Il nostro volantino per la manifestazione di domani 15 gennaio

Il Green  Pass è controllo sociale!

Il Green  Pass è strumento di ricatto della popolazione!

Il Green Pass si trasformerà in lasciapassare a punti per vivere! 

La nostra vita è ormai del tutto precaria, fragile, volatile. Ci hanno detto che agiscono per il bene comune, ci hanno accusato di egoismo e di mancanza di senso della collettività perché abbiamo detto e stiamo dicendo la verità.

L’emergenza costruita dal potere attorno alla così detta pandemia ha accelerato e accresciuto la precarizzazione già in atto. La fantasia del capitale è sfrenata e senza limiti. Le varianti di controllo e di impoverimento  che ha saputo immaginare e creare sono tantissime e spaziano in ogni campo della nostra esistenza: lavoro, salute, tempo libero, affetti. E pretende anche la nostra partecipazione attiva.

E ora il green pass nelle sue varie forme, il lasciapassare sanitario, apice del controllo sociale.

Chi non si vaccina viene marchiata con la lettera scarlatta. Nonostante non sia un vaccino ma si tratti di un farmaco sperimentale di cui gli effetti a medio e lungo termine sono assolutamente sconosciuti e anche quelli immediati sono taciuti, ci viene inculcata l’idea che sia per il nostro bene.

Chi si fa le domande, chi è critica viene esclusa dalla società.

Ma un potere che ha affossato lo stato sociale, che ha smantellato la sanità pubblica, che ha distrutto il mondo del lavoro, che ha smontato la scuola, che ci perseguita con una miriade di pagamenti che riducono i nostri salari, quando ci sono, alla pura sopravvivenza…possiamo veramente pensare che si prenda cura di noi? La nostra qualità della vita è arrivata ai minimi termini. Riusciamo a malapena a sopravvivere in un mondo che ci avvelena, ci deprime e ci emargina.

Il progetto neoliberista ci vuole addomesticate e mansuete, usa la paura e l’insicurezza per controllarci e ricattarci. Opporsi al green pass significa difendere la possibilità di incontrarci, riunirci, pensare e quindi lottare.

Il green pass si trasformerà molto presto in una patente a punti del/della <buona cittadina/o>. E’ questo che vuole il potere, è per questo che ha creato il green pass. Il problema sanitario è soltanto una scusa per far accettare un lasciapassare che altrimenti non avrebbe accettato nessuno. Chi sarà indietro con i pagamenti delle tasse o non avrà i soldi per pagare le bollette o avrà preso delle multe o non avrà pagato l’affitto (le ragioni che si inventerà il potere per i suoi interessi saranno le più svariate)non avrà il lasciapassare per vivere normalmente,sarà marchiato e non potrà accedere ai servizi pubblici, ai servizi sanitari, ai prestiti…Tutto questo non riguarda solo coloro che hanno scelto di non vaccinarsi, ma l’intera collettività. Nessuno/a può sentirsi al sicuro, né da un punto di vista della salute, né da un punto di vista politico.

NO AL GREEN PASS/ NO AL CONTROLLO DELLE NOSTRE VITE

Coordinamenta femminista e lesbica/ coordinamenta.noblogs.org/ FbCoordinamenta femminista e lesbica

………………………………………………………nogreenpassroma.org…………………………………………

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Sabato 15 gennaio ore 14.00 a piazza San Giovanni/NO GREEN PASS! IL FILO NERO DELLA DERIVA AUTORITARIA IN ITALIA

E’ confermato l’appuntamento di sabato 15 gennaio a piazza San Giovanni anticipato alle ore 14.00 sotto la statua di San Francesco.

Vi aspettiamo!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 13 gennaio 2022

Zardins Magnetics di giovedì 13 gennaio 2022

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Ascolti:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/
Riascolti:
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Gli argomenti:

*Riflessioni sulle lotte intermedie all’interno delle carceri e delle
istituzioni totali, prendendo spunto da un opuscolo provvisorio di A. M.
Bonanno e da recenti pubblicazioni torinesi sui CPR.

Pensieri, musica e parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
casella postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

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Bologna.Alcuni spunti per una memoria critica/ 14 gennaio 2022

L’EVENTO PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE E’ STATO SPOSTATO A DATA DA DESTINARSI

Per ulteriori informazioni <tribolo.noblogs.org>

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Girotondo

Una canzone quanto mai attuale. Ognuno e ognuna dovrebbe cercare di non essere ingranaggio del meccanismo di oppressione e di violenza che questo sistema mette in atto. Nessuna scelta è neutrale.

