NO alla nuova ZTL!!! martedì 26 settembre a piazza dei Mirti alle 18!

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Volantino degli Studenti contro il Green di Pass di Udine per il 17 settembre a Trieste/YANKEE GO HOME!!!

Pubblichiamo il volantino degli Studenti contro il green pass di Udine per la partecipazione alla manifestazione del 17 settembre a Trieste/YANKEE GO HOME!!! Contiene un passaggio sulla superportaerei americana che abbiamo ritenuto particolarmente significativo e che mettiamo in evidenza :…Un’arma da guerra colossale (emblema della prepotenza e dell’imperialismo a stelle e strisce) del valore di 13 miliardi di dollari, denari magari estorti con le rapine imperialiste ai danni dei popoli oppressi della periferia del mondo oppure sottratti al popolo americano stesso, del quale una fetta sempre maggiore si ritrova a vivere in baracche, roulotte o peggio ancora a sopravvivere nelle strade delle grandi città.

*Contro l’imperialismo e la NATO!*

Questa domenica arriverà nel bellissimo golfo di Trieste la super portaerei a propulsione nucleare americana Gerald Ford, un mostro capace di far decollare 75 aerei da guerra e trasportare più di 4.500 militari.

Un’arma da guerra colossale (emblema della prepotenza e dell’imperialismo a stelle e strisce) del valore di 13 miliardi di dollari, denari magari estorti con le rapine imperialiste ai danni dei popoli oppressi della periferia del mondo oppure sottratti al popolo americano stesso, della quale una fetta sempre maggiore si ritrova a vivere in baracche, roulotte o peggio ancora a sopravvivere nelle strade delle grandi città.

Segnaliamo l’arrivo di questo emblema dell’oppressione nella nostra regione, onta e umiliazione per chi come noi desidera e ama la vita e la libertà. Spregio al diritto internazionale (come ci ricordano gli amici e compagni del Fronte della Primavera Triestina, che domani sfileranno in corteo per chiedere la demilitarizzazione e la neutralità della città e del “T.L.T.”), alla nostra terra e, soprattutto, agli uomini e alla loro
naturale bellezza.

Monito rivolto a tutti noi, i quali dobbiamo osservare l’intoccabile potenza dell’impero americano e temerla.
Ma noi, pur nella nostra piccolezza e impotenza, non ci stiamo e
categoricamente pubblichiamo il nostro disgusto e la nostra avversione a questa dimostrazione di forza, così come a tutto l’imperialismo occidentale.

Sosteniamo l’iniziativa del coordinamento No Green Pass e Oltre di Trieste, che domenica intende dare il suo benvenuto alla più grande macchina da guerra mai realizzata (e la quale locandina dell’evento inoltriamo in seguito).

*Contro l’imperialismo e la NATO!*

*SCGP UDINE*

(Studenti contro il green pass-Udine)

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Volantino/17 settembre a Trieste/YANKEE GO HOME!!!

Questo il volantino del Coordinamento No Green Pass e Oltre di Trieste per la manifestazione di domani

Perchè non vogliamo la portaerei statunitense Ford a Trieste?

Perchè gli Usa sono i principali responsabili della tendenza alla guerra a livello globale e sono oggi i primi fomentatori del conflitto in Ucraina, che rischia di tramutarsi in terza guerra mondiale.
Perchè siamo contrari all’allineamento del governo Meloni alle politiche belliciste degli Usa, attraverso l’invio di armi in Ucraina, anche dal porto di Trieste, che stanno alimentando in maniera indeterminata il conflitto, portando alla morte migliaia di ucraini e russi.
Perchè i costi materiali della guerra li stiamo pagando noi lavoratori, pensionati, studenti, disoccupati, con gli aumenti dei prezzi e delle bollette dovuti alla speculazione bellica e alla rottura degli scambi globali e con il taglio della spesa sociale a favore di quella militare.
Perchè trasformare il porto di Trieste in un’infrastruttura militare al servizio degli Usa, della Nato e del regime ucraino (come da dichiarazioni di esponenti del governo) viola la legge e significa esporci come obbiettivo potenziale per ritorsioni russe e noi non vogliamo essere carne da macello per gli interessi degli Usa e dei loro alleati, Stato italiano compreso.
Perchè la portaerei Ford è a propulsione nucleare e questo aggrava i rischi di un suo transito e sosta nel nostro porto. Già attualmente sul suolo italiano sono schierate decine e decine di bombe nucleari nelle basi statunitensi, anche a pochi chilometri da qui, nella base di Aviano (Pn).
Perchè il trattato di pace alla fine della seconda guerra mondiale e i suoi allegati definiscono Trieste città neutrale e demilitarizzata e vogliamo che questo status sia oggi ribadito con forza, come contributo per la pace mondiale.

