Ascoltate stasera Zardins Magnetics/ giovedì 25 febbraio 2021

Zardins Magnetics di giovedì 25 febbraio 2021

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

FM 90.0 MHz https://radioondefurlane.eu/
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Gli argomenti:
– solidarietà a Lorena Fornasir e a Gian Andrea Franchi di Zona d’Ombra
– resoconto delle battiture alla sezione femminile del carcere di Trieste
– un articolo di Nc’AT Murigu sulla situazione siciliana e i miti
dell’antimafia
– lettura del documento “fianco a fianco” in solidarietà a Juan

Per contatti
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
liberetutti@autistiche.org

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Aggiornamento sulla lotta delle donne del carcere del Coroneo

Aggiornamento della lotta delle donne del carcere del Coroneo a Trieste

Zardins Magnetics del 18 febbraio2021

In questa puntata: aggiornamento sulla lotta delle donne del carcere del Coroneo dopo la nuova battitura del 15 febbraio; un commento riguardo alla circolare del capo della Polizia Gabrielli. Musiche: B. G. K., Peggio Punk, Soviet Order Zero, Agnosy, Call the Cops, Sin Dios

.https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/puntate/

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Le morti in carcere/ resoconto della battitura solidale a Bologna

Riceviamo e pubblichiamo

BATTITURA SOLIDALE CON I/LE DETENUTI/E ALLA SEDE DEL PRAP EMILIA ROMAGNA-MARCHE

Giovedì 18 febbraio, una trentina di compagni e compagne si sono recate sotto la sede del PRAP di Bologna in Viale Vicini 20.

Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria è un organo periferico a livello dirigenziale del Ministero di Giustizia da cui dipende l’amministrazione della vita in carcere e della polizia penitenziaria. Vari ed importanti sono stati i motivi per recarsi lì sotto.

Uno, per riportare l’attenzione sulla responsabilità dei piani alti nella strage di Stato perpetrata nelle carceri italiane durante le rivolte di marzo 2020. Infatti, come ben sappiamo, alle rivolte scoppiate per la richiesta di cure e libertà in tempi di pandemia, la risposta data da parte delle autorità è stata di pestaggi, spari ed abusi, che han mietuto 14 morti. Morti classificate come morti per overdose da metadone ma che le numerose testimonianze dei detenuti uscite durante quest’ultimo anno dicono e ricordano chiaramente chi è Stato ad uccidere. Continua a leggere

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I Puntini sulle A/ Demoliamo il patriarcato!

Grazie a tutte per la bella e proficua giornata di ieri!!!

Demoliamo il patriarcato!

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Nascondere la logica e la portata di un passaggio

La Grande Transizione (sul governo Draghi)

di Ilrovescio.info

        la porta dell’inferno

Il governo Draghi non rappresenta soltanto l’ultima pièce nel teatro del camaleontismo politico (tutti insieme: sovranisti e liberali, destra e sinistra, garantisti e forcaioli, baroni dell’alta finanza e pretesi contestatori dei “poteri forti”…). Anzi, lo spettacolo, insieme grottesco e ributtante, dell’operazione in corso, condotta in nome dell’unità nazionale e della salvezza pubblica, è lì proprio per nascondere la logica e la portata di questo passaggio. Così come è decisamente riduttivo parlare di un futuro “lacrime e sangue” progettato per conto del capitale finanziario internazionale. Non siamo di fronte soltanto a una ristrutturazione degli assetti economici e politici, ma a ciò che nel linguaggio informatico dei tecnocrati si chiama formattazione. Per capirlo vanno osservati sia i ministeri “tecnici” di punta sia il quadro europeo nel quale si colloca la ricetta Draghi.

Possiamo sorvolare assai velocemente sui quindici ministri “politici” (sui Brunetta, sulle Gelmini, sui Di Maio ecc.). Le operazioni politiche che saltano più agli occhi sono: la conferma dei ministri della Sanità e dell’Interno, da un lato, e il cambio al Lavoro e alla Giustizia, dall’altro. Le conferme indicano che il modo in cui il governo ha attuato le direttive dell’OMS è piaciuto ai piani alti; lo stesso vale per la gestione dell’ordine pubblico, cioè la repressione di strada contro chiunque abbia anche solo provato a disturbare il confinamento sociale e quella selettiva contro i sovversivi. Alla Giustizia ora ci vuole invece una professionista (una Presidentessa della Corte Costituzionale) per rifare il trucco a un ministero responsabile di una vera e propria strage nelle carceri. Al Lavoro arriva il PD Orlando, perché la formattazione deve essere cogestita assieme ai sindacati confederali (i quali hanno subito fatto l’inchino al Banchiere). Il nuovo, come si dice, è altrove. E si chiama Transizione. Continua a leggere

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Malarazza/Ginevra Di Marco

FACCIAMOLA FINITA CON LA DELEGA!

