L’autodifesa è la mia forza!

L’autodifesa è la mia forza!

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La libertà è la nostra “fortezza”: con questo slogan è stata indetta, per martedì 28 luglio, un’iniziativa alla Fortezza da basso di Firenze (Viale Filippo Strozzi).
L’indizione sta circolando su facebook.

Auspico una grande partecipazione di donne, dopo che una giovane donna violentata nel 2008 proprio in quella zona si è ritrovata – tanto per cambiare – messa sotto processo per i suoi comportamenti ed il suo stile di vita – a detta dei giudici “non lineare”.
Qui potete leggere la lettera con cui ha pubblicamente risposto alla sentenza del tribunale.

Se riuscirò ci andrò, ma con lo slogan L’autodifesa è la mia forza, perché libertà e autodifesa vanno, per me, di pari passo. E intendo, con questo, l’autodifesa autogestita dalle donne, e non quella che ingrassa le tasche di ex-militari et similia che gestiscono le palestre, in particolare grazie ai vari “pacchetti sicurezza” che vittimizzano le donne.

Da questo punto di vista ci tengo molto a dire alle signore e ai signori di Human Rights Watch che se io avessi 16 anni e stessi in Rojava prenderei le armi contro gli stupratori di ISIS, malgrado le loro ‘umanitarie’ preoccupazioni per le/i minorenni che combattono nelle fila delle YPJ/YPG.

Perché un conto è evitare lo sfruttamento dei bambini e delle bambine – spesso orfani/e – nelle guerre; altro conto è impedire che una donna – adolescente o meno che sia – scelga le modalità della propria autodifesa, senza delegarla.

I ‘diritti umani’ (leggasi ‘globalizzazione degli ipocriti diritti e valori occidentali’) che costoro si arrogano di difendere, non comprendono anche l’autodifesa, evidentemente. E la cosa non mi sorprende, né mi sorprende che dal loro posizionamento privilegiato non ragionino sull’importanza – soprattutto per le donne, di qualunque età – di autodeterminare la propria sicurezza anziché delegarla ai vari “servitori” dello Stato…
La sentenza sullo stupro di Firenze docet, come sempre….

(A titolo informativo, qui è possibile leggere il comunicato con cui le Unità di difesa del popolo-YPG replicano alle dichiarazioni di HRW)

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