DOMENICA 17 SETTEMBRE ORE 11.00 IN PIAZZA DELLA BORSA CORTEO DI MALVENUTO AI SOLDATI YANKEE DA TRIESTE AD AVIANO TORNA A CASA SOLDATO AMERICANO!

Coordinamento No Green Pass e Oltre – Trieste

e-mail: nogreenpasstrieste@riseup.net Telegram: t.me/nogreenpasstrieste con l’adesione del movimento “Insieme liberi” – Telegram: t.me/insiemeliberiufficiale

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Volantinaggi in giro per Roma!!!

CONDIVIDIAMO E ORGANIZZIAMO LA NOSTRA RABBIA

Volantinaggi in giro per Roma in vista della prossima assemblea di MARTEDÌ 26 SETTEMBRE 2023, ORE 18, PIAZZA DEI MIRTI (CENTOCELLE)

LA NUOVA ZTL A ROMA È REALTÀ

NO ALLA CITTÀ DEI RICCHI!

Il 29 agosto scorso, a Londra, è entrato in vigore il nuovo piano Ztl. L’ingresso nell’area urbana per i veicoli considerati inquinanti (benzina sotto l’euro 4 e diesel sotto l’euro 6) è concesso ormai solo dietro il pagamento di 12,5 sterline al giorno (15 euro) e vigilato dall’installazione di 2750 telecamere.

In Italia la situazione è altrettanto allarmante.

A Milano è in vigore da mesi un articolato sistema di Ztl (ispirato, secondo il sindaco Sala, proprio a quello di Londra) che impedisce ai veicoli considerati inquinanti l’accesso al 75% del territorio. In Veneto è stato approvato il sistema di tracciamento Move-in, basato sul fatto che ad ogni veicolo viene concesso di percorrere un numero limitato di chilometri all’anno a seconda della categoria inquinante a cui appartiene. Tramite scatola nera per la geolocalizzazione, il Move-in controllerà la strada percorsa e comminerà efficientemente le multe in caso di sforamento dei limiti. E così anche in Piemonte e in altre regioni. A Roma, mentre a fine settembre Giunta regionale e Comune decideranno se seguire il modello degli accessi a pagamento o quello del Move-in, i lavori di installazione di varchi del nuovo sistema delle Ztl-Fascia verde, che copre quasi tutta l’area interna al raccordo, sono già cominciati da mesi. E intanto Gualtieri, con il pretesto del Giubileo, annuncia l’installazione di ulteriori 1000 telecamere….

Guerra, inflazione, rincari delle bollette e dei mutui, affitti alle stelle ci stanno già opprimendo, e i futuri sistemi di Ztl imporrano una vera e propria nuova tassa per tutti quelli che non possono o non vogliono comprare un’auto nuova. Ma non è solo una questione economica. Con le nuove Ztl la nostra libertà di circolazione viene limitata. Le nuove telecamere serviranno sia a riscuotere meglio le multe, sia a sorvegliare e condizionare ancora di più il comportamento delle persone, per mantenere l’ordine pubblico, lo sfruttamento e per scoraggiare sul nascere ogni protesta.

A meno che…

A meno che non ci opponiamo in maniera totale e assoluta a un progetto inaccettabile e irriformabile. Da mesi i londinesi esprimono la loro rabbia, anche danneggiando e oscurando varchi e telecamere, tanto che, il giorno in cui doveva entrare in vigore, il 90% di quelle installate nella zona sud-est era fuori uso. Il progetto è stato approvato ma non funziona perché l’opposizione popolare lo sta ostacolando.

Ancora crediamo al falso ambientalismo di chi è il vero responsabile dell’inquinamento? Ancora crediamo alle menzogne di chi ci opprime e ci sfrutta?

Non accettiamo di svegliarci due ore prima per andare al lavoro e di pagare per muoverci da casa! Non indebitiamoci per comprare auto sempre più costose! Non lasciamo la città ai ricchi!!!

NO ZTL SENZA SE E SENZA MA

CONDIVIDIAMO E ORGANIZZIAMO LA NOSTRA RABBIA

MARTEDÌ 26 SETTEMBRE 2023, ORE 18, PIAZZA DEI MIRTI (CENTOCELLE)

www.nogreenpassroma.org

qui il volantino LA NUOVA ZTL A ROMA È REALTÀ_rev3

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì14 settembre 2023

Zardins Magnetics di giovedì 14 settembre 2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ In solidarietà con la redazione del quindicinale “Bezmotivny” e contro la falsa tutela delle opinioni

✓ Sabotiamo la guerra. Appello per una mobilitazione internazionale e internazionalista contro la guerra in Ucraina

✓ Yankee go home! A Trieste contro la portaerei Ford

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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17 settembre a Trieste/YANKEE GO HOME!!!

