Un bell’articolo di Silvia De Bernardinis su Salvatore Ricciardi

Vi invitiamo a rileggere questo bell’articolo di Silvia De Bernardinis su Salvatore Ricciardi, scritto in occasione dell’uscita del libro di Ottone Ovidi proprio su Salvatore.

https://coordinamenta.noblogs.org/…/08/27/e-questo-e-quanto/


<…Quella di Ricciardi è una storia significativa non per la sua eccezionalità ma, al contrario per la sua comunanza con le migliaia di altre storie che hanno attraversato lo stesso periodo, perché, pur non avendo tutti compiuto l’identico percorso, incarnano, come giustamente dice Ottone Ovidi, lo spirito di un determinato tempo storico. Parliamo di un ventennio che è stato una sorta di terremoto che ha aperto crepe dalle quali è fuoriuscita una molteplicità di espressioni di insubordinazione all’esistente, dal basso, proprio come da una crepa sulla terra, che ha fatto emergere soggettività fino ad allora invisibili o marginali. Non solo operai, studenti, ma anche il proletariato extralegale, i carcerati, addirittura i “pazzi”, nascosti nei manicomi, riuscirono ad acquisire visibilità, a farsi soggetto. Un sommovimento provocato dalle stesse dinamiche del capitale in trasformazione, dalla crisi fordista nell’occidente capitalistico, una conformazione sociale nuova che non incontra e non si incontra nelle forme di rappresentanza politica tradizionali. Una visione della politica come esperienza totalizzante e collettiva e una percezione, anch’essa collettiva, di poter ribaltare, su qualunque piano, lo stato di cose esistenti. Questo è il quadro nel quale si inserisce l’esperienza politica di Salvatore Ricciardi…>

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