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Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza
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Flashmob a la Gare de l’Est-Parigi/ Le Retour DANSER ENCORE
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Azione degli student* oggi sui mezzi pubblici!
AZIONE DEGLI STUDENT* OGGI SUI MEZZI PUBBLICI!!!
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La mostra ieri a piazza San Giovanni
La mostra ieri a piazza San Giovanni

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Succederà anche a noi!
Succederà anche a noi!
Questa è la risposta del governo canadese alle proteste dei camionisti che hanno organizzato e messo in campo azioni importanti contro il Green pass e le imposizioni emergenziali da diverso tempo con il Convoglio della Libertà. Questo anticipa ed esplicita quello che avverrà anche qui in Italia. E le donne che si vendono al potere, le Patriarche, non si smentiscono mai!
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Stasera a Sweet Bunch via Casilina 283a/serata antisfratto
Se vi va stasera a SweetBunch via Casilina 283a ore 18,30 c’è una serata benefit antisfratto. Una delle persone dell’assemblea romana contro il green pass farà un intervento collegando sfratti e greenpass e portando la sua esperienza diretta: senza residenza niente green pass!
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Sabato 19 febbraio a piazza San Giovanni come sempre!
VI ASPETTIAMO!!!!

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Il porto di Taranto e il potenziamento della Nato
Riceviamo da parte di una compagna una mail di commento, molto interessante e con dei chiarimenti e delle aggiunte estremamente utili, alla Parentesi di Elisabetta <Sul filo del rasoio: la guerra sul fronte esterno e su quello interno> che pubblichiamo molto volentieri.
Il porto di Taranto
Un’ottima analisi a mio avviso, a cui aggiungo qualche considerazione: nell’ambito del rafforzamento della comparanza Italia-Nato, anche il porto di Taranto ha una rilevanza enorme. Due anni fa, su ordine del Copasir sono stati stanziati 200 milioni di euro per l’allargamento e il potenziamento della Nato nel porto in funzione di contenimento della presenza cinese. L’allora governo pentastellato non ha esitato a garantire tutta la disponibilità ad aprire porte e portoni al grande padre< ammericano> e Giuseppe Conte ci ha messo la faccia prospettando magnifiche sorti e progressive per la città che avrebbe goduto dell’investimento con “ricadute positive dirette e indirette sull’occupazione e sul turismo”. In soldoni, gli yankees si prendono una nuova grossa area e in cambio ridanno alla capitaneria quella dismessa….il progetto, manco a dirlo, è di farci un’area green.
Sembra uno scherzo cinico, invece è tutto vero. Io frequento Taranto ormai regolarmente e la sensazione è quella di disfacimento totale: padrona della città è la guerra, in tutte le accezioni di questo termine.
Domenica scorsa alcuni compagni hanno invitato il collettivo di fabbrica GKN e si è tenuto un incontro all’aperto, in piazza. Tranne un delegato Cobas non si è fatto vivo un solo operaio. I motivi di questa assenza avrebbero bisogno di molto spazio per essere spiegati e non vi tedierò con questo argomento. Cito l’iniziativa di GKN per riallacciarmi allo scritto di Elisabetta nella sua conclusione: a Taranto al posto degli operai che mi sarei aspettata c’erano i ragazzi delle scuole superiori e alcuni molto con le idee chiare: a loro io guardo con curiosità e entusiasmo, perchè qualcosa lì si muove, ancora molto indistintamente ma si muove.
Un grande bacio a tutte