🔴 DOMENICA 17 SETTEMBRE – CORTEO CONTRO LA GUERRA 🔴

Nei prossimi giorni è previsto, annunciato da squilli di tromba, l’arrivo a Trieste della portaerei Ford, pare la più grande del mondo. Non è altro che l’ennesimo atto di spettacolarizzazione di uno strumento di morte. Il nostro porto diventa così un’infrastruttura di guerra in linea con le politiche di integralismo atlantista del governo Meloni.

Mentre ai piani alti della nostra società si continua a portare la guerra nelle vite delle persone, noi non rinunciamo a parlare di pace. Alle politiche belliciste diciamo un no netto e radicale. E domenica esprimeremo la nostra opposizione e rabbia con un breve corteo verso il mare che partirà alle ore 11.00 da Piazza della Borsa.

Faremo così arrivare il nostro grido forte e chiaro: “YANKEE GO HOME!”

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Assemblea pubblica/Libertà per Khaled!

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16 e 17 settembre/ O LA BORSA O LA VITA! la Coordinamenta a Trento!

16-17 settembre, Mattarello/ Trento

 O LA BORSA O LA VITA!

Due giorni di incontri e discussioni

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9 settembre 2023 a Trento/ Contro la città-prigione intelligente!

Dall’ Assemblea popolare di Busto Arsizio per la manifestazione del 9 settembre a Trento

DA BUSTO ARSIZIO A TRENTO/ In estrema sintesi la situazione

  1. Negli ultimi tre anni abbiamo sperimentato, subendola, un’evoluzione dell’intero apparato statale e capitalista. Sfruttando la cosiddetta pandemia sono state introdotte misure emergenziali (lockdown, fase 1, fase 2, zone gialle, arancioni, rosse, mascherina si, mascherina no, mascherina forse, il vaccino funziona, poi “funzionicchia”) che hanno trovato il loro apice con l’introduzione del green pass, strumento con il quale il potere è riuscito ad imporre un dominio distopico sulla popolazione, con la connivenza volente o nolente della stragrande maggioranza delle persone stesse.

Oltre ad aver fomentato una “guerra tra poveri”, il green pass e la campagna militar-vaccinale anticipano le successive misure che vedono sempre più legati i diritti con la condotta dei cittadini.

  1. Nel corso di una decina di anni tutti i vari governi succedutisi hanno tagliato circa 40 miliardi di euro alla sanità, contribuendo al degrado e al collasso delle strutture ospedaliere e dei servizi, all’esponenziale aumento di privatizzazioni fino alla telemedicina e a sistemi iper tecnologici che aumentano la distanza e l’apatia tra medico e paziente, abolendo, in prospettiva, le visite in presenza. La lotta per la difesa della sanità pubblica si presenta quindi come necessaria, integrando una critica alla medicina occidentale in quanto tale.
  2. Sempre sull’onda dell’emergenza senza fine è sorta in particolare negli ultimi decenni la questione del cambiamento climatico indotto dall’uomo, con l’introduzione da parte degli esperti (sic!) del termine antropocene. La comunità scientifica avverte, o forse sarebbe meglio dire minaccia, che bisogna cessare di utilizzare i combustibili fossili o le conseguenze saranno disastrose per la vita sulla terra. I tecnocrati, creando ad arte questa retorica falsamente ambientalista, preparano una serie di misure emergenziali in vista di un aggravarsi della situazione. La lotta ecologista deve partire dalla critica al capitalismo verde e deve battersi contro tutto ciò che danneggia gli ecosistemi e gli esseri viventi che li abitano.
  3. Lo Stato sopravvive alle sue crisi sistematiche grazie al massiccio investimento nell’industria bellica, e di conseguenza scatena o fomenta periodicamente dei conflitti in maniera tale che l’economia non collassi. Per rendere maggiormente accettabile alla popolazione questa tendenza, i governi stanno mettendo in atto delle iniziative volte alla militarizzazione della società, e in particolare delle scuole e degli eventi culturali, il tutto edulcorato in maniera astuta.

Dalla fase “pandemica” fin da subito è stato utilizzato dai media un linguaggio militaresco volto a coinvolgere direttamente le persone nella “guerra” al covid.

