Le donne che non difende nessuno

Le donne che non difende nessuno

A Traversetolo in provincia di Parma una ragazza di ventuno anni ha portato avanti due gravidanze a distanza più o meno di un anno una dall’altra e senza che nessuno se ne accorgesse: genitori, fidanzato, amiche, conoscenti. Ha fatto tutto da sola, ha occultato le gravidanze, ha partorito, non si sa bene se i neonati siano nati vivi, il secondo sembra sia morto perchè il cordone ombelicale non è stato tagliato correttamente, e li ha sepolti nel giardino di casa. Sono stati trovati per caso, mentre lei continuava a condurre la vita <normale> di una ragazza della sua età. Questa la notizia.

A parte le orribili parole spese dai media sul fatto che parlano di <giardino degli orrori>, parole mai spese per le violenze dello Stato di ben più grave spessore, quello che l’opinione pubblica e gli esperti di turno di tutti i tipi, dagli psicologi ai giudici, dalle assistenti sociali ai medici  si chiedono è come mai non abbia pensato di abortire, come mai non abbia pensato di lasciare i neonati in una struttura pubblica, come mai non dimostri rimorso, dolore, pentimento, istinto materno, come sia possibile che abbia fatto tutto da sola, come sia possibile che abbia programmato tutto questo. L’unica risposta data dalla ragazza è stata <avevo paura del giudizio della gente>. E questa è una risposta vera.

Siamo proprio sicure che se lo avesse detto ai genitori non avrebbe avuto pressioni per tenere il bambino? siamo proprio sicure che il ragazzo non avrebbe spinto per tenerlo? ci vuole determinazione per opporsi a tutto questo, solo Chiara sa come la pensavano i genitori, il ragazzo, la sua famiglia, le amiche…paradossalmente  per lei è stato più facile così che affrontare il giudizio degli altri e questo dovrebbe far riflettere tantissimo sul tragico mito dell’istinto materno. Dietro l’infanticidio c’è sempre il rifiuto del ruolo patriarcale.

Comunque, se vi va e come vi suggeriamo ogni volta, cercate sul nostro blog <Le donne che non difende nessuno> e alla voce Materiali 

RIFLESSIONI SU UN TABU’: L’INFANTICIDIO

-Prima puntata

-Seconda puntata

-Terza puntata

-Quarta puntata

-Quinta puntata

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Genova/Controcanti/Discussioni per un’altra memoria

Genova, dal 20 al 22 settembre: “Controcanti”. Tre giorni di discussioni per un’altra memoria

http://tuttaunaltrastoria.info/

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Allarme Rosso 13/ L’Italia spenderà altri 7 miliardi di euro per acquistare caccia F-35

L’Italia spenderà altri 7 miliardi di euro per acquistare caccia F-35

di Valeria Casolaro  https://www.lindipendente.online/2024/09/18/litalia-spendera-altri-7-miliardi-di-euro-per-acquistare-caccia-f-35/

È stato presentato in Parlamento il nuovo Documento programmatico della Difesa (DPP), che prevede lo stanziamento, per il 2024, di 32,3 miliardi di euro. Si registra così un aumento del budget complessivo per il settore di 1,6 miliardi rispetto al 2023, quando la spesa era di 30,7 miliardi. A pesare sul bilancio è, in particolare, l’acquisto di ulteriori 25 caccia F-35, per una spesa complessiva di 7 miliardi entro il 2035. Nel documento viene specificato che quest’ultima spesa, non prevista nel Documento programmatico per il triennio 2023-2025, si è resa necessaria «in considerazione del mutato scenario geopolitico e dei potenziali risvolti operativi». L’acquisto segue quello di 24 caccia Eurofighter Typhoonautorizzato dal governo lo scorso luglio, per una spesa, anche in quel caso, di 7 miliardi di euro. Nel frattempo, a Roma si è svolta la seconda Conferenza sulla Difesa Aerea Europea, focalizzata sulle nuove minacce aeree derivanti dai conflitti attuali e partecipata dai principali attori dell’industria militare europea.

Stando a quanto riportato nel Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il Triennio 2024-2026, l’Italia dovrebbe quindi procedere con l’acquisto, nello specifico, di 15 F-35A a decollo convenzionale (portando così il totale a 75) e 10 F-35B a decollo e atterraggio verticale (portando a 40 il numero di velivoli di questo tipo a disposizione). Nella spesa sono previsti anche i relativi motori, equipaggiamenti, aggiornamenti periodici e supporti logistici «fino a prevedibilmente il 2035». La spesa prevede, inoltre, la finalizzazione dell’adeguamento della nave Trieste, perchè possa così operare con i nuovi velivoli, e l’adeguamento infrastrutturale della stazione aeromobili di Grottaglie. La flotta di F-35 arriva così a contare 115 velivoli, dai 90 già a disposizione. Una cifra ancora non corrispondente all’obiettivo di arrivare a contare 131 velivoli, autorizzato dal Parlamento nel 2009 (e «ancora corrispondente all’esigenza operativa delle Forze Armate»), ma che vi si avvicina sempre più. Considerate le spese già effettuate negli anni (oltre 7 miliardi nel 2021 e oltre 11 nel 2022), la spesa totale per le casse dello Stato raggiunge quindi i 25 miliardi di euro. Continua a leggere

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Fermiamo il DDL 1660!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 19 settembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 19 settembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ NO al decreto sicurezza “elmetto – manganello”      NO allo Stato di guerra

✓ Sabato 21 settembre Corteo internazionalista transfrontaliero Gorizia – Nova Gorica per la Palestina libera dall’occupazione sionista contro Israele genocida

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Sabato 21 settembre a Roma/corteo per la Palestina!

