Dopo il presidio del 23 novembre
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Sabato 23 Novembre, ancora una volta, ci siamo trovat* di fronte le mura del C.P.R. di Ponte Galeria per portare solidarietà alle detenute e cercando di trovare un contatto con l’interno di quelle mura.
In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, vogliamo ricordare la presenza a Roma dell’unico CPR con una sezione femminile in Italia, dove molte donne sono rinchiuse con il rischio, dopo un lungo periodo di prigionia, di essere rimpatriate cosa che probabilmente le porterà a vivere altre violenze o addirittura la morte.
Le donne sono catturate in strada o nelle questure, a cui spesso si rivolgono per denunciare la violenza subita dal compagno o i ricatti del datore di lavoro.
Nonostante gli esigui numeri la nostra voce è giunta all’ interno e le recluse ci hanno risposto con alcune grida, richieste d’aiuto e cori.
Diversi interventi sono seguiti al microfono, ricordando anche le rivolte e gli scioperi della fame nei CRA (strutture simili ai CPR in Francia).
E’ stato ricordato l’anniversario della morte di Natalia all’interno delle mura del CPR, dovuta alla mancata assistenza medica da parte dei controllori.
La notizia fu comunicata dalle recluse proprio in occasione di un presidio, diversi giorni dopo la sua morte. Forse altri casi simili sono stati nascosti all’esterno.
Le rivolte al CPR di Torino che hanno distrutto due aree della struttura ci ricordano che solo pochi giorni dopo la riapertura del maschile a Roma ci sono state proteste e incendi.
Dopo quei giorni alcune notizie erano riuscite a uscire all’esterno, ma anche a causa dell’impossibilità per i reclusi di possedere un telefono, il silenzio completo è calato sulla sezione maschile.
SOLIDARIETA’ A TUTT* RIVOLTOS*
NEMICHE E NEMICI DELLE FRONTIERE