Le donne che non difende nessuno
< A Voghera in provincia di Pavia, il 14 luglio appena trascorso, una donna di 44 anni, al mattino mentre era sola in casa, tra l’uscita del marito per andare al lavoro e l’arrivo della suocera, ha ucciso il figlio di quasi un anno. I parenti e i vicini dicono che aveva una depressione post partum che non riusciva a superare, che per questo aveva lasciato il lavoro e che lei e il marito avevano faticato molto ad avere questo figlio, ci avevano messo cinque anni.> Questa la notizia.
Ma siamo proprio sicure che lei abbia voluto questo figlio? e che questo figlio non l’abbiano voluto invece il marito… i parenti… i condizionamenti sociali… il mito della maternità che miete tantissime vittime… l’età fertile che passava…la paura di essere incompleta…? Ribadiamo quello che abbiamo sempre detto e scritto …La ribellione delle donne al patriarcato si esprime spesso in forme estreme, violente e disperate in cui è dominante la sensazione di impotenza e di non aver vie d’uscita oppure di rabbia repressa per anni…
[…] Allora cerchiamo delle risposte. E le sole che troviamo vengono dagli psichiatri e dai magistrati. Risposte parziali e insoddisfacenti, spiegazioni di esperti che sezionano dei <casi> alcune volte con benevolenza e indulgenza ma sempre dall’alto del loro sapere e della loro posizione sociale. Noi siamo di quelle che pensano che non bisogna lasciare agli specialisti il monopolio della riflessione e della parola su dei soggetti che ci riguardano direttamente. E vogliamo dire in modo esplicito qui che l’infanticidio fa parte della nostra storia, di tutte e di tutti. E’ questa posizione che ci ha portato a cercare degli approcci e dei discorsi meno normativi e ci ha condotte ad un incontro decisivo. Questo incontro ha innescato la nostra voglia di esprimere con una presa di parola pubblica la nostra solidarietà e la nostra rivolta contro la sorte destinata alle donne che vivono questa violenza e questa solitudine.[…] https://coordinamenta.noblogs.org/post/2018/06/10/riflessioni-su-un-tabu-linfanticidio/