4 novembre a Milano/ giornata del disertore!

4 NOVEMBRE GIORNATA DEL DISERTORE – Presidio al consolato ucraino di Milano

ilrovescio.info

La guerra comincia qui. Qui possiamo incepparla.

Contro la gabbia delle identità digitali usate per sorvegliarci, arruolarci o eliminarci, disertiamo la guerra, solidarietà ai disertori!

4 NOVEMBRE

GIORNATA DEL DISERTORE

ORE 10 CONSOLATO UCRAINO DI MILANO, via Ludovico Breme 11

L’epoca delle guerre algoritmiche, di cui esempio paradigmatico è il genocidio in atto a Gaza, non ha cancellato il bisogno di carne umana da mandare a morire sul fronte. Il conflitto NATO-Russia in Ucraina dimostra che progresso tecnologico e mobilitazione totale si alimentano a vicenda. Se l’arma cibernetica serve ad opporsi a qualsiasi cosa che interrompa il semplice raggiungimento dell’obiettivo – un atto di diserzione, insubordinazione o fraternizzazione sul fronte, o un semplice moto d’incertezza o di paura – l’umano gesto di rifiuto della guerra ancora conta.

È quello che sta succedendo in Ucraina. Decine di migliaia di arruolati disertano o si rivoltano contro i propri comandanti, centinaia di migliaia di arruolabili si nascondono, i rapitori dell’esercito incontrano una crescente ostilità popolare. Sono tantissimi i fuggiti all’estero – gli “scappati nel bosco” – che hanno sfidato la morte attraversando montagne e fiumi per sfuggire alla mobilitazione e oggi vivono anche nelle nostre città.

Il coraggio di dire no alla guerra, che si registra in maniera crescente anche in Russia, e accade persino contro la mobilitazione esistenziale e permanente in Israele – i “refuseniks” – va difeso. Non solo per valide ragioni etiche, ma anche perché può materialmente portare al crollo del fronte. In questo crollo, a cui possiamo contribuire, risiede la possibilità di inceppare la corsa al massacro totale verso cui ci sta portando la spirale mimetica di violenza in atto.

Applicando la Legge sulla mobilitazione generale, dal 18 maggio il Consolato Generale d’Ucraina a Milano non fornisce più servizi, tra cui il rinnovo del passaporto, agli uomini in età tra i 18 e i 60 anni se non aggiornano i propri dati su Oberih, il registro elettronico militare che serve ad arruolare. Lo Stato ucraino a corto di carne da cannone, con la crescente complicità degli Stati europei, dà la caccia ai renitenti con un codice QR, lo stesso che i disertori del Green Pass ben conoscono.

In continuità con gli attacchi che negli ultimi mesi sono stati portati contro la logistica e la produzione materiale e culturale di guerra nelle nostre città – e mentre anche in Italia si parla di reintrodurre il servizio militare, magari arruolando chi è senza-documenti con il ricatto della cittadinanza – facciamo del 4 novembre, festa delle Forze Armate, la Giornata del Disertore, con un presidio davanti al Consolato Generale d’Ucraino a Milano.

La guerra comincia qui. Qui possiamo incepparla.

Contro la gabbia delle identità digitali usate per sorvegliarci, arruolarci o eliminarci, disertiamo la guerra, solidarietà ai disertori!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 31 ottobre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 31 ottobre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

-Verso il 4 novembre, giornata del disertore. No alla guerra, no allo stato di polizia, no al modello Israele!

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Allarme Rosso 14/ L’identità digitale

“Ogni progresso tecnologico modella il mondo nel momento in cui viene utilizzato. La digitalizzazione di tutti i servizi pubblici e il requisito dell’accesso tramite un terminale collegato a internet implica e giustifica delle trasformazioni dello spazio.” e del tempo e della nostra vita, aggiungiamo noi!

Come non ho (ancora) creato la mia identità digitale

Di un giardiniere non identificato

Da Rivista Malamente n. 31, dic. 2023 (QUI IL PDF)

Quel che segue è il racconto di una piccola odissea in cui è incappato un giardiniere francese che voleva seguire un corso di formazione del Centro per l’impiego (racconto che è stato pubblicato sul sito di Pièces et main d’œuvre). Seguire il corso è obbligatorio per poter avviare la sua attività lavorativa, l’unico modo per iscriversi e pagarlo utilizzando i fondi messi a sua disposizione è tramite un sito che richiede di autenticarsi con identità digitale, ma se non possiedi uno smartphone non puoi attivare la tua identità digitale… La tradizionale burocrazia diventa ancora più odiosa facendosi amministrazione digitale.

