Sabato 29 ottobre/Presidio per la Palestina

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Ieri sera in giro per Roma!

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La Nato e la Pfizer

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Roma/Occupata la sede di Amnesty International in solidarietà di Alfredo Cospito!

Riceviamo e pubblichiamo!

Roma: occupata sede italiana di Amnesty International in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame contro il 41 bis.

Oggi 25/10/2022 abbiamo occupato la sede italiana di Amnesty International a Roma, in solidarietà con il prigioniero anarchico Alfredo Cospito da sei giorni in sciopero della fame nel carcere di Sassari contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. Il 41 bis è una forma di annientamento del prigioniero, per la prima volta utilizzato contro il movimento anarchico. Alfredo viene trasferito in 41 bis, dopo oltre dieci anni di prigionia in Alta Sicurezza, con l’obbiettivo dichiarato di tappargli la bocca, di silenziare il suo contributo al dibattito rivoluzionario.
Denunciamo quanto accaduto durante l’udienza del 20 ottobre presso il tribunale di sorveglianza di Sassari, come esemplificazione della brutalità della Caienna del 41 bis: durante l’udienza, che il giudice ha imposto a porte chiuse e con il compagno collegato in videoconferenza, Alfredo ha tentato di leggere una articolata memoria difensiva attraverso la quale esporre le ragioni dell’inizio della sua lotta. Il giudice ha interrotto il compagno, impedendogli di concludere il suo intervento nell’unica – e forse ultima – occasione di comunicare col resto del mondo da quanto è stato trasferito in 41 bis, semplicemente togliendo l’audio. Il suo contributo è stato secretato come tutto ciò che proviene dal buco nero del 41 bis. Se gli avvocati decidessero di divulgarlo, potrebbero andare incontro a conseguenze penali.
Una decisione senza precedenti che indica chiaramente come lo Stato abbia paura delle idee anarchiche e delle pratiche che queste idee ispirano. Tutto questo è inaccettabile. Vogliamo leggere immediatamente le parole del nostro compagno!
Alle associazioni umanitarie come quella contro la quale si rivolge l’iniziativa di questa mattina non abbiamo niente da chiedere: sappiamo che le loro doglianze a corrente alternata vanno a denunciare solo le malefatte di qualche regime esotico, preferibilmente avversario dell’imperialismo occidentale. Non vi stiamo chiedendo di dire qualcosa in proposito… volevamo solo sputarvi in faccia la vostra falsa coscienza!

Chiudere il 41 bis! Rompere il silenzio!
Solidali con Alfredo in sciopero della fame!

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Oggi alle 16 a piazza delle Gardenie!

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“Venice Pass” e Green Pass/ ATTENZIONE! ATTENZIONE!

Su Smart Control Room e tassa d’accesso a Venezia

Gruppo Antifascista contro il green pass – Venezia Mestre

Negli ultimi due anni la questione del controllo dei flussi turistici nel centro storico di Venezia è stata caratterizzata prepotentemente da due narrazioni principali: la realizzazione della Smart Control Room (SCR) per la gestione della città e l’introduzione di una tassa d’accesso individuale con conseguente prenotazione obbligatoria per il proprio ingresso a Venezia. Per chi è rimasto indietro ci sembra utile fare un breve sunto di ciò che questi sistemi di controllo rappresentano. Fortemente voluta dal sindaco Brugnaro, la Smart Control Room è un luogo fisico che si trova nella sede della polizia municipale al Tronchetto, in cui i dati e le informazioni utili a “capire e gestire la città” vengono visionati e processati. A detta delle autorità, un piccolo esercito composto da polizia locale, addetti del comune, ACTV e Veritas controlla le immagini in diretta provenienti da seicento telecamere in modo da avere un unico occhio capace di sorvegliare l’intero territorio comunale. Inoltre, grazie a Tim, a cui è stata affidata la progettazione e lo sviluppo tecnologico della stanza del controllo, il numero delle persone presenti a Venezia viene verificato in diretta attraverso la localizzazione dei cellulari e l’analisi delle celle telefoniche in modo da capire quanti residenti nel comune di Venezia, italiani dal veneto e da fuori regione, o persone provenienti da paesi esteri sono presenti. Questo significa che basta avere un telefono in tasca per essere continuamente tracciati nella SCR. Oltre a Tim lo sviluppo della Smart Control Room è stato pianificato da Venis SpA, azienda partecipata del comune di Venezia e Mindicity, piattaforma di Urban Intelligence che assicura organizzazione, conoscenza, aumento della sicurezza e riduzione dei rischi nella città contemporaneamente al potenziamento della stessa come destinazione turistica (veramente, ancora di più?). Tutto ciò attraverso l’uso di intelligenza artificiale, computer vision, machine learning e natural language processing. Se anche voi pensate che la fregatura sia dietro l’angolo quando c’è un uso così massiccio di inglesismi, non siete i soli. Continua a leggere