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Aperitivi in libertà 2/ Quando le leggi sono ingiuste la disobbedienza diventa un dovere civile!
TERZO VENERDÌ CONSECUTIVO a Ostia!
Aperitivo dissidente “on the road”
venerdì 18 febbraio, ore 18 sempre davanti a sisto, piazza anco marzio,
per poi spostarci insieme verso i locali adiacenti no pass e dargli un po di supporto.
Per l’occasione se ci sono musicisti, portate i vostri strumenti che la musica esprime appieno la gioia di ritrovarsi e protestare contro il regime discriminante in vigore.
Aspettate a divulgare questo messaggio su piattaforme non proprio fidate facciamolo passare prima nei nostri gruppi fidati e ristretti e verso mercoledì/giovedì diamo una promozione più capillare tramite social
Stesse regole portiamo uno snack e una bibita a testa fino a che non siamo tutti e poi andiamo a consumare nei locali “liberi” adiacenti.
QUANDO LE LEGGI SONO INGIUSTE, LA DISOBBEDIENZA DIVENTA UN DOVERE CIVILE!
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Aperitivi in libertà 1/per essere liber* non servono autorizzazioni!
Venerdì 18 febbraio ore 18
Isola pedonale del Pigneto di fronte al Pigneto Cafè and Spirits
Tenendosi saldi alle corde della gioia e della leggerezza allegra,
Guardiamo alla vita con un sorriso pieno di amore… L’unico “contagio” che ci piace diffondere
Organizza anche tu il tuo aperitivo dissidente nella tua zona….per ritrovarsi tra vecchi e nuovi amici
Ognuno porti con se una bibita e qualcosa da mangiare (no vetro), una cassa portatile con un po di musica e ci riprendiamo la socialità che provano a levarci…. stiamo insieme allegramente
PER ESSERE LIBERI NON SERVONO AUTORIZZAZIONI!
L’obiettivo è divertirsi, fare rete e far riflettere con ironia chi tra gli esercenti è ancora dubbioso sulle scelte controcorrente da fare. Continua a leggere
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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 17 febbraio 2022
Zardins Magnetics di giovedì 17 febbraio 2022
Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.
Gli argomenti:
* Aggiornamenti e contro-informazione sull’attualità, tra apartheid e
imperialismo
* La figura del militante alla prova del Maggio ’68: la critica radicale in
Italia, Ludd (1967-70)
Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/
Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

Pensieri, musica, parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
Contatti di posta:
Associazione Senza Sbarre
Casella Postale 129 – Trieste centro
34121 Trieste
Contatti di posta elettronica:
liberetutti@autistiche.org
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La guerra è anche a casa nostra!
Sabato 19 febbraio/Assemblea pubblica/La guerra è anche a casa nostra!
Comitato NO MUOS Ragusa

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La Parentesi di Elisabetta del 16 febbraio 2022
Sul filo del rasoio. La guerra sul fronte esterno e su quello interno.
Elisabetta Teghil

