805218000105940002

Pagina Crowdfunding:
https://sostieni.link/28096

Grazie per la vostra attenzione,
Centro Documentazione Palestinese

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Io sto con Maya/ Presidio sotto il tribunale

IO STO CON MAYA/ Martedì 16 marzo ore 9.30 presidio sotto il tribunale

notav.info

Il 16 Marzo Maya dovrà comparire in tribunale per l’udienza relativa ai fatti accaduti la notte tra l’8 e il 9 Giugno 2017 (Maya, 19 anni No Tav picchiata dalla polizia) con la sola accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, trovandosi ad affrontare un processo che, in maniera molto più che paradossale, la vedrà coinvolta sia come parte lesa che come imputata.

Ricordiamo che inizialmente era stata denunciata per violenza, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e per porto d’armi (a causa di 6 chiodini da muro). È quindi evidente come il castello di accuse creato nei suoi confronti stia vacillando, rivelando il grottesco tentativo di inficiare la denuncia coraggiosamente fatta il giorno dopo il pestaggio.
Maya è una ragazza che da anni si spende nelle vie cittadine di Torino come sui sentieri della nostra Valle a fianco delle persone che rischiano di rimanere per strada a causa di uno sfratto, che non rimane indifferente davanti alle problematiche sociali e ambientali e che ha deciso di difendere questa Valle dalla devastazione che continuamente colpisce i nostri territori. Insieme abbiamo percorso i sentieri della Val Clarea e abbiamo vissuto il Presidio permanente dei Mulini che quest’estate è stato attraversato da tantissimi e tantissime giovani e continua a vivere grazie a persone come lei, che ci mettono il cuore.
Il poliziotto che le ha sferrato un pugno nell’occhio durante il fermo in commissariato dovrà invece rispondere dell’accusa di lesioni, con l’aggravante di aver commesso il fatto “con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione”. Ci teniamo a sottolineare che seppur in maniera circoscritta, è stata riconosciuta la violenza commessa dal poliziotto. Nonostante la presenza di un video delle telecamere interne della caserma di Via Tirreno che mostra in maniera lampante le violenze inferte a Maya, quest’esito non era per nulla scontato. Continua a leggere

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Le sue scarpette rosse…

Le sue scarpette rosse…

http://www.nicolettapoidimani.it/?p=1610

«Finché gli lasceremo facoltà di giudizio sul diritto a un nostro spazio l’uomo non potrà fare a meno di occuparlo, poiché non è uno spazio fisico quello di cui si parla – sebbene esista anche lo spazio fisico di cui siamo private – ma uno spazio storico, psicologico e mentale». Così scriveva Carla Lonzi in Significato dell’autocoscienza nei gruppi femministi, nel 1972.

Sono passati quasi cinquant’anni da allora ed ecco cosa ci ritroviamo oggi: uomini in scarpette rosse che pretendono di proteggerci e sedicenti femministe che, pavlovianamente, li applaudono e li incensano.
Non mi sorprende che quattro o quattrocento cretini vogliano far credere di fare qualcosa di concreto contro la violenza maschile indossando e sfoggiando scarpette à la Ratzinger (forse gliele invidiavano?); il privilegio maschile rende ciechi e stolidi, è noto… Ma ciò che mi preoccupa è il consenso femminile nei loro confronti, perché significa che troppe donne ancora non capiscono che la protezione maschile è l’altra faccia del mito delle virilità e della violenza maschile: “Mio è il potere di decidere se proteggerti o menarti, ma tu rimarrai sempre una minorata”.

Decenni di emancipazionismo, di sedicenti femministe disposte ad infangare le pratiche separatiste pur di ritagliarsi un posticino nelle istituzioni maschili o di portarsi i loro ometti in corteo il 25 novembre o, ancora, donne disposte ad utilizzare il proprio tempo per “educare” i loro compagni di area politica, anziché a rafforzare se stesse insieme ad altre, hanno dato questi risultati.
In questo quadro avvilente nessuna sembra cogliere la cosa più evidente, e cioè che il patriarcato difende e rafforza il proprio potere in modo camaleontico adattandosi e proliferando in ogni condizione economica, sociale e culturale. E per fare questo è anche disposto ad indossare scarpette rosse…

PS: Sia chiaro che, personalmente, non sopporto nemmeno le donne che scendono in piazza con le scarpette rosse o che le indossano ai funerali dell’ennesima vittima di femminicidio; ma questo perché per contrastare una violenza strutturale ci vogliono pratiche concrete e radicali e non performance o spettacolarizzazioni che nemmeno la scalfiscono.