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Uscire dall’angolo

Uscire dall’angolo

[…] Tutto questo non riguarda solo coloro che hanno scelto di non vaccinarsi, ma l’intera collettività. Nessuno può sentirsi al sicuro, né da un punto di vista della salute, né da un punto di vista politico.[…] ilrovescio.info

Se il governo procederà seguendo lo schema utilizzato fino ad ora, ovvero “anticipazione/attuazione”, con il prossimo consiglio dei ministri verrà decretato il divieto di lavorare per tutti coloro che non si sono vaccinati e anche per quanti non vogliono fare ulteriori richiami. Questa scelta, che determinerebbe un precedente repressivo inedito in termini di forma e di portata, è del tutto insensata dal punto di vista della risoluzione della questione sanitaria, a meno che per soluzione non si intenda la salvaguardia apparente del sistema sanitario.

Dopo trent’anni di tagli di personale, posti letto e presìdi ospedalieri, di privatizzazioni a discapito della medicina del territorio e della medicina d’emergenza, la logica aziendalistica – che punta nella più ottimistica delle ipotesi al pareggio di bilancio, quado non lucra sfacciatamente sulla malattia – è divenuta imprescindibile anche in ambito sanitario, grazie o nonostante (a seconda della lettura critica che si vuole dare) la gravità degli eventi di questi tempi.

Il richiamo alla responsabilità ricade unicamente sulle scelte che gli individui compiono rispetto al proprio corpo, all’idea di salute e di libertà che li muove; la responsabilità invece di chi ha operato i tagli catastrofici e di chi in questi ultimi due anni non ha nemmeno cercato di rafforzare la medicina del territorio – sfiancando i sanitari e provocando tanti disagi e morti – non viene mai menzionata. Nemmeno quella di chi sta spingendo per la realizzazione di una “nuova” sanità, evincibile dalle linee guida illustrate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; una sanità che di fatto mina l’esistenza stessa del medico di fiducia, sostituito da medici  di medicina generale turnisti all’interno delle “case della comunità”, che utilizzeranno telemedicina, piattaforme, app, intelligenza artificiale, protocolli per affrontare a distanza i sintomi dei pazienti, svalutando ogni specificità ambientale e individuale.

Con una progressione impressionante in termini di velocità, questa situazione che, teniamolo ben presente, è stata prodotto dall’incedere prepotente della logica capitalistica (devastazione ambientale, allevamenti intensivi, grandi opere, laboratori di potenziamento virale) viene cavalcata per introdurre misure che non preservano la salute di nessuno. Continua a leggere

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Ri-Ascoltate Zardins Magnetics di giovedì 6 gennaio 2022

Zardins Magnetics di giovedì 6 gennaio 2022

Ri-ascoltate la bella puntata qui https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

*Puntata speciale con letture intorno alla memoria, resistenza ed eresia.

Pensieri, musica e parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

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34121 Trieste

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Sabato 15 gennaio ore 15 a piazza San Giovanni/Assemblea pubblica

Comunicato stampa / http://www.nogreenpassroma.org/

SABATO 15 GENNAIO ORE 15.00

ASSEMBLEA PUBBLICA in PIAZZA SAN GIOVANNI

Assemblea Romana contro il Green Pass

DALL’USO DELLA POLIZIA PER CACCIARE I DOCENTI DALLA SCUOLA ALL’OBBLIGO DEL GREENPASS PER SOPRAVVIVERE: IL FILO NERO DELLA DERIVA AUTORITARIA IN ITALIA

Sotto l’albero di Natale molti insegnanti e dipendenti della scuola hanno trovato i decreti di sospensione dal lavoro e dallo stipendio fino al 15 giugno 2022. In forza del DL 172 del 26/11/2021 al personale della scuola non vaccinato viene interdetto l’accesso al proprio posto di lavoro e viene negata ogni retribuzione, senza diritto neanche all’assegno alimentare, che invece è garantito addirittura a chi viene sospeso a causa di un provvedimento disciplinare. Un attacco senza precedenti alla vita, alla dignità delle persone: non viene solo negato il reddito ai docenti ma anche il diritto allo studio e alla continuità didattica agli studenti.