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 20 ottobre 2022

Zardins Magnetics di giovedì 20 ottobre 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Giovedì 13 ottobre a Roma – informazioni sul presidio contro l’OMS
✓ Vincenzo, una storia che non smette di iniziare mai
✓ Appello di avvocat* sull’accanimento antianarchico
✓ Aggiornamenti su eventi e manifestazioni di piazza

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

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Oggi parte Steadfast Noon/Fuori la Nato dall’Italia, fuori l’Italia dalla Nato!

Oggi parte <Steadfast Noon> il ‘war game’ nucleare della Nato

Il nostro Paese è direttamente coinvolto con le basi di Ghedi (BS) ed Aviano (PN).

“Le forze aeree di tutta la Nato eserciteranno le capacità di deterrenza nucleare coinvolgendo decine di aerei sopra l’Europa nord-occidentale a partire da lunedì (17 ottobre 2022). L’esercitazione durerà fino al 30 ottobre“. Lo fa sapere la Nato, diffondendo maggiori informazioni sul ‘war game’. L’esercitazione ‘Steadfast Noon’ coinvolge 14 Paesi e fino a 60 velivoli di vario tipo, tra cui caccia di quarta e quinta generazione, oltre a velivoli di sorveglianza e aerocisterne. Come negli anni precedenti, parteciperanno anche i bombardieri a lungo raggio B-52 degli Stati Uniti, che quest’anno voleranno dalla base aerea di Minot, nel North Dakota.” Questa la notizia

IL NEMICO E’ A CASA NOSTRA!

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Sabato 15 ottobre 2022 a piazza Esquilino a Roma

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Appello di avvocati e avvocate contro la deriva giustizialista

Riceviamo e pubblichiamo un appello di avvocati e avvocate contro la deriva giustizialista e l’accanimento giudiziario e repressivo che in questo momento sta colpendo anarchici/e ma che riguarda tutte e tutti. 

Buonasera,
inviamo un documento redatto da 20 avvocati e avvocate di diverse città i
quali, nel corso degli anni, hanno prestato attività professionale in
favore di imputati politici di area anarchica.
In considerazione del fatto che recentemente abbiamo assistito, nostro
malgrado, ad una preoccupante erosione delle garanzie nel processo penale,
vi inviamo questo scritto affinchè quello di cui siamo testimoni non
rimanga confinato nelle aule giudiziarie e sommerso da una coltre di
silenzio, essendo in gioco diritti e principi di rango costituzionale,
unitamente alla vita di singole persone.
Per contatti e approfondimenti
Avv. Flavio Rossi Albertini ( 368559835)
Avv. Caterina Calia (3387685148)
Avv. Gianluca Vitale (3392664139).