L’identità digitale è un modo per garantire a cittadini e imprese la possibilità di identificazione e autenticazione elettronica sicura, tramite telefono cellulare (molti di noi avranno già avuto a che fare con lo SPID). L’evoluzione a cui si sta lavorando negli ultimi anni – proposta dalla Commissione europea nel giugno 2021 – è la definizione di un quadro normativo comune per l’European Digital Identity Wallet: un “portafogli” che integra identità digitale, certificati, pass e altri attributi personali. In questo, ovviamente, le grandi aziende informatiche non stanno a guardare, con Google che è già passata da Google Pay a Google Wallet.

Tramite il Portafogli digitale sarà possibile identificarsi e accedere ai servizi digitali pubblici e privati di tutta l’UE. Come oggi non è in realtà un obbligo possedere la carta d’identità cartacea o elettronica (quella a forma di tessera bancomat), ma non averla significa essere tagliati fuori da tutte le attività in cui viene richiesta; così potrà presto avvenire per l’identità digitale tramite app su smartphone: non sei obbligato a dotartene, ma se non la hai… problemi tuoi. L’accesso ai servizi, anche a quelli base, diventerà molto complicato.

La rete si stringe sempre di più: se possedere uno smartphone è già ora (in una certa misura) un obbligo sociale, presto potrà diventare un (quasi) obbligo civile e amministrativo. Per chi si ostinerà nel sogno proibito di vivere senza uno smartphone (in attesa che tutte queste informazioni digitali siano più comodamente ospitate in un chip sottocutaneo), l’esclusione dalla vita sociale e civile sembra la soluzione più logica.

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Contro la turistizzazione, per le vie del centro di Roma!

Notizia ANSA https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cronaca/2024/10/23/stop-overtourism-a-roma-azione-sabotaggio-contro-bb_b3e5684c-db27-4df8-8579-c9c07f4dab3d.html

‘Stop overtourism’, a Roma azione di sabotaggio contro i b&b

Rimossi smart lock, al loro posto il cappello di Robin Hood

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Chi è Kamala Harris? Intervista a Silvia Baraldini.

Abbiamo intervistato Silvia Baraldini perchè volevamo parlare di Kamala Harris. Chi più di Silvia militante, femminista e a conoscenza delle modalità e dei percorsi politici della società americana poteva farlo? E’ un discorso che avevamo cominciato con lei quando Harris era stata nominata vice di Biden e che ora volevamo affrontare in maniera più organica su vari piani.

Da una parte il piano femminista perchè già da un po’ le testate emancipazioniste socialdemocratiche, il femminismo mainstream ma anche parte del femminismo che vorrebbe presentarsi, se non antagonista, almeno alternativo stanno inneggiando al fatto che Kamala potrebbe sfondare quel tetto di cristallo che non è riuscita a sfondare Hillary Clinton, dimenticando chiaramente il ruolo di quelle che noi chiamiamo <patriarche> e il fatto che genere, classe e “razza” sono indissolubilmente legati.

Poi il piano della guerra e infine quello economico dato che alcuni analisti presentano Kamala Harris come un ibrido con una impostazione Dem ma di fatto con un’impronta repubblicana.

Quindi la prima domanda che ci è venuto spontaneo fare a Silvia è stata: ma chi è Kamala Harris?

Buon ascolto! clicca qui

NOTE

1) Sull’esperienza di Kamala Harris come procuratore generale dello Stato della California: 

– il programma di reinserimento Back on truck: https://oag.ca.gov/news/press-releases/attorney-general-kamala-d-harris-releases-“back-track-–-los-angeles”-report. Per chi legge tra le righe: sfruttamento della manodopera carceraria all’interno di uno schema di partenariato pubblico-privato.

