12 maggio 1977/12 maggio 2018 a Ponte Garibaldi

Certo eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicole, eravamo eccessive, eravamo avventate, ma avevamo ragione. Ciao Giorgiana.
(liberamente tratto da Abbie Hoffman)

(liberamente tratto da Abbie Hoffman)

https://nobordersard.wordpress.com/
Riparte dalla Sardegna l’esercitazione interforze organizzata dal ministero della difesa.Da lunedì 7 Maggio al 18 nei poligoni sardi si eserciteranno le forze armate italiane e atlantiche per valutare la capacità d’intervento nelle situazioni di conflitto.

Quest’anno la novità sarebbe nelle difficoltà maggiorate dell’esercitazione che prevede simulazione di attacchi ciberneteci, chimico biologici e radiattivi.
La valutazione comprende anche la capacità d’intervento basata sul binomio velocità-efficacia dei contingenti Nato Very High Readiness Joint Task Force.
Le spese militari sono in aumento a livello mondiale con una spesa di 1739 miliardi di dollari, le fabbriche di armi continuano a produrre senza sosta incrementando i conflitti, le istituzioni ovviamente tacciono complici di fronte all’unico settore che non conosce crisi.
In un momento in cui le lotte languono e il comparto militare cresce, c’è da riflettere sul nostro parziale immobilismo.
Nel cuore del Parco Archeologico di Centocelle a Roma va prendendo forma il nuovo Pentagono italiano, il cui progetto consiste «nella realizzazione di un polo unico che faccia da struttura di accoglienza per il comando unico di tutte le forze armate, secondo la ristrutturazione di queste ultime descritta nel Libro Bianco per la Sicurezza Internazionale e la Difesa».

di Geraldina Colotti

Il calvario di Brenda Quevedo Cruz e di altri cinque giovani, sequestrati e torturati per coprire l’ennesimo complotto tra mafia e politica, indica quanto sia pericoloso esercitare la professione di giornalista in Messico per chi abbia a cuore la verità dei fatti. Di questo caso e della situazione politica messicana, a ridosso delle elezioni del 1 luglio, abbiamo parlato con Patricia Barba, giornalista del Portal del Frente de Medios Alternativos Independientes (FEMCAI).
1. Qual è il tuo profilo politico e come si svolge il tuo lavoro?
Il mio profilo politico è decisamente socialista, con una forte componente marxista perché resto convinta che l’essenza di un’autentica democrazia si radichi nel fatto che il prodotto del lavoro (la ricchezza) debba servire al benessere di chi la produce e, in ambito rurale, come diceva il nostro indimenticabile eroe Emiliano Zapata, la terra dev’essere di chi la lavora. Penso che il socialismo sia l’espressione più autentica dell’umanesimo e, perciò, sia la risposta indispensabile al capitalismo predatore che minaccia la vita del nostro pianeta. Per questo dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili affinché il socialismo possa estendersi globalmente in quanto sistema politico e sociale più adatto al progresso sostenibile nel mondo. Aver vissuto quattro anni nella Cuba socialista ha rafforzato la mia convinzione.
Attualmente, mi dedico alla diffusione obiettiva e analitica di quel che occorre nei diversi paesi del mondo attraverso il nostro Portal del Frente de Medios Alternativos Independientes (FEMCAI) che ho fondato insieme a due collaboratori, Pastor Delgado e Alberto Ramírez, a luglio del 2014. Il FEMCAI non si occupa solo di tematiche politiche ma anche di dar voce alle vittime di violazioni dei diritti umani che nel nostro paese sono migliaia. Promuoviamo anche il Premio Annuale “Ricardo Flores Magón”, per rendere omaggio a questo uomo eccezionale, uno dei pilastri della Rivoluzione Messicana e del pensiero umanista.
2. Come vedi la situazione politica attuale a ridosso delle elezioni in Messico e quali ne sono gli attori principali?
Ci troviamo in una congiuntura storica perché per la prima volta esiste una possibilità di sradicare il regime neoliberista attuale, vigente dall’arrivo di Carlos Salinas de Gortari in Messico, nel 1982. Salinas aveva un piano di lungo periodo perché dei politici eletti NON dal popolo ma dalle grandi corporations internazionali (io lo chiamo il “Cartello Finanziario Internazionale e i suoi due esecutori, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale) assicurassero alle multinazionali il controllo delle risorse nazionali. Attualmente, competono per la presidenza, per il congresso federale e per quelli statali e per le 9 governazioni, rappresentanti del PRI, PAN, PRD, MORENA e gli “indipendenti” (che non lo sono davvero, ma partecipano per togliere voti a Andrés Manuel López Obrador -AMLO- e ai candidati di MORENA). A causa dell’enorme sfiducia di un gran numero di messicani a fronte dell’alto livello di corruzione, impunità e violenza prodotti dall’attuale regime rappresentato dal PRIANRREDÉ (ovvero dall’unione di 3 partiti maggioritari che si sono accordati per continuare ad appoggiare il regime neoliberista) è molto probabile che vinca MORENA/AMLO. Conta inoltre l’efficace gestione di López Obrador quando è stato governatore del Distrito Federal (oggi Città del Messico). Durante il suo mandato, ha dimostrato onestà e sobrietà nel ridursi il salario e nel ridurlo al resto dei suoi collaboratori, nell’eliminare i privilegi e il lusso, e questo ha portato notevoli consensi a lui e al suo partito. Inoltre, López Obrador ha promosso politiche come quella della pensione per anziani e madri sole, borse di studio per studenti, costruzioni di scuole e l’Università di Città del Messico, ospedali, eccetera. Tuttavia, benché le intenzioni di voto abbiamo mostrato un’indiscutibile vantaggio per MORENA/AMLO, non è la prima volta che si verificano frodi: nel 1988, Salinas arrivò al potere grazie a una frode gigantesca (con il crollo del sistema); nel 2006, Felipe Calderón praticamente rubò la presidenza attraverso trappole nel conteggio dei voti e nel sistema di calcolo dell’Instituto Federal Electoral (IFE); nel 2012, Enrique Peña Nieto comprò circa 5 milioni di voti oltre ad aver speso molti più milioni di pesos rispetto al bilancio consentito per la sua campagna. Noi messicani ci stiamo preparando per evitare la frode che si sta preparando per lo meno dall’anno scorso, e speriamo che le misure che stiamo prendendo siano sufficienti a evitarla. In caso contrario, il Messico continuerà ad avanzare verso la sua totale distruzione come nazione. Devo chiarire che non faccio parte di MORENA, però mi è molto chiaro che costituisce l’unica opzione per rendere possibile, insieme alla partecipazione diretta dei cittadini, la ricostruzione del nostro paese. Continua a leggere
Ta colère est légitime
Intro :
Ca fait vingt ans qu’on nous explique
La lutte de classe, c’est dépassé
Qu’au nom d’la guerre économique
Pauvres et riches doivent collaborer
La droite, la gauche capitalistes
Ont ouvert la voie aux fascistes