Il 6 luglio scorso la Corte di Cassazione ha deciso di riqualificare da strage contro la pubblica incolumità (art 422 c.p.) a strage contro la sicurezza dello Stato (art. 285 c.p.) un duplice attentato contro la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, avvenuto nel giugno 2006 (due esplosioni in orario notturno, che non avevano causato nessun ferito) e attribuito a due imputati anarchici. L’originaria qualificazione di strage prevede l’applicazione della pena non inferiore a 15 anni di reclusione, l’attuale, invece, la pena dell’ergastolo. Sembra paradossale che il più grave reato previsto dal nostro ordinamento giuridico sia stato ritenuto sussistente in tale episodio e non nelle tante gravissime vicende accadute in Italia negli ultimi decenni, dalla strage di Piazza Fontana a quella della stazione di Bologna, da Capaci a Via D’Amelio e Via dei Georgofili ecc. Nel mese di aprile 2022 uno dei due imputati era stato inoltre destinatario di un decreto applicativo del cd. carcere duro, ai sensi dell’art. 41 bis comma 2 O.P. (introdotto nel nostro sistema penitenziario per combattere le associazioni mafiose e che presuppone la necessità di impedire collegamenti tra il detenuto e l’associazione criminale all’esterno per fini criminosi), altra vicenda singolare essendo notorio che il movimento anarchico rifugge in radice qualsiasi struttura gerarchica e/o forma organizzata, tanto da far emergere il serio sospetto che con il decreto ministeriale si voglia impedire l’interlocuzione politica di un militante politico con la sua area di appartenenza piuttosto che la relazione di un associato con i sodali in libertà. Sempre nel mese di luglio u.s. è stata pronunciata una ulteriore aspra condanna in primo grado, a 28 anni di reclusione, contro un altro militante anarchico per un attentato alla sede della Lega Nord, denominata K3, anche per tale episodio nessuno ha riportato conseguenze lesive. Inoltre, nell’estate del 2020 altri cinque militanti anarchici sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati di terrorismo, trascorrendo circa un anno in AS2 (Alta Sorveglianza, altro regime carcerario “duro”), nonostante i fatti a loro concretamente attribuiti fossero bagatellari, quali manifestazioni non preavvisate, imbrattamenti, ecc. Altri processi contro attivisti anarchici sono intentati per reati di opinione, ad esempio due a Perugia, qualificati come istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo, in quanto i rei avrebbero diffuso slogan violenti anarchici; quegli stessi slogan e idee che soltanto alcuni anni or sono sarebbero stati ricondotti alla fattispecie di cui all’art. 272 cp, propaganda sovversiva, fattispecie abrogata nel 2006, sulla base dell’assunto che la propaganda, anche di ideologie di sovversione violenta, debba essere tollerata da uno Stato che si dica democratico, pena la negazione del suo stesso carattere fondante. Altre iniziative giudiziarie per reati associativi sono state intentate a Trento, nuovamente a Torino, a Bologna a Firenze,  contro altri militanti anarchici, con diffusa quanto incomprensibile applicazione di misure cautelari in carcere. La narrazione mediatica sempre degli ultimi due anni, costruita sulla scorta di dichiarazioni qualificate del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, vede inoltre gli anarchici responsabili, istigatori, delle rivolte in carcere del mese di marzo 2020, salva recente successiva smentita da parte della commissione ad hoc istituita per stabilire le cause dell’insorgenza dei detenuti. Più in generale, in epoca recente, all’indistinta area anarchica è stata attribuita una enfatica pericolosità sociale da parte delle relazioni semestrali dei servizi segreti. Continua a leggere

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Il volantino che abbiamo distribuito al presidio di oggi a piazza Risorgimento

Questo il volantino che abbiamo distribuito oggi al presidio a piazza Risorgimento

 

NON VOGLIONO CHE STIAMO BENE, VOGLIONO CHE STIAMO BUONE!

