Piccolo report delle coordinamente

Un cordone di donne, femministe e compagne

Trilussa

Ieri sera, venerdì 26 luglio, un gruppo di femministe e compagne ha fatto irruzione alla festa dell’Unità del PD organizzata  sulla via Ostiense a Roma  proprio mentre era in corso un’intervista di Bianca Berlinguer a Guglielmo Epifani. Le femministe, le compagne, le donne hanno gridato tutta la loro rabbia e indignazione nei confronti della violenza che questo partito esercita quotidianamente contro di noi, violenza che è tutta nelle parole che un suo senatore ha usato nei confronti di Marta,la compagna NoTav, aggredita, picchiata e molestata sessualmente dalle forze di polizia nella manifestazione notturna del 19 luglio in Val di Susa.
Hanno gridato la loro condanna senza appello verso un partito che strumentalizza la violenza sulle donne per scopi securitari e partitici, che si ammanta di attenzione di genere e getta le donne sul lastrico attraverso le politiche neoliberiste di cui è il principale assertore qui in Italia, un partito che è reazionario e forcaiolo e che usa un lessico di sinistra per far passare scelte che invece lo contraddistinguono come moderna destra.
Perché siamo tutte con la lotta della Val di Susa e non pensino di poterla fare franca.
Ci sono stati momenti di tensione, sono state chiamate perfino fasciste con un meccanismo che la socialdemocrazia usa ormai da tempo per demonizzare il dissenso sociale e politico.
E sempre ieri sera un cordone di compagne , tenendosi strette e compatte, ha aperto il corteo a sostegno della lotta NoTav. Dietro a loro un grande striscione per la libertà dei compagni/e perseguitati, arrestati, espulsi dai territori….una manifestazione partecipata, numerosa, determinata, fatta da tante componenti di movimento che si è snodata da piazza Trilussa per il lungotevere fino al Ministero di Giustizia e poi  fino al carcere di Regina Coeli dove i detenuti sono in sciopero della fame,  per poi infilarsi come un lungo fiume nelle stradine di Trastevere dove ha trascinato con sé curiosi, turisti attoniti, avventori ai tavolini….
Il corteo è stato un lungo grido ininterrotto, un lungo canto di rivolta e le compagne in testa non hanno smesso mai di gridare:
“Se toccano una…toccano tutte, non un passo indietro!”

Solidarietà a Marta e a tutte e tutti quelli che lottano contro il Tav perché lottano anche per la nostra libertà.
Siamo tutte NoTav!

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