1 luglio/ volantino da distribuire in piazza delle Gardenie

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, Iniziative ed Eventi, Movimenti | Contrassegnato , , , , , , , , | Commenti disabilitati su 1 luglio/ volantino da distribuire in piazza delle Gardenie

Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 30 giugno 2022

Zardins Magnetics di giovedì 30 giugno 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ L’autodeterminazione è un sabotaggio! Letture
✓ “Filosofia e deserto”
presentazione del libro di Claudio Lallai
✓ Parole dal libro del deserto di Ingeborg Bachmann

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Pubblicato in Comunicati | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 30 giugno 2022

1 luglio 2022/documento

Scarica qui il pdf Servitù volontaria REV due

SERVITU’ VOLONTARIA/ RIBELLIONE NECESSARIA

Il sogno di ogni potere è l’assenza di una controparte.

Il neoliberismo ha trasformato quest’ambizione in una programmazione ideologica: una visione strategica che sta mettendo in pratica attraverso una serie di passaggi concatenati che aspirano a stimolare l’asservimento volontario degli strati sociali subalterni.

È un percorso cominciato ormai da diversi anni, imperniato su un meccanismo che si può definire «Paradigma della Violenza/ Non Violenza».

Per quanto i segmenti di questa programmazione appaiano slegati l’uno dall’altro, essi sono, invece, parte di un unico progetto. E sta a chiunque desideri davvero uscire da questa società riportare i segmenti ad unità ed evitare di farsi irretire.

Il concetto di legalità è stato trasformato in feticcio. La legge viene presentata come qualcosa di sacro ed intoccabile, dimenticando che è solo il frutto di un rapporto di forza: fatta da chi detiene il potere e destinata alle subalterne e ai subalterni.

La costruzione di un comune sentire che, lontano dal buon senso, si impone come pensiero unico, omologante, conservatore e repressivo, ma propagandato come «buono e giusto». Un senso comune che casca dall’alto, di cui si ergono a depositari lo Stato e gli esperti, e che persegue chiunque se ne allontani o lo sottoponga a critica come un soggetto pericoloso e dunque espellibile dalla “società civile”.

La demonizzazione della violenza e, in particolare, della violenza politica è un altro cardine di questa propaganda. Se nel corso di una manifestazione, ad esempio, viene distrutto un bancomat o vengono fatto scritte sui muri, le prefiche della non violenza e le vestali della legalità intonano le litanie contro i così detti violenti, assimilando azioni di protesta ad atti di delinquenza comune e mascherando, in questo modo, sia le ragioni di chi protesta sia la violenza istituzionale e sistemica, vera responsabile dello stato di cose presenti.

La delega allo Stato e agli esperti delle decisioni sulla nostra vita, sulle nostre azioni, sui nostri corpi viene presentata come l’unica opzione razionale, perché le persone sarebbero inesperte, infantili e incapaci di decidere da sole. Ogni presa di posizione improntata all’autodeterminazione, alla presa di coscienza, al pensiero critico è per lo Stato un’eresia. A seconda del momento, l’autodeterminazione viene, infatti, strumentalizzata, criminalizzata o ridicolizzata.

La premialità e lo stigma, insieme alla delazione, sono assurti a strumenti basilari per coinvolgere le/i cittadine/i nelle sorti del potere, per stimolare una partecipazione alle decisioni pubbliche del tutto illusoria in termini di efficacia, ma molto remunerativa dal punto di vista di una rilegittimazione delle «istituzioni democratiche».

La voluta confusione tra aggrediti ed aggressori, attuata sia sul fronte interno che su quello esterno, mette volutamente sullo stesso piano chi la violenza la esercita scientemente e legalmente e chi, invece, la subisce. È così che le guerre di conquista possono essere presentate come «missioni umanitarie», le provocazioni belliche come azioni a protezione delle «democrazie», le misure poliziesche come strumento prezioso per la protezione “dei deboli”.