– contro la pena di morte, ma ha negato il riesame di alcuni casi e comunque sostiene l’abolizione della pena capitale per motivi poco rassicuranti. Si v. l’intervista: http://www.californiascapitol.com/2009/04/san-francisco-district-attorney-kamala-harris/, di cui si riporta uno stralcio: “CC: Back to the death penalty for a second. Flawed in what way? Kamala Harris: Many ways. In terms of the flawed system, in terms of what we need to do around an efficient use of limited resources in the criminal justice system. Not housing octogenarians on Death Row could put 1,000 more cops on the street“”

– Cum grano salis si può fare riferimento anche ai resoconti e alle critiche mosse da: Laura Bazelon, Law professor at Law School of University of San Francisco (https://www.nytimes.com/2019/01/17/opinion/kamala-harris-criminal-justice.html) e Tulsi Gabbard, congress woman per il partito democratico (https://www.youtube.com/watch?v=o1-CRrMDSLs)

2) Le nove “sorority” a cui si fa riferimento: https://www.yesprep.org/news/blog/featured/~board/blog/post/the-divine-nine-the-legacy-of-black-sororities-and-fraternities. Kamala Harris apparteneva alla Alpha Kappa Alpha della Howard University.

3) A proposito del ruolo di Melinda Gates e di Laurene Powell Jobs: https://www.nytimes.com/2024/09/24/us/politics/kamala-harris-laurene-powell-jobs.html

4) Il discorso di Kamala Harris (in qualità di vicepresidente di Biden) in Guatemala: https://www.ilpost.it/2021/06/08/kamala-harris-migranti-non-venite/

5) Harris viene considerata un riferimento per le istanze LGBTQ.  Se per un verso si è spesa per rimuovere il divieto di matrimoni diversi da quelli che legano un uomo e una donna (l’emendamento cosiddetto Prop 8, su cui v. https://library.law.howard.edu/civilrightshistory/lgbtq/prop8), per altro verso ha anche negato i diritti delle detenute transessuali (si v. la vicenda di Michelle-Lael Norsworthy: https://www.washingtonblade.com/2015/05/05/harris-renews-effort-to-block-gender-reassignment-for-trans-inmate/https://www.latimes.com/local/political/la-me-ff-prison-board-approves-parole-for-sexreassignment-inmate-20150521-story.html).

6) Il gruppo di pressione (lobby) israeliano a cui si fa riferimento è l’American Israel Public Affairs Committee (AIPAC):  https://www.aipac.org

7) Il progetto conservatore della Heritage Foundation a cui si allude alla fine dell’intervista: https://www.project2025.org

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 24 ottobre 2024

Gli argomenti:

✓ Un genere tutto per sé. Proiezione di “Orlando, la mia biografia politica” di Paul B. Preciado nello Spazio Autogestito di Via De Rubeis a Udine
✓ Da qualche parte sulla terra. Per non fermarsi alle cronache quotidiane di orrore e per non dimenticare, scritti dalla latitanza di Miguel Peralta – Oaxal Messico

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Appello per un’assemblea pubblica nazionale contro i nuovi OGM

Appello per un’assemblea pubblica nazionale contro i nuovi OGM(TEA) a Roma il 27 ottobre 2024 al Forte Penestino!

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Ieri a Napoli contro il G7 della Difesa!

Contro il G7 della Difesa manifestazione nella centrale piazza Carità, a Napoli.

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Domenica 20 ottobre ore 17 e 30/per la Palestina!

Riceviamo e diffondiamo

Lunedì alle prime ore dell’alba lo Stato Sionista ha bombardato dozzine di tende di palestinesi che cercavano rifugio dentro il cortile del ospedale Al Aqsa a Gaza, trasformandole in un rogo. Le immagini condivise dalle persone sopravvissute sono un incubo. Dopo 375 giorni di genocidio, Israele continua a intensificare la guerra coloniale, disposto deciso a regalare al mondo l’atroce spettacolo del tentato annientamento del popolo palestinese e di chiunque lo sostenga. Non vogliamo né possiamo stare a guardare, mentre persone innocenti vengono letteralmente bruciate vive. Come già è successo in altre città, anche a Roma abbiamo bisogno di tornare in strada.
Per gridare che stiamo con la Palestina, che odiamo il mondo coloniale che ha generato questi orrori e che vogliamo usare il nostro tempo per cambiarlo.

https://www.instagram.com/zaum.sapienza/p/DBRbReOI94H/

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DOSSIER SUL DDL 1660 – UNA LEGGE LIBERTICIDA

Pubblichiamo un importante e utile Dossier sul DDL 1660 a cura di C.O.R.E.
Comitato romano contro carcere e repressione aderente alla campagna liber3 di lottare.

