Ciao a tutte, rendiamo fruibile un libro ormai praticamente introvabile Non si nasce donna, uno dei Quaderni Viola delle edizioni Alegre, del 2013, che riteniamo molto importante perché parla di <Percorsi, testi e contesti del femminismo materialista in Francia>. Il femminismo materialista francese è praticamente sconosciuto in Italia benché risalga agli anni ’70 (il primo articolo di Christine Delphy L’ennemi principal è del novembre 1970) ma costituisce una teorizzazione fondamentale per il passaggio da quella che veniva definita Questione femminile a quella che è invece Oppressione di genere.
“Sistematizzatasi con la creazione nel 1977 della rivista Qf, l’analisi teorica e politica prodotta dal femminismo materialista francese si configura, nel radicale antiessenzialismo che la definisce, non solo come un potente strumento di denaturalizzazione di tali evidenze, ma come un’indagine della forza attraverso cui l’ordine sociale naturalizza e riproduce le gerarchie che lo traversano e lo definiscono. Sesso, razza e sessualità sono evidenze socialmente radicate e ben fondate e, per questo, tanto efficacemente e inerzialmente riprodotte come fossero invarianti sociali, dati di natura. Lo studiare i modi con cui i rapporti sociali diventano talmente solidi da sembrare naturali permette di iscriverle nella storia, aprendo, in tal modo, uno spazio di possibilità perchè le cose possano essere altrimenti. Un tale studio genetico della naturalizzazione delle strutture sociali consente così di pensare la capacità di agire, l’agentività (Delphy 2001), al di là della sterile e funesta opposizione libertà/necessità, come <margine di manovra> collettivo prodotto proprio dalle lotte teoriche e politiche dei gruppi minoritari (nel senso datone , tra gli altri, da Guillaumin, 1992)” Introduzione pp.8-9
Buona lettura!