La digitalizzazione e le nuove tecnologie dovrebbero, nelle loro narrazioni, costituire un docile insieme di strumenti, utile alla semplificazione e alla modernizzazione della nostra vita, mentre si censura ogni discorso che si preoccupi di valutare l’impatto delle tecnologie in termini di controllo sociale totale e onnipresente, funzionale a farci perdere progressivamente ogni senso critico e a sottometterci sempre più arrendevolmente: servi in nome dell’efficienza e della comodità.

La così detta sicurezza ha volutamente propagandato l’idea di un contesto sociale insicuro, ha permesso di riempire le strade di telecamere, di sguinzagliare polizie in ogni dove, di rendere abituale la presenza dell’esercito nelle strade.

 La mistificazione e la falsificazione della storia e della memoria ha dato infine supporto teorico ad una narrazione che presenta la nostra società come «civile e democratica» ossia come la migliore società possibile, dove ribellarsi, esprimere rabbia, dissenso, pensiero critico è pura follia. Continua a leggere

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, I "nostri" libri, Iniziative ed Eventi, Volantini | Contrassegnato , , , , , , , , | Commenti disabilitati su 1 luglio 2022/documento

1 luglio 2022/ Vi aspettiamoooo!

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, Iniziative ed Eventi, musica | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su 1 luglio 2022/ Vi aspettiamoooo!

L’autodeterminazione rovesciata in diritto concesso dall’alto

Dedicato a Sylvia Rivera e alla bottiglia che lanciò

di Nicoletta Poidimani

Come è noto, una recentissima sentenza della Corte suprema statunitense ha reso illegale l’interruzione di gravidanza, rendendo ancora più difficile la vita delle donne in quella che continuano a spacciare come ‘patria dei diritti’ – malgrado si sia poco-niente evoluta dalla mentalità da Far West su cui è stata fondata, sterminando la popolazione nativa o relegandola nelle riserve.

I peggiori guerrafondai sono immancabilmente proprio quelli che si sbracciano contro le donne che abortiscono. Si chiama difesa ipocrita della vita.
Verrebbe da pensare che ritengano le donne delle mere incubatrici-riproduttrici da sfruttare in base alle esigenze del capitale e della propagazione della ‘razza bianca’, in particolare se si tiene conto delle campagne statunitensi per la sterilizzazione forzata del secolo scorso e di quelle ancora in atto oggi in quei territori…

Per parlare di difesa ipocrita della vita, per altro, non c’è bisogno di andare Oltreoceano: l’altra sedicente ’patria dei diritti’, l’Europa, non è da meno.
Che dire della Polonia, oggi più guerrafondaia&antiabortista che mai? O della stessa Italia che pullula di obiettori negli ospedali, che ha imposto ‘per il nostro bene’ sieri sperimentali i cui effetti deleteri emergono di giorno in giorno con sempre maggiore chiarezza e che si affanna ad alimentare una guerra dopo l’altra? Continua a leggere

Pubblicato in Autodifesa femminista, Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, Violenza di genere | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su L’autodeterminazione rovesciata in diritto concesso dall’alto

1 luglio a piazza delle Gardenie: Servitù volontaria/ Ribellione necessaria

Servitù volontaria/Ribellione necessaria

coordinamenta femminista e lesbica e assemblea romana contro il green pass 

1 luglio a piazza delle Gardenie ore 18,30 presentazione di

FEMMINISMO: PARADIGMA DELLA VIOLENZA/ NON VIOLENZA.<coordinamenta femminista e lesbica/Bordeaux 2022> con

NICOLETTA POIDIMANI e SILVIA DE BERNARDINIS

Vi aspettiamo!!!! discussione, confronto, dibattito…

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, I "nostri" film, Iniziative ed Eventi, Movimenti | Contrassegnato , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su 1 luglio a piazza delle Gardenie: Servitù volontaria/ Ribellione necessaria

Storia e memoria/ 25 giugno 1876/ Little Big Horn

Pubblicato in memoria, Storia | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Storia e memoria/ 25 giugno 1876/ Little Big Horn

Riascoltate Zardins Magnetics di giovedì 23 giugno 2022

Zardins Magnetics di giovedì 23 giugno 2022.

