Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Mi uccidete ogni giorno
“Mi uccidete ogni giorno, Quando mi dite il come si fa, il come si è.
Mi uccidete ogni giorno, Quando mi volete a forma di madre, di moglie, di brava figlia, di buona donna. Quando ogni parte del mio corpo è in un campionario, alla stregua di una pezza.
Mi uccidete ogni giorno, Quando io vi parlo e voi mi interrompete per dirmi “come sei bella”. Quando difendo una mia idea e voi mi dite “che caratterino”. Quando penso di essere una persona e voi mi dite che sono solo una donna.
Mi uccidete ogni giorno, quando mi fate sentire insufficiente, sempre disperatamente distante da un modello la cui violenza risiede al contempo nella sua imposizione e nella sua irraggiungibilità.
Mi uccidete ogni giorno quando mi volete un po’ mulo, un po’ gazzella.
Voi mi uccidete ogni giorno, quando vi piacciono di più i culi delle tette, di più le tette dei culi, quando fate a pezzi la mia integrità. Quando non considerate me come persona, ma come ruolo, funzione. Sempre e solo a vostra disposizione, e per vostro piacere.
Quando ciò che sento non è vero se non è funzionale alla vostra idea di come devo vivere e sentire. Non è vero, ti sbagli, era solo una lusinga, esagerata, isterica, hai le cose tue, scopa di più. Non ti si può dire niente.
Mi uccidete ogni giorno.
Quando ridete ad ogni mio tentativo di liberazione, quando sminuite la mia frustrazione, perché voglio vivere tra pari e non per gentile concessione, o grazie alla vostra protezione.
Mi uccidete ogni giorno, quando mi dite che devo essere favolosa, mentre io voglio solo essere libera. Libera.
Mi uccidete ogni giorno, sorelle, quando vi sforzate di essere a forma di come ci vogliono loro. E la chiamate decostruzione, autodeterminazione, ma a me sembra più una ristrutturazione, una restaurazione.
Mi uccidete ogni giorno, quando rafforzate il modello che mi opprime, lo corteggiate, pretendete di padroneggiarlo. Ma non si padroneggia il padrone. Il padrone si uccide. Si fa carne macinata, del padrone.
Mi uccidete ogni giorno, ed io non è che non voglia morire. Ma non ogni giorno.”
Una donna