Il 25 settembre appena trascorso è morta Assata Shakur, militante dei movimenti rivoluzionari afroamericani degli anni Settanta del Novecento, militante di spicco del Black Liberation Army e, ancora prima, del Black Panther Party for Self-Defense2. in esilio a L’Avana e ancora nella lista nera degli USA.
“Sono un’ex prigioniera politica, e vivo in esilio a Cuba dal 1984. Sono stata un’attivista politica per la maggior parte della mia vita, e anche se il governo degli Stati Uniti ha fatto di tutto per criminalizzarmi, non sono una criminale, né lo sono mai stata.” (…) “A questo punto, penso che sia importante chiarire una cosa. Ho sostenuto e sostengo ancora cambiamenti rivoluzionari nella struttura e nei principi che governano gli Stati Uniti. Sostengo la fine dello sfruttamento capitalista, l’abolizione delle politiche razziste, l’eradicazione del sessismo e l’eliminazione della repressione politica. Se questo è un crimine, allora sono totalmente colpevole.” youtu.be e reddit-socialism
Materiali Iniziativa Black Panther Party-Paradigma della Violenza/Non Violenza