Riascoltatela  qui https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Gli argomenti:

✓ Contributi sui militanti di base
✓ Ulteriori considerazioni su guerra, anarchia e internazionalismo

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Pubblicato in Autorganizzazione, Internazionalismo, Movimenti | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su Riascoltate Zardins Magnetics di giovedì 23 giugno 2022

9 luglio a Saronno/corteo contro la sorveglianza speciale e le misure repressive!

LOTTARE E’ SPECIALE!!!

9 giugno ore 17 piazza caduti saronnesi, Saronno

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, Movimenti, Repressione | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su 9 luglio a Saronno/corteo contro la sorveglianza speciale e le misure repressive!

Di emergenze,armi biologiche e altre amenità del presente

Di emergenze, armi biologiche e altre amenità del presente.

di Nicoletta Poidimani  

La notizia della scoperta di decine di laboratori per la guerra biologica in Ucraina aveva fatto immediatamente sorgere in me un’ovvia domanda: quanti altri laboratori di quel genere ci sono in Italia e nel mondo? E dove, di preciso?

Inutile cercare nel web le risposte perché non se ne trovano (segreto militare…).
Anzi, nel sito della Rappresentanza permanente d’Italia alle Nazioni unite troviamo affermazioni quali:
La Convenzione sulle armi biologiche (Convention on Biological Weapons – BWC) vieta lo sviluppo, la produzione e la detenzione di armi batteriologiche (biologiche) e tossiniche (virus, batteri, microrganismi, spore, tossine) e impone la distruzione degli stock esistenti. Entrata in vigore nel marzo 1975, essa è il primo trattato multilaterale che vieta la produzione e l’utilizzo di un’intera categoria di armi. A oggi è stata ratificata da 183 Stati e firmata da altri 4
oppure
Per l’Italia, che considera la BWC uno strumento fondamentale per il divieto della produzione, sviluppo, acquisizione e utilizzo di agenti biologici e tossinici come armi di distruzione di massa, l’universalizzazione della Convenzione e il suo rafforzamento, soprattutto sul versante della sua applicazione da parte dei Paesi membri, costituiscono delle priorità
o, ancora,
Infine, l’Italia è particolarmente impegnata nell’assicurare un appropriato monitoraggio e valutazione degli sviluppi tecnologici e scientifici in campo biologico suscettibili di avere impatti negativi sull’attuazione della Convenzione.

Eppure se si scava un po’ a fondo, le cose non stanno proprio così. Anzi!
Senza farla lunga, vi invito caldamente ad ascoltare l’intervista a J. Tritto sulle “Chimere emergenti” pubblicata da Ovalmedia, che dà risposta a queste e a tante altre domande.

Ora diventa chiaro che l’”emergenza sanitaria”, inventata di punto in bianco col pretesto del covid-19, era in realtà una emergenza bellica.
D’altra parte lo ha dimostrato anche il susseguirsi di generali della Nato – Figliuolo prima e Petroni poi – alla carica di “Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale”.
Se di guerra si tratta ci vogliono i generali, mica i medici!

Alcuni giorni fa sono stata invitata da un gruppo di studenti contro il green pass per parlare del paradigma scientifico riduzionista, di cui qui potete ascoltare l’intervento iniziale (molte altre cose sono state dette nel corso del dibattito, non registrato).

Come sempre, quando ho spiegato che secondo me il problema non è tanto il green pass quanto lo stato d’emergenza di cui quel lasciapassare non è che un corollario come corollari ne sono stati il lockdown, il coprifuoco, la militarizzazione e tutte le altre vessazioni più o meno belliche cui siamo stati sottoposti per oltre due anni delle nostre preziose vite, ho notato degli sguardi perplessi. Ancor più perplessi nel momento in cui ho spiegato come, a mio parere, dietro le quinte ci sia sempre la guerra.

Eppure non un complottista-terrapiattista ma uno scienziato come Tritto ci spiega con dovizia di particolari, di fondo, la stessa cosa: tra guerra e pandemia non c’è soluzione di continuità. E, soprattutto, non è che l’inizio.

