Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 20 giugno 2024

Zardins Magnetics di giovedì 20 giugno 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Sul perché è inutile avanzare proposte di boicottaggio alle istituzioni universitarie, per come sono (responsabili tanto quanto eserciti, prigioni e frontiere dei genocidi)
✓ La fecondità dell’imprevisto. Presentazione del numero unico “La Tempesta” il 22 giugno a Trieste

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Podcast dell’Iniziativa del 9 giugno 2024/ Che cos’è la Smart City? e la Città dei 15 minuti?

Podcast dell’iniziativa di domenica 9 giugno 2024 organizzata dall’Assemblea romana contro il green pass che potete trovare anche qui

https://nogreenpassroma.noblogs.org/

La Smart city e la città dei 15 minuti/ Tecnologie di guerra, intelligenza artificiale, sperimentazione in Palestina

PARTE PRIMA  (prima del filmato)

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La sperimentazione sulla Smart City e la città dei 15 minuti in varie città italiane/ Roma Smart City e Giubileo

PARTE SECONDA (dopo il filmato)

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BUON ASCOLTO!!!

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Giovedì 20 giugno alla Sapienza/ Ruolo e strategie repressive della DNAA

Giovedì  20 giugno alle 16 e 30 all’aula 6 di Lettere alla Sapienza un interessante e importante incontro su <Ruolo e strategie repressivc  della DNAA>

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17 giugno 2024 al Nuovo Cinema Aquila/ La resistenza non si arresta! La resistenza non si processa!

Riceviamo e pubblichiamo

La resistenza non si arresta! La resistenza non si processa!

Per questo vi invitiamo a partecipare all’assemblea per la costruzione della mobilitazione, lunedì 17 giugno 2024 – ore 17:00 al Nuovo Cinema Aquila.

LA RESISTENZA NON SI ARRESTA! LA RESISTENZA NON SI PROCESSA!  LIBERTA’ PER ANAN, ALI E MANSOUR

Nel pieno di una guerra che, ad oggi, ha mietuto oltre 35mila morti, Israele è stata portata davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, la quale ha ritenuto vi fossero i presupposti per procedere per genocidio. Contestualmente, lo scorso gennaio, mentre già si contavano decine di prigionieri politici palestinesi uccisi nelle carceri israeliane per tortura e negligenza sanitaria, con numerose testimonianze di torture e abusi, l’Italia ha comunque deciso di dar seguito a una richiesta di estradizione avanzata dalle autorità israeliane a carico di Anan Yaeesh, un palestinese residente in Italia, rimettendo quindi la decisione al piano giudiziario.

Questo episodio si inserisce in un quadro più ampio di repressione della resistenza palestinese, sia all’interno dei territori occupati che a livello internazionale, Italia inclusa. Le azioni intraprese dal governo italiano, in collaborazione con Israele, sollevano preoccupazioni significative riguardo alla protezione dei diritti umani e alla legittimità della resistenza palestinese nel contesto del diritto internazionale.

Ed è così che, nel pieno dispiegarsi della violenza colonialista israeliana, un fronte di diretta repressione della resistenza palestinese si apre anche sul territorio italiano. A gennaio l’Italia riceve una richiesta di estradizione da parte del suo alleato: Israele vuole Anan Yaeesh, residente in Italia dal 2019 con lo status di protezione umanitaria: un palestinese di Tulkarem che per la sua partecipazione alla seconda intifada ha già scontato il carcere e subìto gravi ferite provocate da un agguato delle forze speciali israeliane, in quello che a tutti gli effetti è stato un tentativo di esecuzione extragiudiziale. I giudici della Corte d’Appello de L’Aquila rigetteranno, a marzo, la richiesta di estradizione per «la concreta possibilità che [nelle carceri israeliane] venga sottoposto a tortura» ma, non a caso il giorno prima dell’udienza, e solo dopo aver acquisito informazioni (con macroscopiche forzature procedimentali), scatta un ulteriore mandato di arresto nei confronti di Anan e dei suoi coinquilini, Ali Irar e Mansour Doghmosh, che, per presunte azioni di resistenza nei Territori Occupati, si trovano quindi da marzo scorso nelle carceri italiane con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale (art. 270-bis c.p.). Continua a leggere

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23 giugno a Parma/ Presentazione di Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza

