DIRE LA VERITÀ
SIAMO QUI PER LOTTARE CONTRO LA GUERRA.
MA PER LOTTARE CONTRO LA GUERRA BISOGNA DIRSI E DIRE LA VERITÀ.
Siamo sommerse dalle falsità di una narrazione ufficiale e mediatica sostenuta a tamburo battente da tutto l’arco partitico. Come è già successo durante la pandemia, ogni esercizio di pensiero critico e di dissenso è demonizzato e criminalizzato.
La guerra in Ucraina è stata provocata, innescata, voluta dagli Stati Uniti e dalla Nato e dal codazzo degli alleati, Europa compresa, per la supremazia del dollaro e per il controllo delle materie prime. L’Ucraina sarà distrutta dall’imperialismo occidentale, così come è già successo alla Jugoslavia, all’Afghanistan, all’Iraq, alla Libia, alla Siria…
Anche l’Italia è in guerra. Il nostro Paese invia ogni sorta di finanziamenti: moltissimi soldi, uomini e mezzi. Dai nostri porti partono armi. Il nostro Paese ospita moltissime basi militari americane e Nato, testate nucleari, un mega sistema satellitare, fondamentale per il controllo dei droni e delle forze armate americane dislocate in altri Paesi; nelle nostre regioni vogliono aprire laboratori di sperimentazione di armi biologiche. Viviamo su una polveriera. Ci potremo meravigliare se diventeremo un bersaglio?
La popolazione è sempre più impoverita: tagli continui ai servizi sociali, orami quasi assenti in molte parti di territorio; prezzi alle stelle; inflazione galoppante; sanità e scuola allo sbando; abitazioni carissime da comprare e affitti improponibili; salari da fame.
La digitalizzazione della società e di ogni momento della nostra vita accelera costantemente. Vorrebbero farci credere che migliorerà il nostro quotidiano, ma al contrario: le ztl e la “fascia verde”, lo spid, il passaporto digitale europeo, il fascicolo sanitario elettronico, il registro scolastico elettronico, gli obblighi vaccinali, le patenti del “buon cittadino”, gli incentivi per l’abolizione del contante, lo smart citizen wallet, le smart cities e le città dei 15 minuti… tutte queste misure, tra loro interconnesse, ci costringeranno all’obbedienza e al confinamento. Chi rifiuta di adeguarsi alle nuove normative e al controllo informatico, o non ha i soldi per farlo, perderà il lavoro, i mezzi per il proprio sostentamento e la stessa libertà di movimento.
IL NEMICO È A CASA NOSTRA!
NO ALLA GUERRA IN UCRAINA!
FUORI L’ITALIA DALLA NATO!
NO ALLA DIGITALIZZAZIONE E AL CONTROLLO DELLA NOSTRA VITA!
Dimenticarsi di questo renderà inutile ogni lotta che decideremo di portare avanti
- Vogliamo una sanità pubblica al prezzo del chip sottopelle?
- Vogliamo una scuola dove la disciplina è tenuta a colpi di TSO, come è successo durante la pandemia? Un’università in cui possono entrare solo gli iscritti, come già accade in alcuni atenei?
- Vogliamo un posto di lavoro in cui lo svolgimento delle nostre mansioni è controllato da sensori, algoritmi e telecamere che registrano anche il tempo impiegato per usare il bagno?
- Vogliamo il braccialetto elettronico per le donne che subiscono violenza?
- Vogliamo la “città degli dei” e i ghetti di periferia da cui non potremo uscire?
LOTTIAMO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI CONTRO LA GUERRA ESTERNA E CONTRO LA GUERRA INTERNA!!!
Coordinamenta femminista e lesbica
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