Materiali di riflessione
Primo passo
Integrazionismo ed emancipazionismo nella fase neoliberista del capitale
Le costruzioni che riguardano la “razza” e il “sesso” si rimandano l’un l’altra. I meccanismi di oppressione messi in atto sono molto simili come sono molto simili i percorsi di repressione, di addomesticamento, di coinvolgimento nelle strutture di potere.
Il neoliberismo che è la forma compiuta ed attuale del capitalismo nella sua necessità autoespansiva non può che distruggere le economie altre. Questo si proietta nel rapporto con le altre culture, nei cui confronti non c’è rispetto delle peculiarità, ma solo una forma di cannibalismo culturale, a conferma che il capitalismo è anche metabolismo sociale. Non a caso i due popoli più perseguitati sono, negli Stati Uniti, le/ i native/i e, nell’ Europa occidentale, le/i Rom, perché, entrambi , a questo progetto di integrazione, sono quelli che più si oppongono.
Questa è l’operazione in atto anche nei confronti di noi donne, è questo che intendono per emancipazione/integrazione, l’adesione ai valori della società patriarcale e alla sua strutturazione sessista, classista, razzista.
Con l’emancipazione usata come fine e non come mezzo, le donne che ricoprono un ruolo nelle istituzioni, ma anche quelle che, a vario titolo si identificano con i meccanismi di questa società, le donne in carriera che credono nella meritocrazia, nell’autorità, nella gerarchia, quelle in divisa e quelle che lavorano nelle istituzioni totali e nel controllo, quelle che usano la professionalità per contribuire all’assoggettamento delle personalità così dette “devianti”…tutte quelle che si prestano ad essere veicolo privilegiato del pensiero unico dominante perpetuano l’oppressione su tutte le altre donne. Questo comporterà, necessariamente, sempre, un gran numero di donne, la stragrande maggioranza, emarginate e oppresse in diverso grado a seconda del dato biologico, censorio, etnico. Il paradiso è promesso e non raggiungibile per tutte, solo per quelle che si prestano a tenere nell’inferno la stragrande maggioranza delle altre.
Le così dette “democrazie occidentali” hanno impostato in questi anni, attraverso la socialdemocrazia riformista, un meccanismo tanto perverso quanto efficace, con la strumentalizzazione dei diritti umani, delle donne e delle diversità, sia sul fronte interno che sul fronte esterno, creando una società dell’antirazzismo razzista, dell’antifascismo fascista, dell’antisessismo sessista.
E’ necessario smascherare questi meccanismi perché il femminismo o è liberatorio o non è. Non c’è più spazio per confondere partecipazione, quote rosa, emancipazione, ragion pratiche, realismo con la resistenza, la ribellione, la ragione rivoluzionaria.
NOI VOGLIAMO LA LUNA!
La maschera bianca /seconda parte