Parchi e giardini invasi dall’erba alta. Non basta Romafaschifo, anche Repubblica chiede ai suoi lettori di denunciare l’incuria e il degrado. Cercansi delatori no perditempo.

Gentiloni ammette che abbiamo bisogno dei migranti, ma che il flusso sia sicuro. Un po’ come le mestruazioni il corpo ne ha bisogno, ma serve un assorbente che argini le conseguenze, tipo sporcare il mare.

Titolo: Lampi di occidente a Teheran, sognando un Iran normale. Compito: individuare il colonialismo, eurocentrismo e moralismo.

In Usa, ora diventerà obbligatoria la retrocamera perché sono morti parecchi bambini mentre qualcuno faceva retromarcia nel vialetto. Non siamo più in grado nemmeno di prenderci le nostre responsabilità quindi veniamo sostituiti dalle macchine. I racconti di Asimov sempre più reali.

Una vecchietta a Torino sequestra l’idraulico perché non emette fattura. Siamo al colmo per essere legalitari si usa pure il sequestro di persona.


Oggi 4 maggio, in occasione della nuova udienza per il processo a Nadia Lioce per la protesta da lei attuata contro le durissime condizioni di detenzione in regime di 41 Bis a cui Nadia è sottoposta da 13 anni e che le sono state rinnovate per due anni ancora, si è svolto un presidio di solidarietà e di lotta davanti al tribunale de L’Aquila e presidi anche in altre città.

qui potete leggere l’opuscolo pubblicato dalle compagne del MFPR sull’assemblea che si è svolta il 19 aprile a Napoli alla Mensa Occupata
https://femminismoproletariorivoluzionario.files.wordpress.com/2018/05/opuscolo-mensa-ok.pdf
Questo uno stralcio:
Dall’introduzione delle compagne di
Mensa Occupata:
“il carcere non è riformabile, pensiamo
che il carcere vada abbattuto…
Rompiamo l’isolamento carcerario…
Stasera parleremo di un tema importante quello del carcere con un particolare
riferimento alla compagna Nadia Lioce in 41 bis ormai dal 2006.
Quando parliamo di detenzione ci teniamo a ricordare sempre che sia quando
è portata avanti nei confronti di compagni militanti rivoluzionari sia
contro detenuti comuni, intendiamo parlare sempre comunque di detenzione
politica.
Dopo il presidio in solidarietà alla compagna Nadia Lioce ben 31 compagni
hanno ricevuto delle denunce per manifestazione non autorizzata ed è
anche per questo che oggi abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa
per dare comunque risalto e voce a questo atto gravissimo che è accaduto
a L’Aquila. Infatti ci teniamo a sottolineare la volontà da parte dello Stato
di criminalizzare le lotte, la solidarietà e di continuare a reprimere ancora
una volta chi cerca di resistere, chi cerca di essere quel ponte dall’interno
delle carceri all’esterno che vada a rompere l’isolamento carcerario. Anche
questi esempi dimostrano come la repressione sia politica in ogni sua
forma; riteniamo che non esista distinzione tra detenzione politica e quella
comune rispetto a chi ogni giorno resiste in questa società e combatte
per portare il piatto a tavola.
E’ importante per noi sottolineare anche la composizione carceraria. Basti
pensare che la maggior parte dei detenuti oggi è in carcere per reati contro il
patrimonio, quindi ancora una volta è chiaro come ci si ponga sempre a
difesa dei valori delle classi dominanti.
Noi stessi viviamo in un carcere a cielo aperto, basti pensare alle telecamere,
alla militarizzazione delle città; anche a Napoli il centro storico sta
cambiando in ogni sua forma, troviamo militari in ogni angolo, telecamere
ovunque, in una città ormai a misura di turista non a misura di chi nella
città ci vive, una città dove per la repressione, anche grazie a quello che è
stato il decreto Minniti, non c’è più la possibilità di sopravvivere all’interno
di un centro vetrina e dov’è sempre di più le classi sociali emarginate
vengono cacciate dal centro storico alla periferia.
Il carcere è la punta di iceberg della repressione.[…]
https://roundrobin.info/2018/04/sui-fatti-di-parma-francesco-concari-stupratore-e-infame/