  1. Buona parte dei nuovi movimenti giovanili, e particolarmente quelli “ambientalisti” e “arcobaleno”, sposano i propositi se non l’ideologia post modernista in toto. Invece che approfondire determinate questioni e sviluppare una critica radicale adottano acriticamente la narrazione della “comunità scientifica”, che è pienamente dipendente dai grandi interessi economici e finanziari. Sebbene la base di tali movimenti sia sicuramente piena di persone in buona fede, non si può dire altrettanto dei vertici ai quali sottostanno. Questi ultimi sono parte attiva e collusa col sistema che dicono di voler trasformare, progettando e concretizzando apertamente una corsa verso il transumanesimo, per il bene del pianeta ovviamente.

Non riponiamo alcuna aspettativa nei confronti di questi falsi critici (Fridays for Future, Extinction Ribellion…) a prescindere dalle loro modalità di intervento: da dove nascono e quali obiettivi si pongono la dicono lunga più di ogni altra cosa.

  1. Le città si trasformano ovviamente in funzione dei bisogni delle élites e dei loro lacchè. L’architrave sulla quale poggia il capitalismo della sorveglianza è la tecnologia 5g.

Questa permette il flusso di enormi quantità di dati che nel capitalismo 4.0  sono la nuova merce per eccellenza, sulla quale creare nuovi mercati, nuovi profitti e vincolarci sempre di più ad un’esistenza alienata col contributo di identità digitale, credito sociale, e quant’altro.

La trasformazione delle città in “città-prigione intelligente” è proprio il motivo che ci ha portati qui a Trento. Contestiamo apertamente i progetti in corso, delucidiamo le coscienze assopite che pensano che non vi sia nulla di male nel progresso infinito. Opponiamoci con cuore e cervello, urgenza e prospettiva alla definizione del mondo-macchina.

Contatti

Mail:   assemblea.popolare@libero.it

Canale Telegram: t.me/assembleapopolarebusto Facebook: facebook.com/asspopbusto

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9 settembre a Trento/ Contro la città-prigione intelligente

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MACERIE SU MACERIE – PODCAST 4/09/2023 – IMPEDIRE CHE IL CERCHIO SI CHIUDA

MACERIE SU MACERIE – PODCAST 4/09/2023 – IMPEDIRE CHE IL CERCHIO SI CHIUDA

Macerie su Macerie riprende dopo la pausa estiva con una diretta con Elisabetta Teghil, compagna e autrice di “Impedire che il cerchio si chiuda”, uno dei pochi testi in questa coda estiva che apre il campo a una riflessione sull’oppressione sia sociale che umana; uno scritto che non si propone di dare soluzioni semplici a ordini di problemi giganti attraverso la solita retorica stantia della questua di diritti nominali, ma che cerca di gettare uno sguardo a ciò che è accaduto negli ultimi anni di pandemia e guerra per provare a capire come questa manciata di tempo abbia inciso sulla riorganizzazione dei rapporti statuali.

Una riflessione, questa, che tocca vari punti: la mobilità e le sue infrastrutture, i cambiamenti urbani, la digitalizzazione dei rapporti di vita e la messa a valore dell’esistenza in ogni suo aspetto, financo quello dell’interiorità, imbrigliata in inedite forme di dominio, rispetto a cui si alzano feroci le voci dei vassalli di un’obbedienza cieca, ma anche quelle di coloro che esprimono nuove forme di refrattarietà, sebbene ancora amorfe e oggetto di continuo screditamento da parte del discorso pubblico.

Ai microfoni di Radio Blackout cerchiamo di tracciare una piccola diagnosi epocale ed evocare il coraggio di non arrendersi alle nuove norme governative, nonostante siano così pervasive, proprio come suggerisce il titolo dell’articolo discusso.

ascolta qui

MACERIE SU MACERIE – PODCAST 4/09/2023 – Impedire che il cerchio si chiuda

 

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics / giovedì 7 settembre 2023

Zardins Magnetics di giovedì 7 settembre 2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Senza linee rivendicative, contro la legge, per la realizzazione immediata di una comunità d’essenza. L’esperienza di “Comontismo”, un’eresia nel movimento rivoluzionario nell’Italia di mezzo secolo fa – 2^ parte

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Libertà per Khaled!

Lettera aperta per l’immediata liberazione del cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi, prigioniero delle autorità israeliane.

Il 31 agosto Khaled El Qaisi, rispettivamente marito e figlio delle scriventi, è stato trattenuto dalle autorità israeliane ed è tuttora prigioniero in virtù di una misura precautelare in attesa di verifica di elementi per formulare un’accusa.