ovvero < la psichiatrizzazione della società>            

Che si tratti di rifiutare l’imposizione di una terapia sperimentale come quella contrabbandata per vaccino contro il covid 19, che si tratti di rifiutare le misure emergenziali dei vari coprifuoco, lockdown, ricatti lavorativi e green pass, che si tratti di dare una lettura critica della pandemia o una lettura che distingue tra aggressori ed aggrediti nel conflitto in Ucraina ribadendo che la Nato e gli Usa sono i responsabili del conflitto e della sua escalation, che si tratti di ribadire che la responsabilità del disastro ambientale è del modello economico e che non si risolve se non si esce dal capitalismo, che si tratti di rifiutare la digitalizzazione debordante che diventa controllo sociale, o semplicemente che si esprima una critica al pensiero unico imperante, immediatamente scatta quella che può essere definita <patologizzazione del dissenso>.

Non ti vuoi vaccinare? Se una irresponsabile, non ragioni come dovresti, sei pazza, incosciente;

Non rispetti le misure restrittive per le varie emergenze? Sei contro tutta la comunità che dovresti tutelare, evidentemente non sei in grado di ragionare con lucidità e hai problemi di convivenza civile;

Non porti la mascherina? Sei passibile di TSO come è capitato allo studente che si è rifiutato di indossare la mascherina in classe;

Pensi che il nemico sia in casa nostra e ti batti contro la Nato? Sei pericolosa per te e per gli altri ed è meglio quindi che tu stia zitta perché sei matta e non parli in pubblico perché evidentemente il ragionamento razionale non ti appartiene; sei facilmente soggiogabile e preda di chi teorizza complottismi e comunque hai tendenze violente che devi tenere a bada pena l’espulsione dal consesso civile;

Pensi che il disastro ambientale, economico, sociale in cui siamo finite sia colpa del capitalismo? Sei una pazza, non sei collaborativa, sei pericolosamente asociale, non ti dai da fare per non sprecare acqua, energia elettrica, gas…  

Pensi che questo sistema stia precipitando la gente in una miseria senza fine? non capisci che invece è colpa tua perché non hai voglia di lavorare, non cogli le opportunità che questa società ti offre e sicuramente il problema è in famiglia, hai avuto rapporti distorti con tuo padre che non ti ha fatto capire la necessità della gerarchia, dell’obbedienza e del rispetto…meglio molto meglio se ti affidi ad un psicologo/a che ti aiuterà a capire le tue mancanze e i tuoi limiti e forse anche ad uno psichiatra prima che sia troppo tardi

Noi donne conosciamo fin troppo bene queste modalità e questi meccanismi, sono proprio quelli con cui il patriarcato ci ha tenute imbrigliate e asservite: colpevolizzazione, ricatto, infantilizzazione, delega, dipendenza da chi dice di possedere il senso del bene e del giusto. Non ci siamo dimenticate la società vittoriana in cui le donne che non riuscivano ad accettare le norme sociali ossessive che le tenevano vincolate venivano tutte presentate come malate di isteria, rinchiuse nelle case di cura e nei manicomi.

Ora il sistema sta patriarcalizzando la società tutta e <attenzione!> intende infilare psicologi e psichiatri in ogni dove.

NON VOGLIAMO CHE LO STATO SI OCCUPI DELLA NOSTRA SALUTE MENTALE, MA CHE CI LEVI DI DOSSO GLI ARTIGLI DEL PROFITTO E DELLO SFRUTTAMENTO.

