Ragazzo ucciso dalla polizia a Nanterre

Non esistono le < mele marce> o i poliziotti che <sbagliano>. Il loro comportamento è sempre la messa in pratica delle direttive del potere che in questo momento storico , in un delirio di arroganza, ha la pretesa di esercitare il diritto di un controllo estremamente serrato su qualsiasi manifestazione di dissenso o addirittura di insofferenza sociale.

Questi sono gli ordini che vengono impartiti alle varie forze di polizia, questi sono i risultati messi in atto.

Ieri mattina un ragazzo di 17 anni, Nahel,  è stato ucciso a sangue freddo dalla polizia a Nanterre, un comune alle porte di Parigi durante un controllo. In un video amatoriale diffuso sul web si vede il poliziotto che punta la pistola contro la vittima in auto a un posto di blocco. Poi quando la macchina parte, spara.  La notizia si è diffusa subito e dal pomeriggio sono iniziate manifestazioni con scontri violenti fino a notte inoltrata che si sono estesi anche alle zone limitrofe dell’hinterland parigino, tra i dipartimenti di Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis e Val-de-Marne.

Incendiato ieri il comune di Mantes-la-Jolie. Rivolte scoppiate a Nanterre ,Suresnes, Gennevilliers, Colombes, Asnières, Villeneuve, Clichy, Rueil-Malmaison, Courbevoie, Mantes-la-Jolie, Mureaux, Montfermeil, Vitry, Argenteuil, Bordeaux,  Hem, Roubaix.

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