La Parentesi di Elisabetta del 3/4/2013

“Noi e loro”

C’è una lettura che va per la maggiore che ritiene che il PD, almeno in una sua componente importante, per intenderci, quella che viene dal PCI e si riconosce in Bersani, sarebbe, in qualche misura, portatrice di interessi, comunque, progressisti in contrapposizione ad una parte del PD che,invece, sarebbe prona agli interessi dei poteri forti. In questo quadro il SeL sarebbe l’alleato naturale della parte sana del PD.

Contemporaneamente, sempre questa lettura, vede il PdL come un partito azienda, formatosi intorno al padre-padrone Berlusconi.

E’ un’analisi che dimentica che i partiti di cui stiamo parlando e le loro correnti non sono consorterie culturali e/o politiche, ma sono il terminale di interessi economico-sociali di frazioni della borghesia.

La borghesia è un tutt’uno quando c’è da rivendicare e da esercitare il dominio di classe, ma è divisa e, magari, in forte contrasto, a seconda degli interessi delle frazioni che la compongono.

Il PD e il SeL rappresentano  gli interessi delle multinazionali anglo-americane e dei circoli atlantici, qualunque siano le correnti presenti.

Il PdL rappresenta quegli spezzoni della borghesia orfani della Democrazia Cristiana che hanno trovato in Berlusconi il padre politico di riferimento.

Tutto ciò emerge dalle scelte ormai ventennali fatte in tutte le sedi dal PD e dal PdL che si sono alternati alla guida del paese.

Attualmente l’opzione per un blocco governativo senza SeL e senza la frazione del PD ex PCI si risolve in un’opera di maquillage.

In pratica un’operazione di cosmesi politica per rendere il tutto più accattivante, magari agli occhi di quei settori dell’elettorato che vogliono sentirsi rassicurati da persone che per il percorso professionale vedono più vicine e più affini.

Se abbiamo presente la composizione e gli interessi dei vari segmenti della borghesia, possiamo riuscire, come alternativa di classe, a non farci strumentalizzare dalle lotte in corso tra le frazioni borghesi.

Possiamo sapere per tempo, e questo non è da poco perché ci permette di muoverci con cognizione di causa, possiamo sapere per tempo, dicevamo, quali sono gli interessi vincenti della borghesia transnazionale, cioè dell’iper-borghesia, possiamo individuare chi politicamente questi interessi rappresenta e chi politicamente rappresenta gli interessi delle frazioni di borghesia che vivono delle commesse statali, degli aiuti a pioggia, della pletora  delle commesse pubbliche.

Si tratta di uno scontro epocale, nel vero senso della parola, di un passaggio da una stagione ad un’altra . E in questo passaggio non si faranno prigionieri. Ci sarà una sostituzione e un rivoluzionamento nelle gerarchie sociali ed economiche e, di conseguenza, politiche.

Questo è il senso della stagione che stiamo vivendo e dei cambiamenti a cui assistiamo.

E da tutto questo non possiamo prescindere nella nostra lettura di genere e di classe.

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