Coordinamenta femminista e lesbica     Coordinamenta.noblogs.org/coordinamentafb /coordinamenta@autistiche.org

scarica il volantino  La psichiatrizzazione della società

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 13 ottobre 2022

Zardins Magnetics di giovedì 13 ottobre 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Giovedì 13 ottobre, Roma, aggiornamenti sul presidio contro l’OMS, la
concezione mercantile e produttivistica della salute mentale che porta
avanti, i trattamenti sanitari obbligatori e per l’autodeterminazione dei
corpi, delle menti, delle vite
✓ Vincenzo, una storia che non smette di iniziare mai. Un contributo da
Radio Cane e aggiornamenti
✓ Appello di avvocati sull’accanimento antianarchico

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Canale Telegram:
https://t.me/zardins

Contatti di posta elettronica:
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13 ottobre 2022 ore 11 /piazza Risorgimento

Partecipiamo alla mobilitazione IL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE – 13 ottobre 2022 ore 11 Piazza del Risorgimento

Il 13 e 14 ottobre 2022 si terrà a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS in cui si presenterà il World Mental Health Report. L’Assemblea romana contro il green pass ha deciso di partecipare al presidio informativo indetto dall’Assemblea antipsichiatrica. Per l’occasione abbiamo scritto questo testo.

nogreenpassroma.org

La gestione autoritaria dell’emergenza da Corona virus ha disvelato e, insieme, acuito tutta la violenza su cui si fondano le società liberal-democratiche. Tecniche di disciplinamento un tempo riservate a determinate categorie di persone, ossia ai devianti, ai vagabondi, ai riottosi, agli emarginati, ai poveri, ai folli e alle donne, sono state applicate all’intera popolazione, che, proprio come i dannati della terra, è stata confinata, schedata, profilata e sottoposta a trattamenti sanitari obbligatori.

L’imposizione della vaccinazione obbligatoria per determinate categorie di lavoratori e quella del green pass sulla popolazione tutta hanno costretto moltissime persone a sottoporsi all’inoculazione di un farmaco sperimentale contro la propria volontà, cioè attraverso il ricatto del salario o la minaccia dello stigma sociale. Il consenso alla vaccinazione è stata una vera e propria estorsione, ben mascherata dietro l’ipocrita finzione burocratica del “consenso informato”, in un contesto regolatorio e informativo pieno di contraddizioni e opacità, nel quale nessuna scelta libera, autonoma e consapevole avrebbe mai potuto essere realmente esercitata. Non scordiamo che alcune informazioni relative alla composizione dei vaccini e tutti i contratti di fornitura siglati tra Stati e compagnie farmaceutiche sono stati completamente secretati; così come non dimentichiamo che la gestione autoritaria della crisi sanitaria ha finito per violare gli stessi presupposti metodologici della medicina, impedendo l’esercizio del dubbio e dell’errore all’interno della comunità medica diffusa e accentrando la ricerca di una terapia nelle sole mani dei comitati tecnico-scientifici, imbrigliati a doppio filo con le strutture del potere politico, economico e burocratico.

Ma non solo: all’interno della campagna vaccinale, i meccanismi di derisione, umiliazione e criminalizzazione utilizzati per secoli contro il “malato mentale” sono stati utilizzati contro chi decideva di non ottemperare agli obblighi o di non conformarsi alle “raccomandazioni”, tanto da richiedere un TSO per uno studente che rifiutava di indossare la mascherina in una classe di liceo.

Nel contesto di questa violenza di Stato capillare e normalizzata, la sofferenza psichica si è diffusa a ritmo crescente tra la popolazione – soprattutto giovanile – confinata in casa (eccetto i lavoratori dei luoghi strategici della produzione) da misure insensate, sproporzionate e informate a una concezione della salute, intesa come mera assenza di malattia, miope, produttivista e quindi irricevibile. Una visione della salute volutamente epurata di qualsiasi riferimento alla qualità della vita (materiale, psichica, relazionale, affettiva), sistematicamente orientata alla rimozione delle cause socioeconomiche del malessere, incentrata sul trattamento dei sintomi e spesso anche incurante dei potenziali effetti dannosi prodotti, nel lungo termine, da questi interventi “terapeutici”, obbligatori e no. Continua a leggere

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13 ottobre a Roma/Il capitalismo nuoce gravemente alla salute!

