Podcast della Trasmissione del 18/11/2015

“I Nomi delle Cose” /Puntata del 18/11/2015

” La nuit oubliée- Riflessioni femministe sulla Francia”

“……bisogna se non altro dire che il più grande eccidio civile in Francia nel dopoguerra non è stato quello del 14 novembre di quest’anno, ma quello del 17 ottobre del 1961, quando una manifestazione di algerini francesi che chiedevano indipendenza per il proprio paese fu repressa nel sangue. Manifestazione indipendentista che aveva assunto anche un aspetto sociale: gli invisibili abitanti delle periferie più squallide, che producevano alla Renault e nelle altre fabbriche della Parigi operaia, invasero il centro della “ville lumière”, vetrina del benessere e della “grandeur” francesi. La manifestazione era assolutamente pacifica, la chiamata era contro l’imposizione del coprifuoco alla popolazione algerina e diceva testualmente “ non saranno tollerate armi – “neanche una spina” – né comportamenti violenti” e parteciparono in trentamila comprese famiglie, donne e bambini. Ancora oggi non si sa esattamente quanti siano stati i morti, non è stato neanche mai possibile definirne la cifra, approssimativamente fra i duecento e i trecento. Per settimane la Senna riportò a galla decine di cadaveri……” La coordinamenta, Storia e memoria

“..Noi abbiamo su questo, noi donne del Mali, un ruolo storico da giocare, qui e ora, nella difesa dei nostri diritti umani contro tre forme di fondamentalismo: quello religioso tramite l’islam radicale, quello economico tramite il mercato globale, quello politico tramite la democrazia formale, corrotta e corruttrice (…) Perché i potenti del mondo che si preoccupano tanto della sorte delle donne africane non ci dicono la verità sulle poste in gioco minerarie, petrolifere e geostrategiche delle guerre?….”    Aminata Traorè e altre femministe maliane  contro la strumentalizzazione della violenza contro le donne da parte della comunità internazionale per giustificare l’intervento armato in Mali.

 

“…Il vero scontro di Civiltà che stiamo vivendo è in realtà ortogonale a quello che ci viene raccontato dai media, dai predicatori apocalittici di tutte le religioni, dai califfi rampanti, come dal Front International dei leader che hanno sfilato a Parigi con Hollande.
Non si tratta infatti di “Oriente” contro “Occidente”, ma delle classi dominanti di entrambi i poli contro le classi subalterne, per controllarle attraverso il potere della paura e dell’ostilità reciproche.
Affinché i proletari di tutto il mondo non si uniscano, bisogna che si combattano.” Alessandra Daniele “Da Ferguson a Parigi”.

http://www.carmillaonline.com/2015/01/18/da-ferguson-a-parigi/



“La nuit oubliée” /Riflessioni sulla Francia/ Perchè a Parigi?/
La coordinamenta verso il 25 novembre/LO STRUMENTO DEL PARTIRE DA SE’ E IL VALORE POLITICO DELLA ROTTURA”

clicca qui

Questa voce è stata pubblicata in 25 novembre, Antimperialismo, I Nomi Delle Cose, neocolonialismo, Podcast, Trasmissione RoR - I Nomi delle cose, Violenza di genere e contrassegnata con , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.