Te lamenti, ma che te lamenti? Piglia sto bastone e tira fori li denti

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L’amore romantico uccide ancora

L’AMORE ROMANTICO UCCIDE ANCORA

L’ennesimo 14 febbraio e l’ennesima ridda di indagini sociologiche su amore e sesso nelle nuove generazioni. Gli articoli, un po’ qui e un po’ lì, parlano di una rivincita dell’amore romantico. I ragazzi e le ragazze comincerebbero a fare sesso presto, prima dei diciotto anni e questo avverrebbe anche con il consenso dei genitori, ma  questo procederebbe di pari passo con l’accentuazione e la diffusione della fedeltà di coppia e i tradimenti sarebbero percepiti come tali e riprovati dalla grande maggioranza dei giovani. Dai sondaggi Selfy del 2017  sarebbe aumentata la quota di maschi che sono intolleranti al tradimento. Ma guarda!

Si evita accuratamente di dire che i rapporti sentimentali/sessuali sono rapporti sociali e come tali riflettono la società in cui si svolgono e da questa sono costruiti. La società costruita dal neoliberismo è estremamente reazionaria, moralista, colpevolizzante, oppressiva, normalizzante  seppure falsamente permissiva secondo le regole del politicamente corretto. Nulla di quello che compone la struttura dell’oppressione patriarcale è stato, non diciamo superato, ma neppure messo in discussione: possesso, dominio, gerarchia, infantilizzazione, stigma e punizione. Perché mai i giovanissimi dovrebbero recepire messaggi diversi nei rapporti affettivi? Tutto questo non è un ritorno all’amore romantico, ma una ri-normalizzazione dei rapporti patriarcali di cui il paradigma dell’amore romantico faceva e fa parte. Certo l’aggiornamento di facciata del politicamente corretto comprende anche la <liberalizzazione> delle diversità sessuali, ma la sostanza non cambia, c’è solamente un riposizionamento ad un altro livello di cui la violenza maschile sulle donne è l’espressione più eclatante. Praticamente sono gli anni’50 riveduti e corretti e tutti i tentativi degli anni ’70 di costruire rapporti umani improntati a valori diversi sono stati azzerati e se ne è mantenuta soltanto la parvenza. D’altra parte non poteva che essere così perché le ragazze e i ragazzi degli anni ’70 volevano anche una società diversa. Non ci sono riusciti ma altr* ci riproveranno.

Vi invitiamo a leggere le note <L’amore romantico uccide> che abbiamo scritto in questi anni

14 febbraio/L’amore romantico uccide!!!

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Intimidazioni in carcere a chi ha denunciato le violenze

