Ascoltate questa sera Zardins Magnetics / giovedì 21 novembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 21 novembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

-Se stiamo fermx, loro vengono avanti, compagnx!
Pensieri sparsi sulle lotte e anche sulla loro illusorietà

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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22 novembre a Strike/ Resistendo al capitale/ sulla finanziarizzazione dell città

Venerdì 22 novembre dalle 17.30 a via Umberto Partini 21.

L’incontro di venerdì 22 novembre a Strike rappresenta un’importante occasione di confronto tra diverse realtà in lotta per discutere insieme le dinamiche finanziarie che continuano a privatizzare i nostri territori e gli spazi pubblici, sottraendo le abitazioni ai bisogni reali delle persone e allontanando luoghi e comunità dalle città.
La costruzione di uno Student Hotel vicino a Strike sembra inserirsi nel solco di una tendenza diffusa in molte città, dove l’arrivo di simili strutture ha spesso segnato l’inizio di profondi cambiamenti nel tessuto sociale ed economico dei quartieri ospitanti. Questi progetti di “riqualificazione”, più che migliorare la qualità della vita dei residenti, sembrano frequentemente mirare a trasformare interi quartieri per renderli appetibili a investitori. Gli effetti collaterali sono ben noti: gentrificazione, innalzamento dei prezzi, sgomberi, e la perdita di spazi comunitari.
Il processo di abbandono iniziale dei territori, voluto e pianificato da grandi gruppi finanziari e supportato spesso da decisioni istituzionali, è un fenomeno tristemente comune: lasciare in rovina interi territori per poi trasformarli in merce da valorizzare risponde alla logica del capitalismo estrattivo, che trae profitto dai beni e spazi senza riguardo degli abitanti.
Le comunità si trovano spesso a resistere per proteggere i propri spazi e per rivendicare un diritto alla città che non sia esclusivo né elitario. Gli incontri come quello di Strike servono proprio a creare una rete di resistenza e solidarietà, utile per contrastare le dinamiche speculative e per proporre soluzioni alternative che mettano al centro i bisogni delle persone.
Ci vediamo venerdì 22 novembre dalle 17.30 a via Umberto Partini 21.

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Allarme Rosso 15/Biden autorizza Kiev a usare i missili Usa a lungo raggio contro la Russia

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nonostante e proprio perchè uscente, si è affrettato ad autorizzare per la prima volta l’Ucraina a usare i missili americani a lungo raggio contro la Russia. Lo riportano i media americani.

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Lettera aperta di UDAP e GPI alle realtà palestinesi

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 14 novembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 14 novembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

-L’esperienza della prigionia di chi non ha voluto rinnegarsi, racconti di donne antifasciste e rivoluzionarie

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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14 novembre a piazzale Clodio davanti al tribunale!

Riceviamo e Condividiamo#TIZIANOLIBERO 
IL 14 NOVEMBRE A ROMA CI SARA’ L’UDIENZA DI TIZIANO, IN PIAZZALE CLODIO H.12:00. CHIAMIAMO AD UN PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE, ALLE H.11:30.
In un mondo che condanna un ragazzo per aver lottato per chiedere la fine del genocidio e contro la repressione militare messa in campo dal governo, noi sappiamo da che parte stare: a Roma il 5 ottobre c’eravamo tutt3, come saremo in ogni ovunque per gridare Palestina Libera.
Dalla parte di chi sceglie di lottare, di alzare la testa e di rispondere alle intimidazioni di un governo complice del massacro che sta avvenendo.
Dalla parte di chi, davanti ad un mondo che sempre più chiama alle armi, sceglie di schierare il proprio corpo per il riscatto e la libertà di tutt3!
Per chi volesse continuare a sostenere la raccolta fondi, siccome le spese legali sono più alte di quel che pensavamo:https://www.gofundme.com/f/tiziano-lovisolo?utm_campaign=man_ss_icons&utm_medium=customer&utm_source=copy_link
FACCIAMO GIRARE, GRAZIE!!!

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Ventennale dello Spazio sociale EX51 !!!!!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 7 novembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 7 novembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

–  in ogni dove “SIGNORNO!”

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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L’inganno Kamala. Ovvero: patriarche a stelle e strisce

L’inganno Kamala. Ovvero: patriarche a stelle e strisce

da Nicoletta Poidimani

https://www.nicolettapoidimani.it/?p=2258

Non è mia intenzione intervenire nell’ammorbante dibattito sulle elezioni statunitensi quanto, invece, condividere gli interessanti spunti di riflessione che emergono da una intervista a Silvia Baraldini, a cura delle compagne della Coordinamenta femminista e lesbica.

