NATO: SETTANT’ANNI DI TROPPO!

Documento/Comunicato degli ANTIMILITARISTI CAMPANI

*NATO: SETTANT’ANNI DI TROPPO!*

Venerdì 17 settembre il Presidente della Repubblica sarà in visita
ufficiale a Giugliano, purtroppo non per rendersi conto di persona del
grave disastro ambientale di quel territorio, un dramma che coinvolge
l’intera Area Vasta e coloro che vi abitano, vittime da anni di un
criminale smaltimento di rifiuti tossici, intombati e incendiati senza
sosta, con inquinamento irreversibile delle matrici ambientali e danni
incalcolabili sulla salute umana.

Mattarella viene invece a celebrare i 70 anni della NATO in Italia
nell’evento che si terrà presso il Comando J.F.C. Naples di Lago Patria,
centro nevralgico per l’Europa e l’Africa delle strategie belliciste USA e
‘alleate’; *hub* di una guerra sempre più globale e tecnologica, che semina
morte e distruzione su tutto il pianeta, che risucchia ingenti risorse
sottraendole alla creazione di benessere per i popoli e, proprio per il suo
ruolo, rende se stesso e le popolazioni che vivono intorno ad esso  un
bersaglio militare.

A fare gli onori di casa sarà l’Ammiraglio Robert Burke, Capo del Comando
Interforze Alleato di Napoli e di quello delle Forze Navali U.S.A. in
Europa e in Africa, che accoglierà il  Presidente Mattarella insieme al
vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoana, reduce dalla visita alla
base di Sigonella, insieme a un gruppo di ambasciatori NATO.

Come ha dimostrato di saper fare in tutti gli svolti critici che hanno
caratterizzato il suo settennato (dalla legittimazione di governi tecnici
fino al sugello alla gestione militarizzata della pandemia), il Presidente
Mattarella coglie un’altra occasione per difendere il “sistema Italia”
celebrando lo strumento per eccellenza di difesa e di imposizione degli
interessi occidentali e italiani nel mondo e  per ribadire la comunione di
valori e la fedeltà al primo e grande alleato atlantico, gli USA.  Una
conferma di quanto già espresso solo qualche mese fa nell’incontro tenutosi
al Quirinale con il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e ribadita nel
recentissimo viaggio del ministro della Difesa Lorenzo Guerini negli Stati
Uniti per incontrare la sua controparte al Pentagono e altri esponenti
governativi.

In nome di questa fedeltà, il “nostro” Presidente ed il “nostro” governo
chiedono agli amici statunitensi un maggiore riconoscimento del ruolo
svolto dall’Italia, sia come piattaforma militare indispensabile per la
NATO ed il Pentagono, sia come maggiore contribuente a tutte le missioni
militari NATO: primo contingente dopo gli USA tanto in Afghanistan che in
Iraq, dove sostituirà gli Stati Uniti nella direzione della missione NATO.

Dietro alla ripetuta necessità di un rafforzamento delle relazioni
bilaterali fra Roma e Washington e di un maggior coordinamento nell’ambito
dei consessi multilaterali per affrontare le cosiddette “sfide globali”
imposte in particolare da Russia e Cina, c’è la sempre meno nascosta
richiesta italiana di un appoggio USA alla campagna africana che l’Italia
sta portando avanti, in Libia come in Niger, in Mali come nel golfo di
Guinea, per tutelare, armi in mano, gli interessi delle imprese italiane,
ENI su tutte, dai competitors internazionali e da quanti in quei Paesi si
rifiutano di piegarsi al giogo italiano e occidentale.

Gli Antimilitaristi Campani denunciano questo ennesimo atto di celebrazione
di uno strumento di morte e di sopraffazione dei popoli. Denunciano il
bellicismo ed il militarismo del governo italiano, che oltre a procedere ad
una esasperante militarizzazione interna, sta accrescendo l’impegno
militare italiano all’estero (ben 40 missioni militari, più di 9 mila
militari coinvolti, più di 1,2 miliardi di costo per il 2021).

Fermare la guerra si può e si deve, manifestando sia contro chi da 70 anni
organizza i suoi *wargames* sul nostro territorio e sulla pelle di chi vi
abita sia contro il governo italiano; denunciando le nostre crescenti spese
militari (che hanno ‘contagiato’ anche il PNRR), insieme all’inquinamento
militarista dell’economia, della società civile, della cultura e perfino
della scuola.

ANTIMILITARISTI CAMPANI

Napoli 16/09/21

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