Gli Stati Uniti hanno intrapreso la via della guerra (veramente non l’avevano mai lasciata) in un’escalation di provocazioni nei confronti della Russia gratuite e dense di tremendi presagi. La Nato si palesa sempre di più, se mai ce ne fosse bisogno, come macchina di aggressione programmata. E gli alleati più fedeli fanno la loro parte, Italia compresa.
D’altra parte noi viviamo su una polveriera.
Sul nostro territorio le basi americane e la basi Nato sono una miriade e riguardano gli aspetti più svariati dell’organizzazione militare. Aviano in Friuli Venezia Giulia è una base aerea molto avanzata e un deposito nucleare come anche Ghedi in Lombardia che ha un deposito sempre di bombe nucleari, oppure Camp Ederle, dove si trova il quartier generale della Nato, per le forze di combattimento terrestri e importante centro di telecomunicazioni e poi Oderzo, famoso centro radar Usa. A La Spezia in Liguria è attivo il centro antisommergibili di Saclant e a San Bartolomeo c’è uno dei più grandi centri per le ricerche sulla guerra sottomarina. A Capo Teulada in Sardegna si trova il poligono di tiro per le esercitazioni aeronavali ed aeree della Sesta Flotta americana e della Nato. La base militare aerea italiana di Sigonella in Sicilia ospita un importantissimo avamposto Nato. Da qui per la sua posizione strategica nel mediterraneo sono partiti spesso gli aerei Usa impegnati nelle così dette <guerre umanitarie>, per non parlare del MUOS della vicina Niscemi…e sono solo le più importanti che vengono immediatamente in mente.
Quando il Senato e la Camera votavano il governo Draghi, il ministro della Difesa Guerini, del Pd tanto per dire, partecipava al Consiglio Nord Atlantico e confermava l’impegno dell’Italia ad aumentare la spesa militare, chiaramente con i nostri soldi. Tanti soldi, con buona pace degli abiti strappati sul debito pubblico: da 26 miliardi all’anno si è arrivati a 36. In più quelli destinati a fini militari dal Ministero dello sviluppo economico e parliamo di 30 miliardi più 25 miliardi del Recovery Fund. E queste spese sono in continuo aumento di anno in anno, senza nessuna opposizione da parte di nessuno. Però si fanno finti dibattiti in parlamento sulla difficoltà economica della gente, sul caro bollette, sui sussidi, sull’Italia che riparte. Una ignobile farsa.
La guerra è sempre stata una grande risorsa per il capitale. Si può dire che gli Stati Uniti abbiano risolto veramente la crisi del’29 soltanto con la seconda guerra mondiale e attualmente l’economia statunitense è arrivata ad un punto di non ritorno. Se gli Usa finora hanno avuto una qualche pelosa remora è stato solo perché sanno che allo stato attuale una guerra coinvolgerebbe direttamente il loro territorio e la loro popolazione civile e non ci sarebbero zone franche in cui rifugiarsi. Anche se hanno abbondantemente dimostrato senza soluzione di continuità di non avere nessuno scrupolo nei confronti della loro stessa gente a cominciare dagli esperimenti atomici nel deserto del Nevada. Forse questa volta i potenti della terra temono direttamente per la loro pelle. Perché non ci sarà un fronte, non ci sarà nessuna possibilità di sottrarsi a niente. I dottor Stranamore però sono numerosi e il presidente Biden altrettanto guerrafondaio. Sanno anche che dovranno tenere conto dell’alleanza che per necessità Cina e Russia hanno stretto dopo l’esperienza della Libia. Forse per questo stanno cercando di provocare la Russia su una questione limitata e territoriale, come quella ucraina, nella speranza che la Cina non dia seguito al patto di alleanza. Ma è una vana speranza, ormai i meccanismi messi in atto dagli Usa sono evidenti anche ai bambini. La Russia dovrebbe accettare il fiato sul collo della Nato proprio lì ai suoi confini ma non può schierare le sue truppe sul suo territorio. Ma pensa un po’!.Gli americani hanno la memoria a rotelle volutamente spanate, si sono dimenticati del putiferio per i missili sovietici a Cuba?
Le notizie sui media mainstream si susseguono con una propaganda allarmante e terrorizzante su quanto la Russia sia sorda agli appelli di pace degli Usa e su quanto questi ultimi siano per una soluzione diplomatica a tutti i costi per cui se dovranno entrare in guerra lo dovranno fare proprio tirati per i capelli. La stessa modalità di propaganda messa in atto per il covid e la relativa emergenza.
La propaganda di Stato sistematizzata ed <eufemizzata> nelle modalità della <comunicazione> e <dell’informazione> mira a soggiogare la popolazione a vantaggio dell’ordine stabilito sia che si parli di guerra interna a chi non si allinea alle norme imposte sia che si parli di guerra esterna contro chi è sgradito o di intralcio all’<asse del bene>.
Nel momento in cui il discorso pubblico non serve che a mascherare i veri intenti di un pensiero unico a cui tutti si adeguano o devono adeguarsi, ad affermare con disinvoltura argomenti speciosi o spudoratamente falsi, a vestire di una parvenza di buon senso il rifiuto di ogni logica razionale, a rendere ammirabili e onorevoli atti o idee ignobili e disprezzabili, quando parlare e scrivere non sono più sostanzialmente mezzi per comunicare idee o verità o giustizia ma forme di seduzione e menzogna, quando il linguaggio e la comunicazione diventano vettori di manipolazione demagogica e strumenti di dominio fra gli altri, allora bisogna necessariamente fare una scelta netta di verità che si esprime in una netta collocazione di campo. Bisogna scegliere da che parte stare. Non ci sono terze vie o <democratici confronti>. D’altra parta questa scelta viene messa in atto esplicitamente dal potere quando invita ai suoi falsi dibattiti persone contrarie al posizionamento dominante e non le fa praticamente parlare e/o le irride.
