Le donne che non difende nessuno
<A Nuvolento, in provincia di Brescia, due giorni fa, una donna, casalinga, ha ucciso il marito, operaio disoccupato, al culmine di una lite (il clima in famiglia pare fosse pesante) con alcun coltellate alla gola. Il figlio quindicenne ha chiamato i soccorsi. La donna è stata arrestata. Pare che lei, a detta dei giornali, non avesse mai fatto denuncia di violenza alle così dette istituzioni preposte.> Come se la denuncia o le istituzioni preposte avessero potuto salvarla. Questa precisazione dei media serve come prima cosa a colpevolizzarla e a ribadire che bisogna sempre affidarsi allo Stato perché altrimenti finisce male. Questa la notizia.
Ribadiamo quello che abbiamo sempre detto e scritto …La ribellione delle donne al patriarcato si esprime spesso in forme estreme, violente e disperate in cui è dominante la sensazione di impotenza e di non aver vie d’uscita oppure di rabbia repressa per anni… e vi invitiamo a leggere questo stralcio preso dalla nostra autoproduzione < I ruoli, le donne, la lotta armata/Questioni di genere nella sinistra di classe> a pag.33
[…] Dicevate delle donne che ammazzano i mariti, anche quello è un aspetto particolare per il carcere italiano: sono poche e sono quelle che si beccano condanne terribili cioè molto alte, a parte noi che eravamo le lungo degenti della situazione, quelle che venivano subito dopo erano loro, come se appunto fosse uno dei delitti più gravi che una donna può commettere.
Ed erano tutte donne, per lo meno quelle che ho conosciuto io, che erano arrivate in questo tipo di situazione per assoluta impossibilità di continuare in quella maniera. Se chiedevi “ma perché non hai divorziato?” ti guardavano come a dire “ma di che cazzo parli?”, non avrebbero avuto mai il coraggio di lasciare il marito, ammazzarlo si, ma lasciarlo no. E la cosa più incredibile è che dopo averlo fatto…in modi piuttosto cruenti devo dire, non gli avevano semplicemente tirato un foro in testa …con strumenti arcaici …in quel momento evidentemente la brocca ti parte! Donne veramente maltrattatissime che, quindi, nel momento in cui decidono di fare una cosa del genere la fanno con
tutti i sentimenti… però il giorno dopo tornano ad essere le donne di prima,
questa era la cosa che mi incuriosiva.
Come se ci fosse stato un piccolo episodio terribile, però loro non erano così
di natura, era che quel testa di minchia le aveva portate ad una esasperazione
veramente impossibile da sopportare. Quello che era assolutamente evidente
era che queste donne dai tribunali erano state massacrate, le pene più alte
che io abbia visto, poi sono arrivate le donne di mafia, ma molto dopo[…]