I lavoratori della scuola non vaccinati, sottoposti regolarmente a screening mediante “tampone”, sono oggi di fatto le persone meno a rischio di contagiare all’interno delle scuole (dove oltre il 96% del personale è vaccinato); nonostante ciò, vengono oggi epurate per essersi opposti a una prevenzione che si è dimostrata inefficace e pericolosa ma che il governo del banchiere Draghi vuole imporre ad ogni costo. Un’epurazione squisitamente politica, che nulla ha di sanitario e che in alcun modo tutela la salute pubblica.

A questa normativa gravemente lesiva dei diritti fondamentali si aggiunge una pratica vessatoria da parte di moltissimi dirigenti scolastici i quali stanno perpetrando abusi che eccedono le stesse norme capestro che sono chiamati ad applicare. Abbiamo notizia di sospensioni comminate illegittimamente quando i lavoratori sono assenti dal servizio, di rifiuto di certificazioni mediche attestanti condizioni patologiche, di minacce e ricatti da parte di presidi e delle loro “corti”, fino a chiedere l’intervento della polizia per allontanare un docente mentre faceva lezione, senza neanche lasciargli il tempo di salutare i propri alunni. Questo gravissimo episodio si è verificato il 20 dicembre in un istituto professionale di Roma.

I presidi hanno ormai assunto pienamente il ruolo di commissari prefettizi, di esecutori acritici delle politiche governative, svolgendo però anche compiti estranei alle loro prerogative, violando la privacy dei lavoratori ed esprimendo valutazioni su certificazioni sanitarie.

È arrivato a compimento il processo di aziendalizzazione, burocratizzazione, svuotamento formativo della scuola e il suo ridisegno in chiave autoritaria che è stato avviato con l’autonomia scolastica, con l’introduzione della dirigenza e con le diverse riforme privatizzatrici degli ultimi venti anni.

Oggi viene espulso dalla scuola chi disobbedisce, e non è solo un approccio repressivo nei confronti dei lavoratori non vaccinati (oltre 4.000 solo a Roma), ma è anche un “modello educativo” per gli studenti: l’esercizio del libero pensiero non è tollerato dal Potere.

Ciò che accade nelle scuole è la declinazione – in un settore strategico quale l’educazione e la formazione – di quanto sta avvenendo a livello più generale nella società. La paura, il clima di caccia alle streghe, l’odio sociale, la discriminazione e la divisione, la condanna per milioni di cittadini ad essere “senza diritti”: queste sono le coordinate del nuovo ordine, della nuova normalità.

Abbiamo sempre denunciato che la gestione capitalistica della crisi ha scientemente evitato di adottare le scelte più razionali e condivise su sanità, scuola e trasporti: i governi non hanno fatto nulla per migliorare  i servizi, mentre montagne di soldi sono stati spesi per ingrassare imprese e multinazionali, per gettare fumo negli occhi e spingere ulteriormente verso la privatizzazione e il controllo digitale.

Proprio mentre aumentano i contagi tra le persone vaccinate (che sono il 65% dei nuovi contagi secondo il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità del 24/12/2021), il governo si accanisce con coloro che, non vaccinati, sono stati finora i soggetti “più sicuri”, perché sottoposti a frequenti tamponi.

Il governo e il parlamento sono ormai usciti allo scoperto: dovrebbe essere infatti evidente a tutti che le misure repressive, divisive e discriminatorie non perseguono l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini, della quale peraltro non si sono mai curati. La realtà è che il potere è lontano anni luce dai bisogni dei cittadini e dall’idea di una società finalizzata al reale benessere collettivo.

Dobbiamo disvelare le mistificazioni e squarciare il velo: la confusione voluta tra “contagiato” e “malato”, l’allarme sulle terapie intensive quando solo il 10% dei letti è occupato sono creati ad arte dai media al servizio del governo. Ma la “Scienza Padrona” non ammette dubbio, confronto e dibattito (la base del metodo scientifico!), ignorando l’ampia letteratura scientifica prodotta da moltissimi scienziati/e autorevoli che esprimono critiche radicali sul modello scientista e meccanicistico posto oggi al servizio del potere economico.

Il governo sta attuando una discriminazione basata sulle scelte di vita e condanna a morte per fame decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori nel mondo della scuola, tra i sanitari e le forze dell’ordine; questa condizione presto sarà estesa al pubblico impiego e ad altre categorie. Continua a leggere

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Per un’opposizione di classe alla gestione autoritaria della pandemia.