DOSSIER SUL DDL 1660 – UNA LEGGE LIBERTICIDA
C.O.R.E.
Comitato romano contro carcere e repressione  aderente alla campagna liber3 di lottare

1 PREMESSA
Con l’approvazione del DDL 1660 la repressione preventiva realizza un importante passo in avanti. Il tentativo `e quello di bandire e di sterilizzare il conflitto e di creare un’ipoteca sulla stessa praticabilità delle lotte sociali.
Per l3 amant3 del diritto liberale il “conflitto” rappresenta il motore delle modifiche normative per adeguare le risposte e gli interventi sociali alle necessit`a e ai bisogni che attraverso le lotte si manifestano. Pensiamo ad esempio agli anni 70 in cui le lotte politiche e sociali portarono all’approvazione dello statuto dei lavoratori, dell’ordinamento penitenziario (così superando il regolamento di esecuzione del 1931 del Guardasigilli Rocco) alle leggi sull’aborto, sul divorzio, al servizio sanitario nazionale, alla scala mobile, ecc. La gabbia repressiva rappresentata dal DDL 1660 tende ad imbrigliare la società producendo un immodificabile, se non in termini peggiorativi, status quo.[…]

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 17 ottobre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

-Pensieri sulla “società civile” nello Stato di Israele e sulla guerra ai e alle migranti a partire da alcune letture

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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20 ottobre/Milano/ Disertiamo la guerra!

Disertiamo la guerra!

Riceviamo e diffondiamo:

Domenica 20 ottobre, ore 16.00

Cox18, Milano

Assemblea pubblica

Disertiamo la guerra”* Continua a leggere

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Questa città di chi pensi che sia? il 12 ottobre corteo a Milano!

Questa città di chi pensi che sia? Il 12 ottobre corteo a Milano

QUESTA CITTÀ DI CHI PENSI CHE SIA?

COSTRUIAMO L’OPPOSIZIONE SOCIALE!
12 OTTOBRE 2024
CORTEO
Partenza h. 17.30 da piazza Belloveso (Niguarda)

Milano si fregia di essere la città della moda, del Fuorisalone, di Expo, delle olimpiadi invernali: la città vetrina delle banche, delle finanziarie, della Pirelli. La città smart, talmente smart che gli affitti sono alle stelle e la popolazione povera viene espulsa ai margini. La città aperta e solidale, che infatti lascia le persone accampate nelle tende, come successo a Ci Siamo, e sgombera gli spazi sociali per tutelare gli interessi privati, come nel caso di CasaLoca.
Milano è da decenni nella morsa della speculazione edilizia e dell’affarismo, mentre le istituzioni infiocchettano la desertificazione sociale e la gentrificazione con qualche fronzolo arcobaleno: la sua storia viva, fatta di resistenza, arte, cultura operaia e immigrazione è oggi ridotta a “location”, mentre spopola la fuffa architettonica a uso di multinazionali e fondi di investimento come quello che possiede la Lambda SRL, presunta padrona di CasaLoca. E allora di chi è questa città, o meglio, di chi abbiamo lasciato che sia?

Noi pensiamo che Milano sia la città di chi ci lavora e studia, degli immigrati, di chi si arrangia, di chi ha stipendi da fame rispetto ad affitti abnormi. È la città di chi la abita e di chi la vive nei quartieri della periferia. Ma chi la vive è sotto attacco. Sono sotto attacco lavoratrici e lavoratori con uno stipendio da fame e famiglie con affitti alle stelle, come sono sotto attacco gli spazi sociali e chi pratica l’autogestione, il mutualismo e l’opposizione alle logiche del profitto. Lo sgombero di Casa Loca dello scorso agosto è stato solo l’atto più evidente di questo attacco, che viene soprattutto dal governo nazionale e dalle classi dominanti. La sua rioccupazione a fine settembre, da parte di Ci Siamo e di tutto il movimento milanese, sta a dimostrare che non ci stiamo a farci mettere all’angolo, non ci stiamo a subire: vogliamo anzi contrattaccare.

Milano deve essere la città di chi non si arrende, di chi resiste, di chi combatte per una vita degna. Non accetteremo più di essere escluse, sfrattati, represse. Non accetteremo più di vedere sgomberi come quello di CasaLoca, dove per 21 anni si è costruita una realtà di solidarietà, autogestione e internazionalismo. Non accetteremo famiglie per strada col lusso che scorre loro attorno. Il 12 ottobre continuiamo a riprenderci quello che è nostro, a cominciare dal quartiere Bicocca, simbolo evidente delle trasformazioni dall’alto che ha subito Milano.