IL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

Il 13 e 14 ottobre 2022 si terrà a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in cui si presenterà il World Mental Health Report.
È in questa occasione che nasce la chiamata a scendere in piazza per un

PRESIDIO COMUNICATIVO Giovedì 13 ottobre alle ore 11.00 – Piazza del Risorgimento – Roma
INVITIAMO TUTT3 A PARTECIPARE!
Assemblea Antipsichiatrica

“Una buona salute mentale consente alle persone di lavorare in modo produttivo e di realizzare appieno il proprio potenziale. Al contrario, una cattiva salute mentale interferisce con la capacità di lavorare, studiare e apprendere nuove competenze. Essa ostacola i risultati scolastici dei bambini e può avere un impatto sulle prospettive occupazionali future. I ricercatori stimano che solo a causa della depressione e dell’ansia si perdono ogni anno 12 miliardi di giorni lavorativi produttivi, per un costo di quasi 1.000 miliardi di dollari. Questo dato comprende i giorni persi per assenteismo, presenzialismo (quando si va al lavoro ma non si lavora) e turnover del personale.” (World mental Health report. Tranforming mental health for all; Cap. 4.3.2 Economic Benefits; OMS 2022).

Il 13 e 14 ottobre 2022 si terrà a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in cui si presenterà il World Mental Health Report. È in questa occasione che nasce la chiamata a scendere in piazza a Roma Giovedì 13 Ottobre.

OCCUPARSI DELLE CAUSE NON GENERA PROFITTO

La gestione sanitaria dell’emergenza pandemica ha evidenziato una totale assenza di interventi diretti ad approfondire le cause che l’hanno determinata, occupandosi esclusivamente dei sintomi. Focalizzare l’attenzione sulla ricerca delle cause avrebbe significato inevitabilmente attuare una radicale trasformazione delle politiche sociali, economiche, ambientali, sanitarie, relazionali. Troppo costoso e quindi, poco produttivo. La psichiatria funziona con le stesse modalità: al presentarsi di una crisi non vengono prese in considerazione le cause che l’hanno determinata, la persona viene espropriata della possibilità di esprimere i propri significati e di autodeterminarsi attraverso un potere del tutto arbitrario il cui interesse non é affatto quello dichiarato della cura, ma piuttosto la progressiva medicalizzazione e cronicizzazione della crisi. Lo Stato in questi due anni si è comportato allo stesso modo: in nome di una presunta irresponsabilità collettiva ha imposto le sue direttive dall’alto imponendosi come organo iperrazionale, una mente che ‘decide’ e sovradetermina il ‘corpo’ sociale, che in quanto ‘corpo’ è ad esso subordinato secondo un dualismo riduzionista para-psichiatrico appunto. Lo Stato e i suoi tecnici hanno valutato lo ‘stato di necessità’ secondo le leggi dell’economia, e gestito l’emergenza/crisi con la contenzione – l’esproprio della salute – esattamente come avviene in psichiatria. Allo stesso modo si è imposto un trattamento farmacologico col ricatto, impedendo alle persone di esprimere il proprio consenso, assicurando l’immediato introito per Big Pharma e lasciando solo chi ha subito le conseguenze sulla propria salute degli effetti collaterali del vaccino.

PER LA LIBERTÀ DI SCELTA CONTRO L’OBBLIGO DI CURA Continua a leggere

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Podcast della presentazione a Genova del 30 settembre 2022

Podcast dell’iniziativa a Genova del 30 settembre  2022

I Nomi delle Cose, lo spazio di riflessione della Coordinamenta femminista e lesbica

i-nomi-delle-cose

<Servitù volontaria Ribellione necessaria>

Pubblichiamo la registrazione della presentazione del 30 settembre a Genova del nostro libro <Femminismo: paradigma della Violenza/ Non Violenza> 

Ascoltatela e mandateci le vostre domande, osservazioni e riflessioni per costruire insieme una risposta allo stato di cose presenti!

clicca qui

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