riceviamo e pubblichiamo

INTIMIDAZIONI IN CARCERE DOPO L’ESPOSTO IN PROCURA SULLE VIOLENZE A MODENA E AD ASCOLI PICENO

     MARZO 2020: in una trentina di carceri scoppiano rivolte per chiedere rassicurazioni
sulla gestione dell’emergenza COVID dietro le sbarre, salute e tutele adeguate.
Lo Stato risponde con manganelli, spari, 14 morti.
NOVEMBRE 2020: 5 detenuti raccontano ufficialmente quanto avvenuto l’8 marzo e il 9
marzo tra le carceri di Modena e Ascoli Piceno: le botte, la noncuranza delle guardie e dei
medici, la morte di Salvatore Piscitelli.
I 5 detenuti vengono trasferiti a titolo chiaramente intimidatorio nel carcere di Modena,
vengono interrogati. Poi vengono dispersi in 5 carceri differenti.
Da quel giorno le autorità giudiziarie e penitenziarie continuano ad esercitare forti
pressioni nei loro confronti. La solidarietà che intorno a loro si è creata dà fastidio,
perché smaschera quelle che sono le vere responsabilità dell’apparato statale e
sanitario
Mattia, uno dei 5 detenuti, compagno di cella di Sasà Piscitelli è stato trasferito nel
carcere di Ancona.
Il 21 gennaio è stato sottoposto a nuovo interrogatorio da parte della Procura di
Ancona. Vogliono che ritratti la sua versione, lo minacciano di denuncia per mancato
soccorso, quando sappiamo bene che sono le guardie a non aver soccorso Sasà. Gli
dicono di non parlare di questo secondo interrogatorio, gli bloccano la posta, soldi,
pacchi, gli vietano le cure mediche di cui ha bisogno. Mattia non abbassa la testa.
A LUI E AGLI ALTRI 4 DETENUTI CHE HANNO DETTO LA VERITÀ CONTINUIAMO A
PORTARE LA NOSTRA SOLIDARIETÀ!
RINNOVIAMO L’INVITO A SCRIVERE E A SOSTENERLI!
SE LE MURA SONO ALTE, LA SOLIDARIETÀ LE SUPERA.
Mattia Palloni
C.C. Ancona Montacuto
via Montecavallo 73 A, 60129 Ancona
Claudio Cipriani
C.C. Parma
strada Burla 57, 43122 Parma
Ferruccio Bianco
C.C. Reggio Emilia
via Luigi Settembrini 9, 42123 Reggio Emilia
Belmonte Cavazza
C.C. Piacenza
strada delle Novate 65, 29122 Piacenza
Francesco D’Angelo
C.C. Ferrara
via Arginone 327, 44122 Ferrara

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La coordinamenta verso l’8 marzo

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L’alibi, le scelte, la così detta scienza

<Le mie difficoltà quotidiane e la mia salute precaria non saranno mai l’alibi delle vostre scelte.>

di AnimaAliena

RISPOSTA DI UNA MALATA CRONICA ANTISPECISTA AGLI STUDENTI DI PARMA E DI TORINO, FAVOREVOLI AL PROGETTO LIGHT UP

Car* studenti,

ho letto con interesse la vostra lettera aperta, sperando di trovare spunti di riflessione differenti da quelli triti e ritriti in cui mi sono imbattuta nel corso degli anni, ma ahimè con disappunto ho notato che la narrazione che proponete resta quella ormai a me ben nota, e ho deciso pertanto di scrivervi queste poche righe di risposta, nella speranza di arricchire la vostra riflessione con il mio punto di vista di malata e attivista antispecista.

Mi presento brevemente, sono da molti anni un’attivista femminista e antispecista e sono anche una malata cronica. Non credo sia importante specificare quali siano i miei problemi di salute, vi basti sapere che a tutt’oggi non prevedono una cura, e sicuramente impattano in molti modi sulla mia qualità di vita. Penso pertanto di avere il diritto di dirvi cosa ne penso di quanto da voi espresso nella lettera, anche perché, a dirla tutta, sono stufa di chi, student* o ricercator*, prende la parola per me e per chi, come me, soffre di patologie non curabili. Parlate per i “poveri malati” ma non siamo tutt* uguali: ci sono persone che, pur di guarire (o illudersi di guarire) farebbero di tutto, e quando dico di tutto intendo non solo che appoggerebbero la sperimentazione animale, ma probabilmente sarebbero disposte anche a sacrificare altre persone (che reputano magari meno importanti di loro) per raggiungere lo scopo. Io sono la prima a sapere che la sofferenza ci porta a sragionare e a pensare in certi momenti che “valga tutto” se ci permette di eliminarla, ma so anche che i momenti di disperazione passano, e che non ci definiscono. E, in ogni caso, so che non tutti i malati sono così. Continua a leggere

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Io sto con Maya!

IO STO CON MAYA!