Come giustamente scriveva Audre Lorde, The master’s tools will never dismantle the master’s house

Buon ascolto!

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16 novembre a Centocelle/Corteo in preparazione della manifestazione del 30

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30 novembre a Roma/Per la Palestina e per noi!

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Italia, +60% alle spese militari in dieci anni: nel 2025 spenderà 32 miliardi

Italia, +60% alle spese militari in dieci anni: nel 2025 spenderà 32 miliardi

Nel 2025, per la prima volta nella storia, l’Italia supererà la soglia dei 30 miliardi di spesa per il settore bellico. La notizia arriva dall’Osservatorio Milex sulle spese militari, che, calcolatrice alla mano, ha esaminato il disegno di legge di bilancio, stimando un aumento della spesa militare di oltre 2 miliardi e arrivando al nuovo record di oltre 32 miliardi, segnando un incremento del 12% in dieci anni. Di questi, 13 miliardi andranno all’industria militare per nuove armi. Di preciso, l’Osservatorio ha condotto “un’analisi delle allocazioni relative alla sfera della Difesa e degli armamenti”, giungendo così alla valutazione della spesa militare prevista per il prossimo anno. Come già preannunciato, è alla Difesa, insomma, che sono destinati parte dei fondi provenienti dai tagli di tutti gli altri ministeri. Giusto qualche giorno fa era emerso che la prima vittima sarebbe stata il Fondo dell’Automotive: esso punta a sostenere la transizione alle auto elettriche, e scenderà da un miliardo a 200 milioni l’anno, con un risparmio per lo Stato di 3,7 miliardi nel prossimo quinquennio.

L’analisi dell’Osservatorio Milex parte dal bilancio del ministero della Difesa, che costituisce “il punto di partenza di base per qualsiasi stima delle spese militari”, e ammonta a 31,295 miliardi di euro. A questa cifra vanno sottratte le voci di spesa con scopi differenti da quelli militari e aggiunte quelle esterne al Ministero con scopi militari. Dalle tabelle dell’Osservatorio, emerge come la spesa totale per il personale ammonti a un totale di oltre 11,7 miliardi di euro, che comprendono anche i carabinieri impiegati in missioni all’estero. Il totale delle voci non operative, come quelle di natura gestionale e amministrativa, è di 2,6 miliardi di euro, i fondi provenienti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy valgono 3,2 miliardi, le missioni internazionali contano 1,21 miliardi, e i fondi pensionistici ammontano a 4,5 miliardi. Continua a leggere

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4 novembre a Milano/ giornata del disertore!

4 NOVEMBRE GIORNATA DEL DISERTORE – Presidio al consolato ucraino di Milano

ilrovescio.info

La guerra comincia qui. Qui possiamo incepparla.

Contro la gabbia delle identità digitali usate per sorvegliarci, arruolarci o eliminarci, disertiamo la guerra, solidarietà ai disertori!

4 NOVEMBRE

GIORNATA DEL DISERTORE

ORE 10 CONSOLATO UCRAINO DI MILANO, via Ludovico Breme 11

L’epoca delle guerre algoritmiche, di cui esempio paradigmatico è il genocidio in atto a Gaza, non ha cancellato il bisogno di carne umana da mandare a morire sul fronte. Il conflitto NATO-Russia in Ucraina dimostra che progresso tecnologico e mobilitazione totale si alimentano a vicenda. Se l’arma cibernetica serve ad opporsi a qualsiasi cosa che interrompa il semplice raggiungimento dell’obiettivo – un atto di diserzione, insubordinazione o fraternizzazione sul fronte, o un semplice moto d’incertezza o di paura – l’umano gesto di rifiuto della guerra ancora conta.

È quello che sta succedendo in Ucraina. Decine di migliaia di arruolati disertano o si rivoltano contro i propri comandanti, centinaia di migliaia di arruolabili si nascondono, i rapitori dell’esercito incontrano una crescente ostilità popolare. Sono tantissimi i fuggiti all’estero – gli “scappati nel bosco” – che hanno sfidato la morte attraversando montagne e fiumi per sfuggire alla mobilitazione e oggi vivono anche nelle nostre città.

