La repressione non fermerà le lotte!
La solidarietà è un arma, usiamola!
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Il 28 gennaio si terrà l’udienza per le sorveglianze speciali dei nostri compagni, dopo il rinvio ottenuto a causa dello sciopero del 3 dicembre. Abbiamo un altro mese e mezzo per organizzare la solidarietà nelle più svariate forme che ci possiamo immaginare, per non lasciarli da soli.
I M M A G I N A
<Di non poter più decidere quando uscire o rientrare a casa , come quando eri bambino. Di non poter stare con i tuoi amici e le tue amiche come e quando vuoi. Di non poter più fare l’amore con chi vuoi. Di non poter più andare a bere una birra dove andavi fino a ieri. Che siano altri a decidere chi puoi frequentare. Di non poter più fare il lavoro che ti sei creato e di dovertene trovare uno sotto padrone. Di non poter più esprimere pubblicamente il tuo pensiero né partecipare a qualsiasi lotta. Che estranei possano entrare in casa tua per controllarti a qualsiasi ora della notte. Immagina, insomma, di non avere più il controllo della tua vita e diventare il carceriere di te stesso. Per anni.
Questa è la vita di chi è sotto sorveglianza speciale.>