Lo scorso giovedì Khaled, che ha doppia cittadinanza, italiana e palestinese, attraversava con moglie e figlio il valico di frontiera di “Allenby” dopo aver trascorso le vacanze con la propria famiglia a Betlemme, in Palestina. Al controllo dei bagagli e dei documenti, dopo una lunga attesa, è stato ammanettato sotto lo sguardo incredulo del figlio di 4 anni, della moglie nonché di tutti i presenti che erano in attesa di poter riprendere il proprio percorso.

Alle richieste di delucidazioni della moglie non è seguita risposta alcuna, piuttosto le sono state sottoposte domande per poi essere allontanata col proprio figlio verso il territorio giordano, senza telefono, senza contanti né contatti, in un paese straniero. Nel tardo pomeriggio la moglie e il bambino sono riusciti a raggiungere l’Ambasciata Italiana solo grazie alla umana generosità di alcune signore palestinesi.

Khaled, traduttore e studente di Lingue e Civiltà Orientali all’Università La Sapienza di Roma, stimato per il suo appassionato impegno nella raccolta e divulgazione e traduzione di materiale storico palestinese, è tra i fondatori del Centro Documentazione Palestinese, associazione che mira a promuovere la cultura palestinese in Italia.

La famiglia, gli amici ma anche chi ha semplicemente avuto occasione di conoscerlo, sono in fremente attesa di avere aggiornamenti.

Al momento ancora non ha potuto incontrare il suo avvocato e sono ancora poche le notizie che si hanno riguardo alla sua incolumità. Dal consolato e dal legale abbiamo saputo solo che affronterà un’udienza giovedì 7 settembre.

Immaginiamo intanto Khaled in completo isolamento, senza contatti col mondo esterno, senza percezione reale dello scorrere del tempo, sotto la pressione di continui interrogatori, in pensiero angosciato per la sorte del proprio figlio e di sua moglie lasciati allo sbaraglio con l’unica immagine negli occhi relativa alla sua deportazione in manette.

La situazione è dunque gravissima. Attendiamo con grande ansia la risoluzione di questa ingiusta prigionia. Chiediamo a chiunque ne abbia il potere, che si accerti delle condizioni di salute di Khaled e che soprattutto eserciti tutte le pressioni necessarie per la sua celere liberazione.

Le scriventi

Francesca Antinucci, moglie

Lucia Marchetti, madre

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 31 agosto 2023

Zardins Magnetics di giovedì 31 agosto 2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Senza linee rivendicative, contro la legge, per la realizzazione immediata di una comunità d’essenza. L’esperienza di “Comontismo”, un’eresia nel movimento rivoluzionario nell’Italia di mezzo secolo fa. Seconda parte

✓ In volo con le api degli alveari palestinesi sotto attacco israeliano fino a Gaza di Mahmud Darwish

✓ Solidarietà internazionalista dai prigionieri anarchici

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Londra: primo giorno di ZTL, la protesta dilaga!

Londra: primo giorno di ZTL, la protesta dilaga!Cortei spontanei, blocchi all’accesso della zona estesa a tutta la capitale: 12 sterline e 50 per entrare.

E’ scattata per i londinesi la nuova ZTL su tutta l’area metropolitana della capitale che comprende tutti i 32 municipi compreso l’aeroporto di Heathrow, fortemente voluta dal sindaco laburista e ambientalista (!!!) Sadiq Khan, il doppio di quella  creata nel 2015 dall’allora sindaco conservatore Boris Johnson. A riprova che le direttive di base sono le stesse e che il gioco democratico, se mai ci fossero stati dubbi, è solo una finzione, uno specchietto per allodole ma l’obiettivo è identico ed è quello di trasformazione totale della società e dei rapporti con i subalterni perseguito da questa fase del capitale.

I manifestanti vestiti a lutto hanno portato a spalla una bara di cartone da Downing Street a piazza del Parlamento mettendo in scena il funerale della democrazia britannica. Rigide le regole. D’ora in poi potranno circolare solo i veicoli Euro4 se a benzina o Euro6 se a Diesel. Restrizioni valide dal lunedì alla domenica 24 ore su 24. L’accesso alla Ztl (l’acronimo inglese è Ulez) a chi non possiede una vettura in linea con questi standard è vincolato al pagamento di un pedaggio di 12,50 sterline al giorno. Una “tassa” a carico delle famiglie e delle piccole imprese, già provate dal carovita. Le contravvenzioni annunciate variano tra 90 e 180 sterline.

I gruppi di protesta chiamano alla disubbidienza civile, altri propongono una consultazione popolare tipo referendum,  altri incitano a buttar giù le telecamere installate ai varchi dell’area verde (il 90% messo fuori uso già alla vigilia dell’entrata in vigore del piano).

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