CARTELLA N°1 “Il merito e la partecipazione emotiva”

La Coordinamenta verso l’8 marzo/Il contributo della lotta femminista alla liberazione di tutt* gli oppress*

CARTELLA N°1

“Il merito e la partecipazione emotiva”

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Che cosa vuol dire “meritarsi qualcosa”? vuol dire fare il possibile per

*compiacere chi ci fa una richiesta

*dare il meglio di noi stesse per assolvere il compito

*vuol dire riconoscere gerarchicamente che chi ci fa questa richiesta deve essere soddisfatto

*vuol dire poi dipendere dal giudizio che viene dato del nostro operato

*vuol dire riconoscere la giustezza del ruolo che ci viene assegnato

Cosa ha voluto dire sempre questo per noi donne?

*riconoscere la propria subalternità nella scala gerarchica patriarcale e la dipendenza dal giudizio e dall’approvazione dell’uomo

*cercare di essere adeguate a questa approvazione e fare quindi il possibile 

*accettare rimproveri e rimbrotti (Testimonianza: mi ricordo una conoscente, che veniva spesso a far visita alle mie zie, che era solita dire al marito quando le capitava qualcosa “ne ho combinata una delle mie…) e quindi riconoscersi eternamente infantili.

Da qui la continua sensazione e accettazione della propria inadeguatezza.

Da qui l’obbligo di dimostrare sempre di essere una buona moglie e una buona madre

Da qui il centuplicarsi degli sforzi da quando siamo entrate nel mondo del lavoro salariato con l’emancipazionismo (ora dobbiamo saper conciliare lavoro in famiglia e lavoro all’esterno) 

Ma la meritocrazia è uno dei “valori” fondanti del neoliberismo e tutto questo di cui abbiamo parlato è stato trasferito a tutto il mondo del lavoro, anzi a tutto il sociale.

Così se non ci adeguiamo siamo tutte e tutti colpevoli…verso la CARTELLA N°2…

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