Domani 15 ottobre alle ore 10 saremo insieme ad altre compagne e compagni alla manifestazione degli universitar* a piazzale Aldo Moro.


Riceviamo e pubblichiamo
Il comunicato che segue è stato scritto dal gruppo di
supporto per Jennifer, donna trans e sex worker che vive in Francia,
condannata recentemente a 5 anni per aver accoltellato l’uomo che
l’aveva stuprata.
Contiene un resoconto del suo caso e del processo, oltre che un appello
a sostenerla, diffondere la sua storia, fare donazioni e scriverle.
Massimo supporto a chi con l’autodifesa e l’attacco colpisce i propri
oppressori!!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo!





NO AL GREEN PASS/ NO ALLO STATO DI EMERGENZA/ DISERTIAMO LA GUERRA DEL CAPITALE!
Domani 9 ottobre 2021 la coordinamenta femminista e lesbica, insieme a altri compagni e compagne, sarà a piazza del Popolo dalle ore 15 a manifestare contro il Green Pass, i dispositivi emergenziali, il controllo sociale.
Questo il nostro volantino

Gli argomenti:
* Aggiornamenti e riflessioni sulle carceri e sui processi alle compagne e
ai compagni
* Letture di documenti contro il green pass, lo stato di emergenza e il
controllo sociale

Pensieri, musica e parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
Per contatti:
liberetutti@autistiche.org
di patriarcato e capitalismo nella società neoliberista.
Elisabetta Teghil
Dedicato alle compagne della coordinamenta femminista e lesbica e ai nostri dieci anni insieme.

Dicono che l’occhio umano sia fatto per guardare orizzonti lontani. Dicono. E dicono anche che se l’occhio umano guarda sempre per terra o la parete del palazzo di fronte la capacità visiva si atrofizzi notevolmente.
La lotta di classe e di genere è una guerra, lo sapevamo già, ma ora il potere lo ha dichiarato esplicitamente e usa metodi, linguaggi, sistemi e pratiche conseguenti non solo contro tutte/i quelle/i che non si adeguano subito ed esplicitamente ai suoi desiderata ma costruendo per tutti un immaginario sociale in guerra costante.
Per poter agire e rispondere adeguatamente in una guerra bisogna conoscere e analizzare la situazione sul campo ma bisogna anche capire che cosa si propone il nemico. Le linee di tendenza del suo operare. Bisogna guardare lontano.
La società è stata trasformata dalle fondamenta in pochi anni e questo processo ha subito un’accelerazione molto forte negli ultimi tempi, sia con la scusa dell’emergenza Covid-19 sia perchè il cambiamento tecnologico si attua con una velocità fino a poco tempo fa impensabile.
Ci sono alcune scelte-cardine del capitalismo neoliberista per la ristrutturazione della società che ci permettono di capire più di altre le linee di tendenza della costruzione di un sociale funzionale agli obiettivi che il potere si pone.Questi obiettivi non sono poi così nascosti, il capitalismo ha raggiunto un livello di arroganza e di onnipotenza senza pari ma ricordiamoci che per quanta immaginazione possiamo avere il capitale è già più avanti perché da molto tempo la maggior parte della sinistra di classe sembra aver perso le coordinate per analizzare il presente.
La strumentalizzazione da parte del sistema di potere della rivendicazione di diritti è già in atto da diverso tempo. Le soggettività oppresse invece di radicalizzare le lotte e porsi maniera antagonista e conflittuale si affidano allo Stato in un gioco delle parti tanto ipocrita quanto perverso perchè chi chiede diritti sa che non gli verranno mai concessi veramente, il neoliberismo ha chiuso lo spazio della contrattazione, ma verranno promossi sul campo solo quelli/e che si presteranno al collaborazionismo con lo Stato e lo Stato sa non concederà mai nulla se non quello che è funzionale al mantenimento del suo controllo e del suo potere. Questo vale in tutti i campi da quello del lavoro a quello della violenza sulle donne, a quello delle soggettività Lgbtq…facendo strame di chi continua a subire vessazioni, violenza, sfruttamento. Nelle rivendicazioni viene così ,attraverso il collaborazionismo che propaganda l’immagine di una società democratica, attenta, sensibile, civile, disinnescata ogni carica e capacità socialmente destrutturante.
La <patriarcalizzazione della società> si sta imponendo come strumento fortissimo di trasformazione dell’organizzazione sociale. Cosa intendiamo per patriarcalizzazione? Continua a leggere

Questo è uno striscione di una delle manifestazioni a Milano che continuano tutte le settimane.
Un contributo da Lecco. larrotino@inventati.
[…] II fatto che il green pass rappresenti un’odiosa forma di controllo, non solo in ambito lavorativo, è sufficiente per opporvisi con tutte le proprie forze: un certificato che limita la libertà di un individuo di spostarsi, partecipare a momenti di incontro, finanche di intessere relazioni sociali, dovrebbe preoccupare chiunque, a prescindere da quali anticorpi gli circolino nel sangue. Ugualmente preoccupante dovrebbe apparire la mole di dati che in questo modo vengono raccolti dallo stato su condizione di salute, spostamenti, frequentazioni: un ulteriore passo, perfettamente inserito nei processi di digitalizzazione delle nostre vite, che non potrà che potenziare l’occhio del grande fratello. È anche evidente che tutte le difficoltà poste dal non avere un green pass “a lunga scadenza” rappresentano di fatto un potente strumento di ricatto verso chi non vuole vaccinarsi. Ne consegue che la certificazione, in quanto quasi-obbligo di vaccinazione, costituisce un attacco diretto alla libertà di scelta di ogni individuo sul proprio corpo.[…]

Qui leggete tutto il volantino ilrovescio.info
Gli argomenti:
* “A Cesare quel che è di Cesare”: responsabilità del sistema sanitario
nelle condizioni detentive.
* Sabato 2 ottobre 2021. La solidarietà è la nostra arma. Presidio sotto il
carcere di Udine. Presidio sotto il carcere di Terni.
* Guarire dalla paura – Naturalizzare il nostro rapporto con il corpo, la
salute, la vita. Letture dall’ultimo numero della rivista Nunatak e
dall’opuscolo “È l’ora delle medicine” edizioni istrixistrix.
Pensieri, musica e parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
Per contatti:
liberetutti@autistiche.org

Riceviamo dalle compagne di Udine