[…]Il capitalismo nella sua fase neoliberista crede di poter ridurre  l’alterità culturale, sociale e politica a un problema da “gestire” attraverso un ricco arsenale di strumenti repressivi e partecipativi, punitivi e premiali, giuridici ed economici. Così, se oggi sempre più si allarmano del perverso trasfigurare delle parole i valori capovolgendosi nel loro contrario, il paradigma della Violenza/Non Violenza diventa un prisma per mettere a fuoco la censura e la distorsione fraudolenta della memoria degli oppressi, la voluta confusione tra aggrediti e aggressori, la sacralizzazione dello scientismo e dei suoi emissari in un contesto sociale propagandato come insicuro e pericoloso, la pretesa di delega di ogni nostra decisione.[…] 

Alla Casa Cantoniera Autogestita, via Mantova 24, Parma alle ore 15 e 30, vi aspettiamo!!!

 

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Roma Smart City e Giubileo/ Intervista su Radio Blackout

“Fue la più mirabil cosa che mai si vedesse”

(Giovanni Villani sul primo Giubileo del 1300)

Ai microfoni di Radio Blackout una chiacchierata con Elisabetta Teghil su smart city, città dei 15 minuti e digitalizzazione nel controllo dei flussi. Partiremo dalla capitale, sicuramente un caso curioso di tentativo di imporre il discorso della smart city, vista la complessità della città, a riprova che ciò non ha nulla a che fare con il tessuto urbano presuntamente trasformato in intelligente. Nel 2025 ci sarà il Giubileo e per l’amministrazione di Roma è stata un’opportunità per l’apertura di migliaia di cantieri e per l’implementazione nell’arredo urbano dell’internet of things; per noi un’occasione per continuare a  riflettere su come i grandi eventi si inseriscono nelle retoriche di cambiamento delle città e nelle esigenze di controllo militare del territorio.

Ascolta qui

https://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-podcast-10-6-24-grandi-eventi-giubileo-2025-cosa-accade-a-roma/

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 13 giugno 2024

Zardins Magnetics di giovedì 13 giugno 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ La malasanità in carcere è tortura: un grido di aiuto dal 41 bis
✓ Le lotte contro l’isolamento nelle carceri speciali: la distruzione dei vetri divisori nelle salette per i colloqui

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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Oggi alle 14 a piazzale Clodio/ Si parte e si torna insieme!

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ALLARME ROSSO 10/ Military Mobility

Leonardo e Rete Ferroviaria Italiana sottoscrivono un accordo sulla Military Mobility

<Leonardo e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per realizzare un progetto condiviso nell’ambito della Military Mobility, un’iniziativa Ue finalizzata ad aumentare le capacità infrastrutturali e digitali esistenti, per assicurare la movimentazione di risorse militari, all’interno e all’esterno dell’Europa, anche con breve preavviso e su larga scala, garantendo capacità di trasporto sicure, sostenibili e resilienti. Leonardo e RFI si propongono di identificare l’architettura e le funzionalità della piattaforma digitale integrata di gestione della circolazione dedicata alla Military Mobility, in situazioni ordinarie e straordinarie per il trasporto di materiale militare attraverso infrastrutture dual-use. Saranno parte integrante della piattaforma soluzioni innovative per l’accesso a fonti eterogenee di dati e per la valorizzazione degli stessi con processi automatizzati…

https://www.rfi.it/it/news-e-media/comunicati-stampa-e-news/2024/4/15/leonardo-e-rete-ferroviaria-italiana-sottoscrivono-un-accordo-

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 6 giugno 2024

Zardins Magnetics di giovedì 6 giugno 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Grecia. La testimonianza di una compagna in sciopero della fame per la Palestina nel centro di detenzione di Amigdaleza
✓ Maledetti GOM e stramaledetti GIO
✓ La complicità dell’accademia israeliana nell’oppressione dei palestinesi

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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Il massacro di Barracas

Il massacro di Barracas

Lo scorso 5 maggio alle 23,30 a Barracas in Argentina, Justo Fernando Barrientos, 67 anni, ha messo in atto tutto il suo odio lesbico contro le sue vicine: Pamela Cobbas e la sua compagna Mercedes Roxana Figueroa, che condividevano la stanza con Andrea Amarante e Sofía Castro Riglos, un’altra coppia lesbica che viveva temporaneamente con loro nell’hotel/alloggio di Barracas. Quella notte l’assassino apre la porta della stanza, getta del carburante e getta dentro un esplosivo fatto in casa, mentre dormivano, dando loro fuoco e provocando un grande incendio. Tre donne sono morte in ospedale, la quarta è ricoverata con ustioni sul viso e sulle mani. Sono state uccise perché erano lesbiche.