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8 marzo 2021/ Ponte Garibaldi

Questa mattina a Roma a Ponte Garibaldi

NE’ DRAGHI NE’ PATRIARCHE, VOGLIAMO LE STREGHE!!!!!

L’appuntamento dell’8 marzo deve necessariamente essere momento di riflessione e di sintesi e costituirsi in forme di lotta diverse dai rituali in cui ci trascina il potere e dai controrituali, diventati anch’essi rituali, che il potere ci permette facendoci credere che stiamo lottando. L’egemonia culturale del sistema si esprime anche in questo, nel coinvolgerci in obiettivi e modalità che non ci interessano, che non ci appartengono e sono spesso contro di noi, nel dettare tempi, ritmi, scadenze e appuntamenti e farci credere che siano nostri.

Per questo è necessario spezzare il percorso vizioso e viziato che il patriarcato e il neoliberismo ci propongono con sistematicità, sabotare le forme di finta alterità in cui vogliono inglobare e che ci vogliono costruire addosso.

Dobbiamo affrontare questi nodi e condurre la nostra lotta attraverso l’autodeterminazione, l’autorganizzazione, l’autodifesa militante femminista, ma perché queste non rimangano parole vuote, di cui lo stesso sistema si appropria, occorre riempirle di significati precisi che costituiscano momento costruttivo rispetto al percorso della nostra liberazione e, con noi degli oppressi tutti, e allo stesso tempo momento discriminante rispetto a tutte le organizzazioni falsamente alternative, comprese quelle che si dichiarano femministe, ma che in effetti supportano neoliberismo e patriarcato e tracciare un solco invalicabile con le donne che si sono vendute al potere, le patriarche, che in cambio della promozione personale hanno venduto e continuano a vendere le donne tutte.

I concetti di legalità, di collaborazionismo, di convivenza civile, di non violenza, di delega, di meritocrazia, di “sicurezza” sono fondanti per il riconoscimento del nemico.

In questo momento così detto emergenziale vorrebbero farci credere che<siamo tutti nella stessa barca> che dobbiamo fare quadrato per salvaguardare la società.

Il potere vorrebbe trasformarci in dame di san vincenzo che si occupano del cibo caldo e delle coperte per i poveri, in samaritani/e che si occupano dei moribondi, in ragazzini/e volenterosi/e che raccolgono bottiglie di plastica, in sante donne che non si lamentano per il troppo lavoro di cura ma che chiedono solo un po’ di attenzione economica e morale, in servi obbedienti e affezionati che salvano il padrone.

Noi invece non siamo affatto buone, rifiutiamo il <lavoro di cura> e abbiamo <cura> solo di chi decidiamo noi. La cura è necessariamente odio di classe perché significa essere coscienti del male che ci viene fatto e che viene fatto a chi ci è caro/a  e prendere adeguati provvedimenti.

Vogliamo e dobbiamo recuperare la capacità di ribellarci, di rifiutare le regole imposte perché se non sono liberi tutt* non è libera nessuna!

Coordinamenta femminista e lesbica

Coordinamenta.noblogs.org/coordinamenta fb/ coordinamenta@autistiche.org

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8 marzo 2021/ l’unico colore che ci piace è quello della nostra rabbia

Riceviamo e pubblichiamo!

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8 MARZO 2021/ Compagne per l’autodeterminazione

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Ascoltate stasera Zardins Magnetics/ giovedì 4 marzo 2021

Zardins Magnetics di giovedì 4 marzo 2021

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

FM 90.0 MHz https://radioondefurlane.eu/
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Gli argomenti:
– in ricordo di Pedro;
– a un anno dalla strage di Stato nelle carceri, presentazione delle
iniziative del 6 e 8 marzo 2021;
– ai cuori ardenti – dichiarazione pubblica degli imputati per l’operazione
Renata;
– un aggiornamento su Anna Beniamino;
– approfondimento sull’attacco partigiano al campo di aviazione di
Belvedere il 12 marzo 1944

Per contatti
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
liberetutti@autistiche.org

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