Profezia dell’ Eretica

 PROFEZIA DELL’ERETICA

AUTODIFESA FEMMINISTA GENOVA

 Ci hanno chiamato streghe. Lesbiche pazze emarginate. Con tutti i nomi disponibili ci hanno ricondotto al confine della comunità, pronti a buttarci giù dalla passerella dei normali. Ci hanno rinominato, ridefinito, creato a immagine e somiglianza delle loro paure e dei loro desideri repressi e innominati.
Noi ci siamo riprese i nomi: ci siamo richiamate streghe, per rivendicare il nostro sapere; eretiche, per resuscitare la nostra ribellione; pazze, perché attorno a noi abbiamo riconosciuto altre sognatrici .
Oggi che i nomi sono nostri, e non hanno più a loro disposizione né la forza repressiva, né l’immaginario colonizzato di un tempo, sono ridotti al silenzio. Fingono austerità perché le loro voci sono deboli, fingono serenità perché i loro diavoli son demoni tristi e non spiriti ribelli come i nostri, che possono danzare e lottare nelle strade.
Questi paladini contemporanei sono davvero gli eredi di quei difensori di una cristianità ardente, che bruciava del fuoco di donne, lesbiche e tutti i marginali. Rimpiangono quei tempi, e resteranno incatenati a un passato che non esisterà più.
Hanno cercato di cancellare dalla memoria i carnevali, il medioevo folle e sessualmente creativo, le mille identità che si intrecciavano, le resistenze a tutti i tentativi della Chiesa e dello Stato nascente di ricondurci a una triste identità monogamica e produttiva.
Hanno cercato di creare delle identità preformate, in cui l’individuo “normale” esiste solo in contrapposizione al suo opposto, il “diverso”. Ignorando le potenzialità e i desideri di ognuna di noi, mille e ancora mille desideri, che ribollono in ogni corpo e in ogni mente.
Ci vogliono imprigionare dentro un’immagine di famiglia rigida, che nulla ha a che fare con l’amore e la libertà; vogliono legare i nostri corpi dentro regole che li piegano e li piagano, che impediscono di essere chi siamo e di amare chi vogliamo; vogliono rubarci non solo la fantasia, ma anche il corpo: diventare padroni del desiderio e dell’utero. Ricondurci alla schiavitù di chi non può scegliere se e come riprodursi – no all’aborto! –, per poi decretare, allo stesso tempo, chi e come deve riprodursi – famiglie eterosessuali con due genitori!
Noi oggi profetizziamo:
Che i nuovi santi resteranno soli e tristi, tormentati da diavoli di loro stessa creazione.
Che il loro desiderio di controllo, potere e morte si schianterà contro la vita nelle sue mille forme.
Che non esiste un limite alla libertà dell’individuo, e che nulla può fermare il desiderio.
   Autodifesa femminista Genova
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