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Allarme Rosso 12/ Il DDL 1660: vivisezione di una legge liberticida

Il DDL 1660: vivisezione di una legge liberticida

https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/28873

Da molti anni, con i più svariati pretesti, governi di diverso colore hanno introdotto leggi per limitare l’agibilità di scioperare, lottare, manifestare.

Il governo Meloni è deciso a proseguire questa operazione facendo fare alla repressione statale delle lotte e dello stesso dissenso un salto qualitativo e quantitativo attraverso il disegno di legge 1660, che dal 10 settembre è alla Camera per la discussione e la rapidissima approvazione.

Con questa “legge-manganello” il governo vuole regolare i conti con tutte le realtà ed esperienze di lotta in corso e creare gli strumenti giuridici necessari per prevenire e stroncare sul nascere i futuri, inevitabili conflitti sociali. La sempre più marcata tendenza alla guerra sul fronte esterno richiede sul fronte interno un contesto sociale pacificato, e a questo “lavorano” tutti gli apparati dello stato.

Introducendo nuovi reati e nuove aggravanti di pena, il DDL 1660 colpisce a un tempo le manifestazioni contro le guerre, a cominciare da quelle contro il genocidio dei palestinesi a Gaza, e quelle contro la costruzione di nuovi insediamenti militari; i picchetti operai; le proteste contro le “grandi opere”, la catastrofe ecologica, la speculazione energetica; le forme di lotta di cui questi movimenti si dotano per aumentare la propria efficacia come i blocchi stradali e ferroviari; le occupazioni di case sfitte. E contiene norme durissime contro qualsiasi forma di protesta e di resistenza, anche passiva, nelle carceri e nei Centri di reclusione degli immigrati senza permesso di soggiorno, perfino contro le proteste di familiari e solidali a loro supporto.

Il DDL 1660 arriva a punire anche il “terrorismo della parola”, cioè la detenzione di scritti che inneggiano alla lotta – dal momento che, gratta gratta, dietro il ricorso alla categoria “terrorismo”, usata apposta per creare paura, non c’è altro che la lotta di classe, la lotta al colonialismo e le lotte sociali ed ecologiste.

L’altra faccia della medaglia è costituita da un insieme di norme che assicurano, oltre l’aumento dei loro poteri, la totale impunità per le forze di polizia mettendole al riparo da ogni responsabilità per i loro comportamenti, inclusi i casi sempre più frequenti di “abuso in divisa”, punendo duramente ogni forma di resistenza al loro operato, e attribuendogli il diritto di portare armi anche fuori servizio.

Vediamo in dettaglio le nuove norme. Continua a leggere

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Rovereto 28-29 settembre/Andate a farvi cablare!

Rovereto, 28-29 settembre: “Andate a farvi cablare!”. Due giorni di inziative contro il “Wired Next Fest” e la schiavitù tecnologica

terraeliberta.noblogs.org

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martedì 17 settembre a Torino/ Operazione City

CITTÀ DEVASTANTI, BISOGNI SACCHEGGIATI. LA NOSTRA RABBIA NON SI FERMA

da https://ilrovescio.info/2024/09/11/citta-devastanti-bisogni-saccheggiati-la-nostra-rabbia-non-si-ferma/

[14/9/24 aggiornamenti sull’Operazione City e sulle iniziative:]

AGGIORNAMENTO TECNICO OPERAZIONE CITY

Il 17 Settembre presso il Tribunale di Torino si terrà l’udienza
preliminare per 19 imputatx, accusatx a vario titolo per i fatti
relativi al corteo del 4 marzo 2023 a Torino, contro 41bis ed ergastolo
ostativo, al fianco del compagno Alfredo Cospito, ai tempi in sciopero
della fame da circa cinque mesi.

Il PM Paolo Scafi contesta ai/alle 19 imputatx, oltre ad alcuni capi ad
personam, l’art. 337 c.p (resistenza a pubblico ufficiale, aggravata in
vario modo ed in concorso), nonché l’art. 419 c.p. (devastazione e
saccheggio) corollato, anche in questo caso, da svariate aggravanti e
legato dal concorso sia morale che – per alcunx – materiale. Tuttx
le/gli imputatx sono sottopostx a misura cautelare dal 22 Aprile: 3
arresti domiciliari e 16 tra divieti di dimora, obblighi di dimora
combinati, o non, con obbligo di presentazione alla P.G.