Pubblichiamo un documento che abbiamo ricevuto sulla gestione autoritaria della pandemia frutto del confronto tra compagni/e di varie realtà italiane. Assemblea militante, questo è il nome che si è data questa rete di compagni/e che non vuole essere un tentativo di costruzione di un ennesimo organismo politico, ma uno spazio di confronto e di azione condivisa nella direzione di unificare tutti i piani dello scontro con il capitale.

Per un’opposizione di classe alla gestione autoritaria della pandemia.

di <Assemblea militante> dicembre 2021 Per contatti ed info: assemblea_militante@inventati.org 

A due anni dalla diffusione del virus SARS-CoV-2, risulta sempre più manifesto l’utilizzo politico dell’epidemia da parte dei governi della maggiorn parte dei Paesi del mondo e soprattutto del grande capitale, in particolare nei paesi imperialisti come l’Italia.
Sin dall’inizio si è dato vita ad una campagna d’informazione terroristica che ne esagerava i pericoli, tesa ad alimentare angosce e paure tra la popolazione.
Se la stragrande maggioranza dei contagiati sono asintomatici o con sintomi lievi, è vero che nella parte restante la malattia può avere un decorso anche grave, con conseguenze polmonari e cardio-vascolari che possono portare ad esiti letali; ma ciò vale principalmente per le persone molto anziane e/o con diverse patologie pregresse, e soprattutto in assenza di terapie adeguate e tempestive. Se in alcuni Paesi, come l’Italia, si sono raggiunte percentuali maggiori di morti e di decorsi gravi della malattia, ciò è dipeso dalla sciagurata strategia seguita dai governi che si sono succeduti. Mentre in un primo momento non si è fatto che accentrare l’intervento terapeutico negli ospedali, mandati velocemente in affanno e trasformati nei principali focolai di contagio – attraverso l’allarme mediatico che ha spinto chiunque avesse sintomi anche lievi a precipitarsi nei pronti soccorsi, e la disattivazione di ogni intervento domiciliare da parte dei medici di base, minacciati di ritorsioni legali qualora contribuissero a diffondere l’infezione -, in una
seconda fase è stata impedita qualsiasi terapia efficace o anche solo promettente nell’affrontare il morbo, attraverso il noto protocollo basato sulla somministrazione di paracetamolo (tachipirina) e sulla “vigile attesa”.
Strategia due volte sbagliata, innanzitutto perché la tachipirina favorisce in chi è contagiato la creazione di trombi polmonari, aggravando le conseguenze prodotte dal virus, e poi perché il contagio, in chi è sintomatico, avviene in genere in forma molto lieve all’inizio, per aggravarsi pericolosamente nei giorni successivi, quando diventa più complicato intervenire efficacemente con i farmaci disponibili. Il protocollo imposto dalle
istituzioni, insieme alla paura e al terrore seminato nella prima fase della pandemia, hanno provocato una crescita esponenziale dei ricoveri, portando al collasso le strutture ospedaliere già in grave affanno per i tagli subiti dalla sanità pubblica negli scorsi anni. Se non bastasse questo, per i malati che giungevano in condizioni gravi in ospedale si è proceduto per tanti mesi con il protocollo della intubazione ed ossigenazione forzata che, a sua volta, rafforzava i fenomeni di trombosi, causa di tanti decessi per Covid. A ciò vanno aggiunti tutti i morti provocati dalla sciagurata prassi, assai diffusa ad inizio pandemia, di collocare molti malati contagiati nelle RSA dove risiedevano anziani (cioè la popolazione più a rischio di conseguenze pericolose dovute al contagio). Intanto si sparava ad alzo zero contro i tanti medici che, utilizzando farmaci da prontuario, curavano i propri pazienti
intervenendo tempestivamente presso i loro domicili ed evitando ricoveri e morti maggiori. Si è trattato di scelte intenzionali e assolutamente dolose: ammettere l’esistenza di terapie efficaci non avrebbe permesso, successivamente, la somministrazione di un vaccino sperimentale che la normativa internazionale, recepita dalla gran parte degli Stati, consente se (e solo se) non vi siano altre cure disponibili.
Tutti questi morti, e sono la stragrande maggioranza, non hanno niente a che vedere con la diffusione del virus, ma con la strategia di “contrasto” (per non dire di aggravamento) messa in atto dal governo e dai suoi “esperti” selezionati. Si è trattato di una vera e propria strage di Stato di cui forse nessuno renderà mai conto, realizzata proprio in nome della difesa della salute pubblica.