Il capitalismo neoliberista guarda alla guerra come soluzione ai problemi come il capitalismo ha sempre fatto, ma ha imparato a imbellettarsi. Il mondo digitale modernissimo e sviluppato non conosce la pace né la prosperità, né la libertà per tutti se non nella falsa apparenza, nei privilegi delle minoranze dominanti. Si è messo la maschera del <bene per tutti> per coprire una realtà di violenza, ineguaglianza e oppressione. Quello che il potere è riuscito ad ottenere attraverso questo meccanismo di comunicazione è l’incapacità della gente di leggere razionalmente la realtà e di trarne le conseguenze. Il processo di abbrutimento dovuto alla scomparsa della riflessione critica, al martellamento di slogan che esaltano l’impulso immediato provocato dalla riduzione del linguaggio al livello dell’imbonimento pubblicitario e all’impoverimento intellettuale che lo accompagna ha profondamente penetrato l’insieme della cultura e della vita sociale provocando guasti terribili.
E così succede che la gente tremi al pensiero di un potenziale infetto da covid, leggi un non vaccinato, che le passa accanto o che entra in ascensore e porti avanti per conto del potere una guerra interna contro chi si pone domande, rifiuta il controllo, esercita pensiero critico. E così succede che la democratica Francia prepari blindati e mezzi corazzati per opporsi alla marcia dei camionisti da Nizza a Parigi. E così succede che i militari nelle strade da anni ormai siano visti come parte del paesaggio urbano e nessuno si scandalizzi più. L’abitudine a scenari quotidiani militarizzati riesce a narcotizzare la popolazione anche rispetto alla prospettiva tremenda di una guerra.
Guerra esterna e guerra interna poggiano su un comune denominatore sociale: assuefazione al controllo letto in termini di sicurezza, aggressività contro il diverso, contro il nemico individuato in chi non obbedisce e letto come un pericolo per il bene comune, affidamento allo Stato e incapacità di pensare in autonomia.
Ci sono dei segnali di risveglio, un po’ qua e un po’ là, un’insofferenza serpeggiante, un malessere condiviso seppure non bene definito. E succede una cosa curiosa, chi si sta svegliando lo fa come nel castello della favola de La bella addormentata guardandosi intorno senza capire bene cosa sia successo e come mai siamo finiti qui.
Ma dobbiamo svegliarci in fretta.
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Stamattina negli Uffici postali di Roma Est! Volantino
Volantino distribuito questa mattina in alcuni uffici postali di Roma Est!!!!
BOICOTTIAMO IL GREEN PASS NEI LUOGHI DEL SERVIZIO PUBBLICO E IN OGNI DOVE!
I diritti sociali non possono essere sottoposti a un’autorizzazione!
Non può esistere un lasciapassare per vivere!
Hanno chiuso le scuole e lasciato aperte le fabbriche, perché “il futuro dipende dal profitto, non dalle persone”… e quel futuro è arrivato: la “nuova normalità”, fatta di aumenti delle bollette e carovita, sfratti, sospensioni e licenziamenti, alienazione e psichiatrizzazione anche dei più giovani, digitalizzazione e controllo sociale…
Gli effetti devastanti della pandemia sulle condizioni di vita di milioni di persone in tutto il mondo occidentale sono conseguenza diretta definanziamento e della privatizzazione di tutti i servizi pubblici: dalla sanità all’istruzione, dai trasporti alla luce, al gas, alle poste.
Il green pass non serve a contenere i contagi, e mentre molti Stati europei lo aboliscono, in Italia se ne potenziano le funzioni, affidandone la gestione all’Agenzia delle Entrate. Ma cosa c’entra il Ministero delle Finanze con la salute collettiva???
Il green pass è una misura punitiva per chi non ha obbedito alle imposizioni governative e una misura classista, che scarica i costi della crisi sanitaria sui singoli.
In questi due anni di pandemia la diseguaglianza sociale nel nostro Paese è cresciuta vertiginosamente: 13 nuovi miliardari a fronte di 1milione e 400mila persone cadute in povertà.
Il green pass alle poste è particolarmente ignobile, non solo perché impedisce l’uso di un servizio che dovrebbe essere, a prescindere, gratuito per tutti, ma anche perché non consentire di ritirare lo stipendio o la pensione significa ridurre in povertà intere famiglie.
Il green pass è uno dei primi tasselli della digitalizzazione totale e forzata della società. Una società sempre più alienata, fatta di persone isolate, depresse, rassegnate… e quindi più facili da controllare! Una società in cui il Governo pretenderà di controllare anche come spendiamo i nostri soldi, perché quando aboliranno il contante, tracceranno e giudicheranno la legittimità di ogni nostra spesa… Non stanno forse già decidendo per noi cosa è essenziale e cosa è superfluo??? La pasta sì, le sigarette no…
Il green pass è la prima tappa verso la patente a punti “del buon cittadino”.
RIFIUTAMOCI DI ESPORRE ED UTILIZZARE IL LASCIAPASSARE, NON PERCHÉ CI LASCIA FUORI, MA PERCHÉ NON SIAMO DISPOSTI A PAGARE IL PREZZO DI UNA SOCIETÀ ALIENATA, DEPRESSA E DIVISA.
ADESSO TOCCA A CHI NON SI È VACCINATO DOMANI POTRÀ TOCCARE A CHI NON SARÀ IN REGOLA CON I PAGAMENTI DELLE BOLLETTE, DELLE TASSE, DEI MUTUI, DEI PRESTITI… POTRÀ TOCCARE A CHIUNQUE!
Assemblea romana contro il green pass
nogreenpassroma.org 
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Contrassegnato assemblea romana contro il green pass, autorganizzazione, coronavirus, iniziative, movimenti, no green pass, Poste Italiane
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Stamattina negli uffici postali di Roma Est!


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15 febbraio/studenti contro il green pass al MIUR!!!

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