SIAMO TUTTE LAVINIA!!!!!

SIAMO TUTTE LAVINIA!!!!!

Lavinia Cassaro, l’insegnante che aveva osato esprimere in piazza durante una manifestazione le sue opinioni politiche è stata licenziata. Siamo tutte Lavinia, perché non è sufficiente essere tutte con Lavinia, ci dobbiamo rendere conto che quello che è successo a Lavinia può succedere ad ognuna di noi. Lavinia è stata licenziata per le sue idee.

Il neoliberismo vorrebbe raccontarci una società basata sulla” convivenza civile” in cui ognuna/o dovrebbe esprimere le proprie idee e convinzioni con riserbo e pacatezza e tutte/i insieme dovremmo lavorare per il bene dello Stato  “democratico”, per la costruzione di una società “migliore”, più “civile”, più “ricca e accogliente” di quella in cui viviamo.

Vorrebbero farci dimenticare che questa è una società basata sullo sfruttamento, sull’ingiustizia sociale, sulla disperazione della stragrande maggioranza degli esseri umani, qui e nel terzo mondo, una società classista, razzista e sessista.

Per questo hanno la sfrontatezza di pretendere contraddittori tra le parti. Come se si potesse fare un contraddittorio tra oppresso/a ed oppressore, tra sfruttato e sfruttatore, tra lo Stato che agisce impunemente violenza in tutte le sue articolazioni e chi la subisce e tenta di sottrarsi….viene annullata  in questo modo la valenza politica delle lotte che sarebbero dovute quindi all’incapacità dei soggetti di rapportarsi “democraticamente”.

E tutto questo è non solo strumento di demonizzazione di chi tenta di opporsi ora a questo stato di cose, ma è anche un oltraggio per tutte quelle e tutti quelli che hanno lottato e che, oltre ad aver pagato caro il loro impegno, si vedono  equiparare  a chi le ha perseguitate/i e oppresse/i.

E vorrebbero che questo discorso passasse prima di tutto nella scuola che ha a disposizione tutti gli strumenti per essere catena di trasmissione dei valori dominanti.

E i primi naturalizzatori del discorso neoliberista sono i socialdemocratici riformisti che nascondono dietro una maschera “buonista” una violenza inenarrabile che si manifesta esplicitamente quando  Matteo Renzi nella trasmissione Matrix del 26 febbraio ha auspicato il licenziamento della maestra, un licenziamento che sarebbe dovuto all’incompatibilità di idee politiche di questo tipo con il ruolo di insegnante. 

La violenza del neoliberismo si manifesta  nella sua pretesa di vietare ogni forma di conflitto, di differenza e di declinare tutto nel suo interesse e di sacrificare tutto alla sua conservazione e autoespansione.

Chiarezza politica, onestà intellettuale, coraggio civile, autonomia, autodeterminazione, autorganizzazione, coscienza di classe, coscienza di genere sono gli strumenti che dobbiamo usare per proseguire il nostro percorso di liberazione.

Qui le riflessioni che abbiamo fatto qualche tempo fa proprio sul concetto di “convivenza civile”

I Nomi delle Cose del 14/06/2017

 

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