Monique Wittig,teorica femminista materialista

Il pensiero di Monique Wittig, teorica femminista materialista/ la traduzione militante del 2019 è del <collettivo della lacuna>

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<Siamo lesbiche femministe, soggettività minoritarie che si pensano wittighianamente al di là delle categorie di sesso, consapevoli del fatto che nel mondo in cui viviamo le strutture sociali di genere, di classe, di razza che ci stigmatizzano e ci inferiorizzano sono ancora poderose, violente, brutali. Da anni lavoriamo su Wittig: leggiamo i suoi testi, spesso collettivamente, e li traduciamo. Nella speranza di restituire a Wittig la sua voce, il rigore cristallino della sua teoria, la radicalità scomoda dei suoi posizionamenti teorici e politici – e non trovando (chissà come) editore –, pubblichiamo questa nostra
traduzione guerrigliera clandestina fuggitiva.
Nel 1969, Monique Wittig scriveva ne Les Guérillères che “occorre passare al vaglio ciascuna parola”.
La frase, tagliente come un coltello, riassume il rapporto di Wittig alle parole, ai concetti, al linguaggio (e, pertanto, alla traduzione): armi per lei a doppio taglio. Da un lato, il linguaggio, le parole, le categorie sono dispositivi di violenta soggiogazione che feriscono i corpi e le menti dei gruppi oppressi, dall’altro, sono strumenti di liberazione collettiva e di nuova immaginazione di sé, quando riabitati e reinventati dalle soggettività minoritarie.
Cinquant’anni dopo, le parole, i canti, le danze delle guerrigliere, il luccicare delle loro armi ci riempiono, sinesteticamente, occhi e orecchie. Le guerrigliere vomitano l’ideologia della differenza, la dominazione del pensiero straight, l’appropriazione delle donne, l’alterizzazione dei soggetti minoritari. Cinquant’anni dopo, noi lesbiche femministe, noi soggettività minoritarie sappiamo che la lotta di liberazione è estenuante nella sua duplice forma, materiale e concettuale, e sappiamo che è lungi dall’essere vinta, tanto le forze reazionarie (nelle loro molteplici forme) si scatenano per salvare il loro mondo. Ma Monique Wittig, rivoluzionaria, lesbica materialista, una vittoria l’ha già immaginata,
teorizzata e scritta.
Questa traduzione è un gesto che ce lo vuole ricordare.
ESSE AFFERMANO TRIONFANTI CHE
OGNI GESTO È ROVESCIAMENTO.
collettivo della lacuna
2019

anarcoqueer.wordpress.com

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