Patriarche: Cristine Lagarde e Ursula von der Leyen

Patriarche

Cristine Lagarde e Ursula von der Leyen sono state nominate rispettivamente alla guida della Banca Centrale e della Commissione Europea.

La prima è l’attuale direttrice del Fmi, la seconda è il ministro della Difesa della Germania.

   

Cristine Lagarde                                                Ursula von der Leyden

Una nuova griglia, oggi, ricostruisce la dimensione simbolica, politica, sociale del patriarcato, nascosta dietro l’attenzione alle donne. E’ in questo contesto che nascono le Patriarche, nuova classe dirigente, che condanna all’odio e al silenzio chi non si intruppa, mentre si estende sempre di più la fascia delle donne intimidite,impoverite, disoccupate, emarginate.

Le Patriarche, volutamente prive di qualsiasi legame con la realtà, adepte della cultura neoliberista, ne hanno abbracciato i principi e i valori e hanno i loro punti di riferimento esclusivamente nel presente così come si è imposto, hanno interiorizzato i valori di questa società e scelgono con gran cura i propri maestri e professori. Se una è fuori dal serraglio e dal clan sarà sistematicamente negata, mentre verrà elevato al rango di guida chiunque appartenga a quel mondo di manipolazione e di occultamento che si può definire il trionfo dell’ideologia neoliberista nella società in tutte le sue articolazioni.

La loro forza è di fornire un paravento dietro il quale la società patriarcale e neoliberista può nascondere i propri obiettivi reali quali l’inasprimento della disoccupazione, la precarizzazione della vita, le crescenti diseguaglianze, le guerre umanitarie, il ruolo di cura da cui dicono di essere affrancate e in cui viene prepotentemente confermata la stragrande maggioranza delle altre donne. Poiché questi obiettivi sono inconfessabili, si veicolano come emancipazione, come transizione, che dovrebbe condurre alla nostra liberazione così come nella società il neoliberismo viene presentato come “moderno”.

E’ necessario, proprio per questo, tracciare una linea imprescindibile di rottura tra le donne che si sono messe al servizio del potere e che supportano e propagandano la scala di valori e le scelte neoliberiste e la restante stragrande maggioranza delle donne che queste scelte le subisce.

I motivi della lotta femminista sono ancora validi ed ancora più urgenti ed oggi abbiamo la consapevolezza che non dobbiamo fare i conti solo con i maschi, ma anche con le Patriarche.

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