Una svolta autoritaria in nome della tutela della salute dei cittadini

La campagna allarmistica e terroristica scatenata dal governo, dai mass media e dagli “scienziati” di regime, aveva lo scopo di legittimare e far accettare in maniera indolore l’instaurazione dello stato di emergenza, che ha dato mano libera a governo ed istituzioni per realizzare una serie di misure da vero e proprio stato di eccezione. I vari, immotivati lockdown succedutisi con il confinamento in casa della stragrande maggioranza della popolazione, il divieto di circolazione e di socializzazione se non per andare a lavorare e produrre profitto, l’obbligo di usare la mascherina anche in situazioni in cui il contagio era ed è impossibile, sono stati permessi solo dalla diffusione di ansia e paura dispensate a piene mani tra la popolazione.
Oramai siamo alla dichiarazione del quarto stato di emergenza, giustificato dalla presenza dell’ennesima variante del virus (omicron) che al momento attuale ha prodotto solo pochissimi decessi nel mondo, confermando la pretestuosità delle misure varate con l’alibi di tutelare la salute dei cittadini. Continua a leggere

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E’ andato tutto bene…ai signori della guerra!

E’ andato tutto bene…ai signori della guerra!

Nicoletta Poidimani

Nel periodo natailzio, si sa, è d’uso giocare a tombola e come potevano sottrarsi a questa italica tradizione i ‘nostri’ governanti? E allora… vai coi numeri pescati a caso e scientemente affibbiati a questo e a quella, rivedendo le quarantene in base all’ormai consolidato sistema premi/punizioni! Più sei stato/a obbediente, più sei libero/a di contagiare. WOW!

O forse c’è ancora qualche anima ingenua che continua a credere alla favoletta dell’immunità vaccinale malgrado i dati sulla contagiosità dei bi-tri-quadri-vaccinati? D’altra parte questi stessi dati scompaiono nel fetido magma della datolatria ormai dominante, con buona pace perfino del dubbio metodico cartesiano.

Frugando nella mia memoria politica alla ricerca di qualcosa di equivalente all’attuale non volontà dei polloi di vedere l’ovvio, di esempi ne ho trovati a iosa (e chiunque, d’altra parte, se dotato/a di senno ne troverebbe). Ma più di tutti mi è parso calzante quello risalente all’epoca del movimento contro la guerra, quando era praticamente impossibile cercare di ragionare con i polloi di allora – succubi del discorso guerrafondaio dominante – sulla pericolosità della corsa ad armarsi e riarmarsi con strumenti e tecnologie sempre più sofisticati. In quella corsa sfrenata i polloi vedevano sicurezza: «Più ci armiamo fino ai denti, più faremo paura al nemico e, quindi, saranno le armi a garantirci la pace», ripetevano come un mantra. Continua a leggere

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La tessera del fascio…

Riceviamo da una compagna questo bel video!

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Un augurio per il 2022!

Un augurio per un 2022 di coraggio e determinazione perchè dovremo lottare con ogni mezzo possibile!

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Venerdì 31 dicembre 2021 a Udine

Venerdì 31 dicembre 2021 dalle ore 16 e 30 sotto le mura del carcere di Udine

Da molti anni cerchiamo di fare da cassa di risonanza alle voci dei prigionieri del carcere udinese che ci parlano di una grave situazione di incuria igienica e di malasanità che, per chi si trova ristretto, equivale ad una forma di tortura e di distruzione della propria dignità
e integrità psico-fisica. Per noi è importante sostenere i detenuti che si ribellano a questa situazione di malasanità perché la lotta per la tutela del proprio corpo, è il presupposto per ogni forma di possibile lotta di liberazione. Continua a leggere

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 30 dicembre 2021

Zardins Magnetics di giovedì 30 dicembre 2021

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Ascolti:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/
Riascolti:
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Gli argomenti:

* Riflessioni sulle lotte intermedie all’interno delle carceri (e delle
istituzioni totali) prendendo spunto da un opuscolo provvisorio di A. M.
Bonanno e da recenti pubblicazioni torinesi sui CPR.
* Musica e parole per vincere la paura e lottare per salute e libertà.
Presentazione del presidio solidale con i detenuti del carcere di Udine di
venerdì 31 dicembre.

Pensieri, musica e parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione

Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
casella postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste

Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org

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Un manifesto si aggira per Roma!!!!

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