Non mi dilungo oltre.
Preferisco lasciare che ciascuno e ciascuna provi a ragionare – malgrado le torride giornate che l’incazzatissima natura ci sta ‘regalando’ a monito – su cosa significhi deterrenza batteriologica e che implicazioni abbia sulla nostra salute e sulla nostra esistenza nel suo complesso.
E, auspicabilmente, decida che è ora di mobilitarsi per l’uscita dell’Italia dalla Nato e dalla colonizzazione statunitense. E anche per lo scioglimento della Nato. Perché no?!

Pubblicato in Antimperialismo, Capitalismo/ Neoliberismo, Podcast | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su Di emergenze,armi biologiche e altre amenità del presente

Recita di fine anno

Recita di fine anno

di Fernanda Mazzoli

https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/23264-fernanda-mazzoli-recita-di-fine-anno.html

Giù la maschera! Il volto è condizione primaria di riconoscimento dell’Altro e dunque di sé

Il potere ha calato la maschera e mostrato il suo volto, che sia il ghigno da pescecane del Primo Ministro, o il faccione curiale e mellifluo del titolare del MIUR. Fattezze che si combinano l’un l’altra alla perfezione e che campeggiano al centro delle fotografie che li ritraggono senza mascherina in mezzo a classi ed insegnanti naturalmente plaudenti, naturalmente imbavagliati.

Immagini che ci consegnano, con irrefutabile evidenza, lo stato delle cose, l’abissale differenza fra noi e loro, il nostro statuto di sudditi contenti di esserlo. Non solo: esse sottolineano, a conclusione di un anno scolastico contrassegnato da pesanti, incostituzionali ed inedite discriminazioni nei confronti di alunni e personale non vaccinato, che la scuola è il terreno di elezione per la fabbrica dell’obbedienza, il terminale di un’articolata catena di comando, l’humus più fertile per il condizionamento delle condotte, con buona pace per chi ha pensato, come chi scrive, che essa possa e debba trasformarsi in luogo di messa in discussione dell’esistente, in virtù della centralità che vi dovrebbero occupare le sovversive arti dell’argomentare razionalmente e del conoscere criticamente.

Ad essere messa in discussione, invece, è la scuola come luogo di formazione alla libertà intellettuale e civile e all’eguaglianza, se non altro formale, dei cittadini, categoria storica, politica e giuridica della quale, d’altra parte, le misure di contrasto alla pandemia hanno accelerato il dissolvimento, a vantaggio di una cittadinanza condizionata, autorizzata e a scadenza.

Le mascherine, il cui valore simbolico è stato non a caso rimarcato da diversi esponenti governativi di fronte alle numerose perplessità espresse in merito alla loro effettiva efficacia e sicurezza da parte di tanti medici e scienziati, investono un aspetto fondamentale della nostra relazione con il mondo che è quello del nostro rapporto con l’Altro, a partire dal volto che incontrandone un altro sprigiona domande che sollecitano risposte. Continua a leggere

Pubblicato in Capitalismo/ Neoliberismo, Scuola | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Recita di fine anno

No alla sorveglianza speciale!

Comunicato dell'<Assemblea Romana contro il green pass>

NO ALLA SORVEGLIANZA SPECIALE 

L’assemblea popolare di Busto Arsizio è stata tra le più attive nella lotta contro la gestione autoritaria della pandemia e contro il green pass.

Ora ad uno dei suoi partecipanti viene richiesta, per un periodo di tre anni, l’applicazione di una misura di prevenzione: la sorveglianza speciale.

Se ciò avvenisse questo compagno subirebbe pesanti limitazioni della libertà personale e gli sarebbe vietato di partecipare attivamente alle mobilitazioni.

Si tratta dell’ennesimo caso in cui, da alcuni anni a questa parte, questa misura di chiaro stampo fascista viene proposta al fine di reprimere politicamente le lotte e le persone che le portano avanti.

Anche a Roma ci sono state nel tempo diverse richieste. Alcune sono state accolte e la misura è stata applicata ad alcuni compagni del movimento di lotta per la casa.

Nonostante gli ultimi decenni non siano stati caratterizzati da conflitti in grado di mettere in crisi il sistema, lo Stato italiano ha costantemente recuperato, innovato ed implementato i propri dispositivi giuridici al fine di reprimere duramente, e preventivamente, il cosiddetto “nemico interno”.

