Barbara Balzerani per Salvatore Ricciardi

“Un mese col fiato sospeso a tenerti per mano da lontano in questo tempo di rimandi. Come dimenticarti? Come ricordarti? Era piacevole immaginarti in corteo con la tua figlietta: “Papà, perché strillate che le galere debbono saltare in aria e poi non succede?”. E tu che pensavi che se non avessi saputo cosa andavi facendo ti saresti sentito un verme. Ce lo raccontavi mentre ci rifilavi i tuoi intrugli alcolici e Prospero borbottava: “Ma come si fa a rovinare un ottimo rum con una pessima coca cola?” E tu che sorridevi sornione. Ciao Salvo”

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