In queste settimane abbiamo ricominciato a camminare insieme, costruendo assemblee che portassero gli spazi sociali a organizzarsi in vista di una campagna di lunga durata contro la repressione e il saccheggio capitalistico. Abbiamo riconquistato CasaLoca dando una risposta all’emergenza abitativa delle e dei migranti di Ci Siamo. Abbiamo condiviso una chiamata alla metropoli che dica:

– BASTA SGOMBERI E SFRATTI: non permetteremo più che si lascino persone in strada perché non possono più pagare affitti impossibili. Le case sfitte devono essere restituite a chi ne ha bisogno!

– NO AL DDL 1660 IN DIFESA DEGLI SPAZI SOCIALI: non è solo l’ennesima legge repressiva, è una dichiarazione di guerra contro i picchetti sindacali e le lotte studentesche ed ecologiste, contro chi si ribella all’orrore del carcere, contro chi ha la colpa di essere di un altro paese d’origine oppure di non avere una casa. Vogliono uno Stato di polizia, ma noi non ci faremo spaventare. Di fronte all’arroganza di chi usa la legge come manganello, occorre rispondere con la legittimità dei percorsi che abbiamo costruito in resistenza e autonomia.

– ACCESSIBILITÀ E LIBERA CIRCOLAZIONE: nessuna barriera, nessuna esclusione. Questa città deve essere accessibile a tutte e tutti, senza discriminazioni e senza ostacoli!

– DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA VITA DEGNA: pretendiamo un sistema sanitario pubblico, accessibile, gratuito e di qualità per tutti. Basta tagli e privatizzazioni che mettono a rischio la vita delle persone! La salute non è un privilegio, è un diritto fondamentale!

– FUORI LE GUERRE dalla nostra città e dalle nostre università! Vogliamo una città che non sia complice delle politiche colonialiste e imperialiste che sfruttano e distruggono vite lontane per arricchire pochi spietati criminali.

Queste sono le rivendicazioni che porteremo in piazza il 12 ottobre, partendo dal primo quartiere nel quale si è resa visibile la nostra volontà di azione unitaria. Facciamo appello a chi abita i quartieri e a chi frequenta gli spazi sociali, a chi fa musica e cultura, a chi lotta, a chi non si rassegna allo stato di polizia e allo strapotere del capitale, a chi abita la metropoli e a chi la attraversa. In questo momento non esiste opposizione politica al disegno reazionario del governo di Meloni e Salvini e al saccheggio degli spazi pubblici: è allora necessario che esploda l’opposizione sociale, a cominciare da Milano.

COSTRUIAMO L’OPPOSIZIONE SOCIALE!
12 OTTOBRE 2024
CORTEO
Partenza h. 17.30 da piazza Belloveso (Niguarda)

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Antidoti

Antidoti

di Nicoletta Poidimani https://www.nicolettapoidimani.it/?p=2253

Una giornata surreale, quella odierna (7/10/2024 n.d.r.), con il mainstream marzialmente allineato coi sionisti, ben attento a censurare ogni voce palestinese che voglia spiegare la propria storia e le proprie ragioni. Ma che altro aspettarsi?

Mi viene in mente quell’Immagine coordinata per un impero, nella quale Mignemi dimostra con rigore la creazione-manipolazione del consenso attraverso il convergere di ogni parola e di ogni immagine nella propaganda della guerra imperialista italiana contro l’Etiopia, quasi 90 anni or sono.

Ogni veleno richiede un antidoto. Quello che propongo per oggi a chi non vuole farsi trascinare nella venefica palude sionista è la lettura di un breve quanto significativo racconto di Ghassan Kanafani – grande scrittore e profugo palestinese ammazzato a 36 anni dal Mossad. Si tratta di Ritorno a Haifa, sicuramente già noto a chi ha a cuore la Palestina e la sua storia di oppressione e di resistenza, ma fortemente consigliato a tutti/e coloro che, dopo un anno di genocidio, ancora si trincerano dietro i ‘Sì, ma….’.

Se poi la volontà di decolonizzarsi dal suprematista e guerrafondaio pensiero unico fosse davvero determinata, consiglio vivamente – come secondo antidoto – anche la lettura della documentata ricerca di Amin Maalouf Le crociate viste dagli arabi, testo quanto mai attuale e ‘didattico’…

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 10 ottobre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 10 ottobre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

-A un anno dall’inizio del genocidio del popolo palestinese a Gaza, l’assedio sionista continua ma la resistenza non cede

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

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https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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