Il Tribunale assolve il poliziotto picchiatore e condanna le donne che denunciano.
Ieri si è tenuta la sentenza a conclusione del processo che ha coinvolto Maya in qualità di parte lesa e imputata per aver ricevuto un pugno in faccia da un poliziotto durante un fermo nel 2017. A conclusione del processo la giudice ha assolto il poliziotto e condannato Maya per oltraggio a 4 mesi di reclusione e al rimborso di ingenti spese. Fuori dal Tribunale si è tenuto un presidio di solidali che al termine della sentenza ha deciso di bloccare l’entrata del tribunale con uno striscione che dichiarava “Il Tribunale assolve il poliziotto picchiatore e condanna le donne che denunciano. Questa violenza non l’accettiamo”. L’iniziativa è stato subito repressa dallo schieramento di forze dell’ordine poste a difesa del palazzo che hanno spintonato e caricato i presenti. In risposta è stato lanciato un appuntamento in solidarietà a Maya per la sera stessa nel luogo dove venne fermata all’epoca dei fatti. Qui, di fronte alla volontà di partire in una passeggiata per comunicare alle persone nei pressi quanto accaduto, la polizia ha caricato e bloccato i e le solidali. Dopo alcuni tentativi il corteo è partito per raggiungere il quartiere Vanchiglia e, durante tutto il tragitto, la polizia è stata arrogantemente con il fiato sul collo dei manifestanti spingendo e provando a impedire di percorrere alcune vie.