Inoltre fra i 45 iniziali indagatx per cui erano state chieste misure
cautelari (poi rimodulate a 19 dal GIP), la procura ha depositato una
richiesta di appello per diversx compagne/i riguardo al reato di
resistenza a pubblico ufficiale in concorso (in merito a fatti accaduti
durante il concentramento del corteo) e per un compagno relativamente al
reato di istigazione a delinquere. Tale udienza si terrà il 20 Settembre
a Torino.

Di fronte al tentativo dello Stato di elargire anni di carcere a chi, in
quelle giornate, ha scelto di scendere in strada al fianco di un
compagno in lotta, e, insieme a lui contro il 41bis, culmine torturativo
dell’ordinamento penitenziario italiano, ricordiamo che il 4 Marzo
c’eravamo tuttx e che la lotta per la libertà continuerà nonostante le
azioni delle procure e della polizia.

INIZIATIVA DEL 17 IN OCCASIONE DELL’UDIENZA PRELIMINARE

Il 17 settembre 2024 mattina si terrà, presso il tribunale di Torino,
l’udienza preliminare della così detta operazione City che permise –
all’alba del 22 Aprile – alla Digos di Torino di eseguire 19 misure
cautelari (tutt’ora in vigore). Tra i vari reati contestati, per i fatti
relativi al corteo del 4 marzo 2023 – al fianco del compagno Alfredo
Cospito in sciopero della fame contro 41bis ed ergastolo ostativo – vi è
l’art. 419 c.p.: devastazione e saccheggio che – eredità del Codice
Rocco e per lungo tempo in disuso – prevede dagli 8 ai 15 anni di
carcere per i/le condannatx.

Nonostante l’odierno uso sempre più diffuso della contestazione di
questo reato per episodi di piazza ( proprio a Torino – in seguito al
corteo del1998, conseguente alla morte in carcere di Baleno – la procura
aveva già tentato di riesumare questo reato di stampo fascista) è però
dai primi anni duemila che esso è divenuto sempre di più uno strumento
in mano alla controparte per terrorizzare preventivamente i potenziali
partecipanti a momenti rabbiosi di protesta, rivolte e insubordinazioni
all’ordine costituito anche nelle carceri, CPR e galere di ogni sorta
(inclusi i sistemi semi-detentivi amministrativi di così-chiamata
accoglienza).

Se la solidarietà è uno strumento di lotta, un modo per tenersi vicini e
non perdersi di vista mentre si cercano i punti di attacco, non dobbiamo
dimenticare che dopo i momenti di rivolta e protesta lo Stato cerca
sempre chi punire in modo esemplare. E se già nel mondo dei “liberi” è
complesso affrontare processi di così ampia portata e potenziali gravose
conseguenze, riteniamo fondamentale porre l’attenzione sulla necessità
di mostrare a chi si ribella dentro le galere: che fuori ci sarà sempre
qualcunx determinatx a portare solidarietà e non dimenticare.

Dopo una calda estate di rivolte e proteste nei centri detentivi,
torniamo dunque il giorno dell’udienza preliminare di city, anche sotto
il carcere per un saluto caloroso che, non solo ribadisca che chi lotta
non è mai solo, ma che possa anche evidenziare la necessità di una
attenzione precisa sulle mosse della controparte in seguito alle
proteste e alle rivolte.

Appuntamenti per la giornata del 17 Settembre:

ore 9: Presenza solidale al Tribunale di Torino, via Giovanni Falcone

ore15: Saluto al carcere Lorusso e Cutugno, appuntamento al capolinea
del tram 3

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 12 settembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 12 settembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Guerra alla poliomielite e genocidio di Israele a Gaza
✓ Ammutinamenti, resistenze, diserzioni

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

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Mercoledì 11 settembre allo Sweet Bunch!!!!

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Tutta la nostra solidarietà al Campetto Occupato!

Questa mattina hanno sgomberato il Campetto Occupato  a Giulianova! Un luogo politico che ci ha ospitate, con cui abbiamo condiviso pensieri e riflessioni, a cui va tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà!!!!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 5 settembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 5 settembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

“Allora, volete sapere di me? Beh, combatterò per vivere e vivrò per combattere finché non sarò libero e selvaggio”. Ricordando la storia di un compagno anarchico che non c’è più. Qualche pensiero su lotte, memoria e analisi delle stesse e carcere

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

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8 settembre/Assemblea Popolare di Busto Arsizio

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 29 agosto 2024

Zardins Magnetics di giovedì 29 agosto 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

Ribelli si nasce. Esiste un istinto, una sensibilità che non si
accontenta della sola visione, della sola teoria, di una prospettiva di
organizzazione della vita differente, come in parte le religioni hanno
promesso, ma desidera realizzarle, con semplicità, per vivere meglio,
anche «con gente migliore con cui vivere».
Tentiamo un intreccio narrativo che ci porta da Trieste all’Andalusia,
a cavallo tra ‘800 e ‘900, alla ricerca  della tensione giusta per
trasformare il presente…

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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