Il coraggio di dire no alla guerra, che si registra in maniera crescente anche in Russia, e accade persino contro la mobilitazione esistenziale e permanente in Israele – i “refuseniks” – va difeso. Non solo per valide ragioni etiche, ma anche perché può materialmente portare al crollo del fronte. In questo crollo, a cui possiamo contribuire, risiede la possibilità di inceppare la corsa al massacro totale verso cui ci sta portando la spirale mimetica di violenza in atto.

Applicando la Legge sulla mobilitazione generale, dal 18 maggio il Consolato Generale d’Ucraina a Milano non fornisce più servizi, tra cui il rinnovo del passaporto, agli uomini in età tra i 18 e i 60 anni se non aggiornano i propri dati su Oberih, il registro elettronico militare che serve ad arruolare. Lo Stato ucraino a corto di carne da cannone, con la crescente complicità degli Stati europei, dà la caccia ai renitenti con un codice QR, lo stesso che i disertori del Green Pass ben conoscono.

In continuità con gli attacchi che negli ultimi mesi sono stati portati contro la logistica e la produzione materiale e culturale di guerra nelle nostre città – e mentre anche in Italia si parla di reintrodurre il servizio militare, magari arruolando chi è senza-documenti con il ricatto della cittadinanza – facciamo del 4 novembre, festa delle Forze Armate, la Giornata del Disertore, con un presidio davanti al Consolato Generale d’Ucraino a Milano.

La guerra comincia qui. Qui possiamo incepparla.

Contro la gabbia delle identità digitali usate per sorvegliarci, arruolarci o eliminarci, disertiamo la guerra, solidarietà ai disertori!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 31 ottobre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 31 ottobre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

-Verso il 4 novembre, giornata del disertore. No alla guerra, no allo stato di polizia, no al modello Israele!

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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Allarme Rosso 14/ L’identità digitale

“Ogni progresso tecnologico modella il mondo nel momento in cui viene utilizzato. La digitalizzazione di tutti i servizi pubblici e il requisito dell’accesso tramite un terminale collegato a internet implica e giustifica delle trasformazioni dello spazio.” e del tempo e della nostra vita, aggiungiamo noi!

Come non ho (ancora) creato la mia identità digitale

Di un giardiniere non identificato

Da Rivista Malamente n. 31, dic. 2023 (QUI IL PDF)

Quel che segue è il racconto di una piccola odissea in cui è incappato un giardiniere francese che voleva seguire un corso di formazione del Centro per l’impiego (racconto che è stato pubblicato sul sito di Pièces et main d’œuvre). Seguire il corso è obbligatorio per poter avviare la sua attività lavorativa, l’unico modo per iscriversi e pagarlo utilizzando i fondi messi a sua disposizione è tramite un sito che richiede di autenticarsi con identità digitale, ma se non possiedi uno smartphone non puoi attivare la tua identità digitale… La tradizionale burocrazia diventa ancora più odiosa facendosi amministrazione digitale.

L’identità digitale è un modo per garantire a cittadini e imprese la possibilità di identificazione e autenticazione elettronica sicura, tramite telefono cellulare (molti di noi avranno già avuto a che fare con lo SPID). L’evoluzione a cui si sta lavorando negli ultimi anni – proposta dalla Commissione europea nel giugno 2021 – è la definizione di un quadro normativo comune per l’European Digital Identity Wallet: un “portafogli” che integra identità digitale, certificati, pass e altri attributi personali. In questo, ovviamente, le grandi aziende informatiche non stanno a guardare, con Google che è già passata da Google Pay a Google Wallet.

Tramite il Portafogli digitale sarà possibile identificarsi e accedere ai servizi digitali pubblici e privati di tutta l’UE. Come oggi non è in realtà un obbligo possedere la carta d’identità cartacea o elettronica (quella a forma di tessera bancomat), ma non averla significa essere tagliati fuori da tutte le attività in cui viene richiesta; così potrà presto avvenire per l’identità digitale tramite app su smartphone: non sei obbligato a dotartene, ma se non la hai… problemi tuoi. L’accesso ai servizi, anche a quelli base, diventerà molto complicato.

La rete si stringe sempre di più: se possedere uno smartphone è già ora (in una certa misura) un obbligo sociale, presto potrà diventare un (quasi) obbligo civile e amministrativo. Per chi si ostinerà nel sogno proibito di vivere senza uno smartphone (in attesa che tutte queste informazioni digitali siano più comodamente ospitate in un chip sottocutaneo), l’esclusione dalla vita sociale e civile sembra la soluzione più logica.

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