Qui potete leggere in originale la storia di questo massacro    https://lazarzamora.cl

Per solidarizzare economicamente con Sofía.
Alias transferencia: ACIVIL.NIUNA.MENOS
Asunto: lesbianas.
CBU: 1910027855002701341732
Numero de CC 191027013417/3
Da fuori dal paese:  paypal pcortesntref.edu.ar.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI @presenteslatam instagram

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5 giugno/ Per Mara e per noi

Per Margherita Cagol ( 8 aprile 1945-5 giugno 1975)

Nessuno sarà padrone……

Nessuno sarà padrone di questo corpo di laghi e vulcani
di questa mescolanza di razze,
di questa storia di lance;
di questo popolo amante del mais,
delle feste al chiaro di luna;
del popolo dei canti e dei tessuti di tutti i colori.
Né lei né io siamo morte senza un progetto, senza lasciare
un’eredità.
Siamo tornate alla terra da dove ancora torneremo
a vivere.
Popoleremo di frutti carnosi l’aria dei tempi nuovi.
Colibrì Yarince
Colibrì Felipe
danzeranno sulle nostre corolle
ci feconderanno eternamente.
Vivremo nel crepuscolo della gioia
nell’alba di tutti i giardini.
Presto vedremo il giorno colmo di felicità
le imbarcazioni dei conquistatori allontanarsi per sempre.
Saranno nostri l’oro e le piume
il cacao e il mango
l’essenza dei sacuanjoches.
Chi ama non muore mai.

Gioconda Belli

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7 giugno 2024 al Campetto Occupato/ Ricordando Barbara Balzerani con Silvia De Bernardinis

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venerdì 7 giugno Roma/ Presidio all’ambasciata USA!

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Domenica 9 giugno/ Che cos’è e a chi conviene la Smart City? e la città dei 15 minuti?

Vi aspettiamoooo!

NOSTRO LO SPAZIO! NOSTRO IL TEMPO!

GIÙ LE MANI DALLA NOSTRA VITA!

 «È tempo di passare dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione della vita urbana. Ciò significa trasformare lo spazio della città, ancora altamente mono-funzionale con le sue diverse aree specializzate, in una realtà policentrica, basata su quattro componenti principali -vicinanza, diversità, densità e ubiquità– per offrire a breve distanza le sei funzioni sociali urbane essenziali: vivere, lavorare, fornire, curare, imparare e godere»…«Dobbiamo essere creativi e immaginare, proporre e costruire un altro ritmo di vita, altri modi di occupare lo spazio urbano per trasformarne l’uso. Preservare la nostra qualità di vita ci impone di costruire altre relazioni tra due componenti essenziali della vita cittadina: il tempo e lo spazio».

Manifesto della Città dei 15 minuti di Carlos Moreno

Che cos’è e a chi conviene la Smart City? E la Città dei 15 minuti?

Il capitalismo teorizza, programma e cerca di attuare, decide della nostra vita per il profitto e per il controllo. Come possiamo opporci? Come possiamo gettare gli zoccoli nell’ingranaggio?

Vi aspettiamo domenica 9 giugno 2024 dalle ore 18.30 allo Sweet Bunch, via Casilina 283, Roma. Sarà anche proiettato il documentario sul sistema di riconoscimento facciale israeliano RED WOLF.

Una città “intelligente”, così la chiamano, perché, ci dicono, le più moderne tecnologie digitali e di telecomunicazione – compreso il 5G – vengono messe al servizio della città, dell’ambiente e dei suoi abitanti. E vorrebbero farci credere che questo costituisca un’innovazione, un bene per tutti.

Invece è un concetto che va ben oltre.

