<Quanto più energicamente il capitale si serve del militarismo per assimilarsi i mezzi produttivi e le forze-lavoro di paesi e società non-capitalistici attraverso la politica coloniale e mondiale, tanto più energicamente il capitalismo lavora, nel cuore degli stessi paesi capitalistici, per sottrarre agli strati non-capitalistici della sua terra d’origine, ai rappresentanti della produzione mercantile semplice, così come alla classe operaia, una percentuale sempre maggiore di potere d’acquisto; priva sempre più i primi delle loro forze produttive e comprime sempre più il livello di vita dei secondi, per dare poderoso impulso a spese di entrambi, all’accumulazione del capitale. Ma, da entrambi i lati, le condizioni dell’accumulazione del capitale si tramutano, ad un certo livello, in condizioni del suo tramonto.>
(Rosa Luxemburg, L’accumulazione del capitale, parte terza, cap. XXXII)