Una storia di ordinaria violenza che ancora non è finita. Polizia e patriarche non si smentiscono mai. Il prossimo 16 marzo ci sarà il processo. Guardate il video qui   infoaut.org/femminismo-genders/picchiata-dalla-polizia-a-19-anni-a-processo-il-16-marzo-video

e per rinfrescarvi la memoria  sulla vicenda leggete e guardate qui

https://coordinamenta.noblogs.org/post/2017/11/17/polizia-vigliacca-stiamo-tuttei-con-maya/
https://coordinamenta.noblogs.org/post/2017/10/12/linterrogatorio-di-maya/https://coordinamenta.noblogs.org/post/2017/06/13/io-sto-con-maya/

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Ascoltate stasera Zardins Magnetics/giovedì 11 febbraio 2021

Zardins Magnetics di giovedì 11 febbraio 2021

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

FM 90.0 MHz https://radioondefurlane.eu/
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Gli argomenti:
-solidarietà al compagno Dimitri Koufontinas con un presidio sotto il
Consolato greco di Trieste, lunedì 15 febbraio dalle ore 10.00 alle 12.00;
-la 2° battitura che le detenute al  Coroneo di Trieste sosterranno lunedì
15 febbraio alle ore 15.30 e la presenza solidale organizzata sotto le mura
del carcere.

Per contatti
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
liberetutti@autistiche.org

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Memoria condivisa? Con chi?

Memoria condivisa? Con chi?

Nicoletta Poidimani    http://www.nicolettapoidimani.it/?p=1579

… dietro il milite delle brigate nere più onesto, più in buona fede, più idealista, c’erano i rastrellamenti le operazioni di sterminio le camere di tortura le deportazioni l’olocausto…
… mentre dietro il partigiano più ladro, più spietato c’era la lotta per una società più pacifica più democratica e ragionevolmente più giusta. (Italo Calvino)

Per non cascare nella trappola nascosta dietro il “Giorno del ricordo”, ripropongo un lucido intervento di Claudia Cernigoi tratto dal sito dieci febbraio, che accompagno con immagini di partigiane yugoslave.

L’equivoco della memoria condivisa

Va innanzitutto detto che è necessario distinguere tra storia e memoria: la storia è una materia scientifica, una raccolta di fatti inequivocabili: le interpretazioni e le valutazioni possono poi essere diverse (e sono queste che creano “memoria), ma è un dato di fatto, ad esempio, che il 28 ottobre si compì la Marcia su Roma, evento che per i fascisti rappresenta una giornata di festa, mentre per gli antifascisti significa la fine della democrazia; così come il 25 aprile, giorno in cui si celebra la Liberazione dal nazifascismo, è per i nazifascisti giornata di lutto

Premesso questo, possiamo considerare che è ormai da più di trent’anni (dal cosiddetto “crollo del comunismo”) che stiamo assistendo alla progressiva distruzione della memoria storica di tutto quanto di positivo avevano fatto i paesi socialisti, soprattutto nella lotta contro il nazifascismo (va ribadito che in termini di perdite umane l’URSS e la Jugoslavia furono i Paesi che percentualmente ebbero più morti durante la Seconda guerra mondiale). Continua a leggere

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I Puntini sulle A/Incontro di sintesi e discussione domenica 21 febbraio a Viareggio

Incontro di sintesi e discussione domenica 21 febbraio a Viareggio

Carissime, come sapete sabato 30 gennaio a Viareggio si è tenuto l’incontro di autoformazione femminista sul multilavoro delle donne.

In quella occasione abbiamo ragionato sull’opportunità di chiudere questa prima tranche di autoformazione con un incontro di valutazione del percorso sin qui fatto, percorso che si è spalmato nell’arco di un anno per ragioni indipendenti da noi, tra lockdown, dpcm vari e altre amenità.

Auspichiamo di riuscire a realizzare, nei prossimi mesi, gli incontri che sono stati rinviati a causa delle difficoltà di spostamento delle “relatrici”. Ma nel frattempo non vorremmo si perdesse la ricchezza di stimoli emersa nei cinque incontri che, con determinazione e sana caparbietà, siamo riuscite ad organizzare finora anche grazie alla vostra partecipazione.

Proponiamo, quindi, di rivederci domenica 21 febbraio a Viareggio, dalle 11 alle 17, nella sede delle Donne in cantiere, con le compagne che hanno partecipato ad almeno uno degli incontri di autoformazione finora svolti e con le compagne che hanno generosamente condiviso e discusso con noi le loro esperienze.

Obiettivo di questo incontro rimane quello già espresso nel primo calendario, e cioè «Un momento di riflessione, sintesi e valutazione sul ciclo di autoformazione, per dare corpo agli strumenti acquisiti e rinnovare le prospettive di lotta femminista».

Saluti femministi, Nic e le Donne in cantiere

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20 febbraio 2021/presidio al CPR di Ponte galeria

https://brucerabrucera.noblogs.org/

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