 Si tratta, infatti, di un nuovo paradigma per la realtà urbana che poggia su miriadi di sensori che raccolgono, ventiquattr’ore su ventiquattro, ingenti masse di dati, e su un elevatissimo livello di connettività. Così strade, incroci, palazzi, parcheggi e gran parte dell’arredo urbano “parlano” tra di loro, in tempo reale, grazie a quello che in gergo viene definito internet of things, l’internet delle cose, ovvero la connessione dinamica tra gli oggetti che utilizziamo quotidianamente. Intelligenza Artificiale, 5G, droni e altre innovazioni tecnologiche sperimentate reciprocamente sia in ambito militare che urbano trovano così la loro sintesi ideale.

Questa impostazione è direttamente collegata a una ristrutturazione e ottimizzazione tecnologica dei trasporti, delle catene di fornitura e di scarto, delle infrastrutture e degli insediamenti territoriali. Secondo la propaganda sarebbe l’unico modo possibile e green di affrontare le devastazioni ambientali che minacciano il capitalismo e di garantire l’ordine sociale, in tempi di guerre mondiali e militarizzazione crescente. In realtà è soprattutto una ulteriore modalità di controllo urbano ed estrazione di ricchezza dalle forme di vita e dagli ambienti, che aggraverà le nocività e il disciplinamento.

Vengono così istituite nuove ZTL, dove potrà entrare solo chi avrà il permesso o si farà tracciare o dovrà accettare un peggioramento delle condizioni di vita. Viene programmata la sostituzione delle automobili con quelle elettriche, per chi può permetterselo. Viene attivato il riconoscimento video e biometrico dei comportamenti “non conformi”. Vengono definiti ambiti territoriali sempre più circoscritti in cui devono essere esplicate le attività quotidiane, le così dette Città dei 15 minuti, da cui si esce solo per lavoro di servizio e le forniture possono essere eventualmente razionate, come rane via via più bollite e più in lockdown. Viene aumentata la necessità degli utenti di essere sempre connessi alla rete di controllo per fornire dati e usufruire dei servizi centralizzati. Vengono spese ingenti somme di denaro pubblico per la rete di controllo, dai sensori alle telecamere, dai trasmettitori alle centrali di monitoraggio intelligente Smart Control Room, con l’assunzione di personale e tecnologie poliziesche per il controllo.

Le Città dei 15 minuti costituiscono ambiti di base per la strutturazione della Smart City.

La smart city è quindi propagandata con una narrazione politica in cui, per incanto, grandi multinazionali, grandi banche, governi e partiti, insomma la classe dirigente nella sua stratificazione, si trasforma in soggetto animato da nobili ideali di altruismo e filantropia. Con le retoriche del bene comune, della comodità, della sicurezza, dello status sociale tutta la cittadinanza è chiamata a collaborare e stimolata a desiderare di conformarsi. Da una parte le zone da difendere, quelle cosmopolite, turistiche, finanziarie o per i ricchi borghesi con servizi privati di lusso, intorno gradazioni di ghetti via via sempre più isolati per i poveri, dove i servizi pubblici sono scaricati sull’associazionismo connivente e si possono controllare i potenziali disordini sociali. Chi non partecipa attivamente alla propria sottomissione sarà tacciato di scarso senso civico, additato fino a essere espulso dal novero dei cittadini legittimi come è successo durante il periodo pandemico con il green pass. In questo senso devono essere intesi tutti i percorsi di digitalizzazione dei rapporti con la pubblica amministrazione. I dispositivi digitali onnicomprensivi che prevedono passaporto, carta d’identità, patente, cartella sanitaria in un unico documento sono già in sperimentazione, come le piattaforme digitali di “partecipazione” civica o in prospettiva la moneta digitale che traccia ogni interesse o la patente del buon cittadino (Citizen Wallet) che usa stigma, premialità, delazione, paternalismo quali rapporti fondamentali tra istituzioni e cittadinanza.

Questo progetto è globale, non riguarda solo il nostro paese o la nostra città. Qui a Roma sta avendo un’accelerazione con l’entrata in funzione della videosorveglianza nella enorme ZTL fascia verde (1 novembre 2024) e con i lavori per la sicurezza del Giubileo 2025. In altre città come Milano, Bologna, Trento, Venezia, Udine, Bolzano la sperimentazione è più avanzata.

Bisogna informarsi, confrontarsi, prepararsi a contrastare l’attuazione, rifiutarci di collaborare, boicottare, opporre resistenza e autonomia, prima che sia troppo tardi.

Assemblea romana contro il green pass https://nogreenpassroma.noblogs.org/

Qui il testo scaricabile  Invito smart city 9giugno2024

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