Quando la polvere ha il colore della morte…

Quando la polvere ha il colore della morte…

di Nicoletta Poidimani

-Taranto

«Vedi quella polvere rossa? È diossina», dice C. indicandomi il guard-rail mentre passiamo in auto sotto quel mostro industriale che da decenni devasta la salute di chi vive a Taranto: l’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia.

Immediatamente penso al Vietnam, agli oltre 7 milioni di litri di Agent Orange copiosamente irrorati dall’esercito statunitense su foreste e giungla per stanare la resistenza dei Vietcong. Penso alle generazioni che, nei decenni, hanno pagato e continuano a pagare il prezzo di quella guerra (video 1 e 2).
Penso a Seveso, uno dei poli di produzione segreta di quella maledetta sostanza.

Sono a Taranto – nel “cuore della bestia” – proprio per un incontro pubblico sui nessi tra guerra, capitale e militarizzazione/devastazione della salute e dei territori.

Sono a Taranto e penso alla criminale ipocrisia di Draghi e della classe politica italiana che, dopo aver imposto alla popolazione di inocularsi dei sieri sperimentali “per la propria salute”, ha deciso di incrementare, raddoppiandola, la produzione dell’ex Ilva da 4 a 8 milioni di tonnellate.

Ne parliamo in cerchio: siamo tutte e tutti «esperti sulla propria pelle», come avrebbe detto Maccacaro (qui potete ascoltare le tre parti del mio intervento: 123).

Al termine della serata una compagna mi racconta del cancro incurabile di suo figlio diciottenne e mi racconta di tutti quelli che abitano “ai Tamburi”, proprio sotto le ciminiere del mostro, e che, malgrado tutto, non se ne vogliono andare da lì.

La guerra non è soltanto altrove. La guerra è anche qui, nel nostro quotidiano e nei nostri corpi, con la sua logica, il suo linguaggio e le sue produzioni di morte.

Essere antimilitarista significa lottare contro lo stato di cose presente, che è stato di guerra permanente, emergenza infinita, insaziabile fame di profitti, inarrestabile scia di morti.
Il resto sono parole al vento, quel vento che, come a Taranto, porta la morte nelle case e nelle strade…

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