Operazione “RIPROVO”: un’operazione sporchissima!
Questa notte 7 compagne/i sono state/i arrestate/i in esecuzione di un’ordinanza del GIP di Bologna per 270bis. Elena, Nicole, Stefania, Guido, Duccio, Giuseppe, Leo.
Sono state perquisite le loro abitazioni e il Tribolo. Altr* cinque compagn* hanno ricevuto la misura dell’obbligo di dimora e di firma a Bologna. Anche le loro abitazioni sono state perquisite.
Hanno dato loro il 270bis con accuse inesistenti, come potete leggere anche dai giornali:
https://www.agi.it/cronaca/news/2020-05-13/terrorismo-anarchici-arresti-8596558/
Contro alcuni/e di loro era già stato fatto un processo basato sul nulla – e finito con l’assoluzione piena di tutte/i in primo grado e, poi, in appello – circa un decennio fa. All’epoca si chiamava ‘operazione outlaw’ e li avevano accusati/e di associazione a delinquere con finalità eversive. La vera ragione di quel processo era colpire la lotta senza mediazioni contro i lager di stato per immigrate/i. I giornali, l’Espresso incluso, si mobilitarono per creare ‘i mostri anarchici’.
Come femministe che lottavano contro i Cie, insieme a tante altre compagne, ci siamo mobilitate e abbiamo dato la nostra piena disponibilità ad essere testimoni per la difesa al processo. Qui il comunicato della questura all’epoca:
https://questure.poliziadistato.it/it/Bologna/articolo/5730dd88ea64e335958192
Qui l’opuscolo fatto dai compagni e dalle compagne su quella operazione:
https://www.inventati.org/rete_evasioni/?p=733
e un comunicato sull’assoluzione in appello
https://www.autistici.org/cna/2017/05/18/bologna-outlaw-assolti-in-appello-i-compagni-di-fuoriluogo/
L’attuale inchiesta, coordinata anche da Dambruoso (https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Dambruoso) si chiama ‘Ritrovo’. L’avrebbero dovuta, invece, chiamare RIPROVO, visto che la volta scorsa l’operazione repressiva gli è andata male…Crediamo che gli arresti di stamattina siano un chiaro segnale dell’aria che tira, ed è aria molto brutta: dopo aver disposto delle vite di tutti/e, imponendo una reclusione generale col pretesto del covid, ora vogliono dimostrarci con la forza e la repressione che lo stato è infallibile e guai a chi lo tocca o si permette di criticarne l’operato!
Non è tollerata nessuna critica, ma solo supina obbedienza.
L’operazione repressiva di questa mattina è un gravissimo atto intimidatorio nei confronti di chi con determinazione porta avanti verità e lotta per cambiare lo stato di cose esistente.
È un atto intimidatorio nei confronti di tutte noi!
Le compagne della Coordinamenta femminista e lesbica e compagne femministe solidali
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Per scrivere alle compagne e ai compagni arrestat*:
-Elena Riva e Nicole Savoia/ Str. Delle Novate 65 -29122-Piacenza
-Duccio Cenni e Guido Paoletti/ via Arginone 327-44122-Ferrara
-Giuseppe Caprioli e Leonardo Neri/ Strada San Michele 50a-15121-Alessandria
-Stefania Carolei/ via Gravellona 240-27029-Vigevano-PV