Un ventaglio di strumenti, vere proprie armi in una guerra impari, che permettono allo Stato di intervenire su tutte le possibili forme in cui può esprimersi il conflitto sociale: dall’estensione dell’articolo 270bis (associazione con finalità di terrorismo) a contesti sempre più allargati, alle condanne per devastazione e saccheggio (un reato storicamente concepito per reprimere fenomeni di carattere insurrezionale, ora applicato come punizione esemplare per inibire la partecipazione a cortei conflittuali). Dal ricorso sempre più frequente alle misure di sicurezza (fogli di via, divieti ed obblighi di dimora, sorveglianza speciale), all’utilizzo di sanzioni pecuniarie e misure amministrative quali il DASPO urbano.

Va citato, all’apice degli strumenti repressivi, l’utilizzo sempre più estendibile dell’infame regime detentivo 41 bis, vera e propria tortura di Stato, applicato nel tempo anche ai/alle rivoluzionari/e, come recentemente avvenuto nel caso dell’anarchico Alfredo Cospito.

Identifichiamo il costante aumento della repressione come una difesa preventiva attuata dalle classi dominanti di fronte al rischio di rottura della pace sociale da parte degli esclusi, condannati da anni ad una sopravvivenza che si riduce sempre più ai minimi termini.

L’insostenibilità del sistema di produzione capitalista è palese.

Di fronte a noi abbiamo una feroce transizione industriale ed energetica che costituirà un pesante attacco alle condizioni di vita di milioni di persone anche all’interno dell’occidente, una tendenza alla guerra sempre più generalizzata, l’evoluzione tecno-autoritaria di quella democrazia borghese che si vantava di essere un modello pluralista partecipativo ed inclusivo.

Andiamo verso forme di governo che limitano in maniera crescente la libertà e considerano ogni voce critica come un nemico pubblico, il “nemico interno”, appunto, da combattere e mettere a tacere.

La sorveglianza speciale colpisce una persona non per quello che ha fatto ma per quello che è: in questo caso un attivista, un dissidente, un compagno che lotta, cioè un nemico dello Stato. L’obbiettivo è bloccare una persona per bloccare un processo collettivo, punirne uno per spaventarne molti/e.

Di fronte a questo diciamo che le idee, le iniziative, le azioni compiute dal compagno appartengono all’intero movimento di lotta contro il green pass.

Non accettiamo intimidazioni. Ci impegniamo a non lasciare nessuna e nessuno solo, a portare avanti con ancora maggiore determinazione la lotta contro il green pass e contro questo sistema nocivo e liberticida.

Ci impegniamo a promuovere e supportare iniziative a sostegno del compagno minacciato di essere sottoposto a sorveglianza speciale.

Roma, giugno 2022

Assemblea Romana contro il green pass

Pubblicato in Comunicati, Movimenti | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su No alla sorveglianza speciale!

Contro il 41bis e tutte le carceri/17 giugno ore 18

Pubblicato in Capitalismo/ Neoliberismo, Carcere, Repressione | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Contro il 41bis e tutte le carceri/17 giugno ore 18

Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 16 giugno 2022

Zardins Magnetics di giovedì 16 giugno 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ “Cani perduti senza collare”. Una lettura per iniziare
✓ Lettera aperta dalla Val Susa su no tav, green pass e prospettive comuni
✓”Nessuna guerra ma guerra di classe. Contro il nazionalismo di Stato e la
guerra inter-imperialista in Ucraina”. Un contributo da anarchici di
Oakland, San Francisco, New York e Pittsburgh

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

Pubblicato in Antimperialismo, Capitalismo/ Neoliberismo, NoTav | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 16 giugno 2022

CONtAGIO CULTURALE/ a Pisa 17-18-19 giugno/studenti contro il green pass

Pubblicato in Autorganizzazione, Capitalismo/ Neoliberismo, Scuola | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su CONtAGIO CULTURALE/ a Pisa 17-18-19 giugno/studenti contro il green pass